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Zerovirgola deve morire
Di SuperCirio addì 12/02/2008 @ 22:12:15, in La terra dei cachi, linkato 761 volte)
Sempre a proposito della tanto vituperata legge elettorale e della necessità di cambiarla/modificarla/modellarla, temi sui quali sia a destra che a sinistra si consuma il dibattito politico di questi giorni, c'è un aspetto della questione, tanto curioso quanto controverso, che proprio non riesco a spiegarmi. L'obiettivo condiviso è la necessità di far si che dalle urne esca una formazione governativa stabile, in grado di affrontare efficacemente le maggiori problematiche sociali ed economiche del paese e legittimata a governare senza l'incubo dei ricatti da parte di formazioni politiche minoritarie ed estremiste. Le coalizioni iperframmentate da centinaia di partitini non garantiscono stabilità, questo è ovvio e i fatti lo dimostrano. Le esperienze fallimentari di Ulivo e CdL sono sotto gli occhi di tutti. La parola d'ordine, oggigiorno, è 'mai più': mai più partitini estremisti che inquinano coalizioni di natura moderata, mai più porcherie mastelliane, mai più ricatti dei movimenti che vanno contro la loro stessa coalizione. Mai Più: lo dice a chiare lettere il popolo della sinistra, lo pensa senza indugi il popolo della destra. E allora si torna a invocare a gran voce lo sbarramento, la soglia minima, quel limite percentuale di consensi al di sotto del quale nessuna formazione politica può pretendere seggi o imporre scelte. Detta così sembra la cosa più facile del mondo, ma è proprio sulla necessità dello sbarramento che mi sorge il dubbio cui accennavo sopra: serve? O meglio: come siamo arrivati al punto di aver bisogno di un simile meccanismo? In un paese che ha la pretesa di considerarsi civile un sistema a sbarramento non avrebbe neanche la necessità di esistere, perchè il limite alle formazioni politiche sarebbe imposto dagli elettori stessi. I cittadini di una nazione matura, consapevoli del valore democratico che il loro voto esprime, si limitano a NON VOTARE i partitini da zerovirgola, senza bisogno di una legge elettorale che glielo impedisca. In italia invece non funziona così. Perchè qui il primo pirla può svegliarsi la mattina e fondare il Partito delle Casalinghe Annoiate, o il Movimento Tutela Pesci di Lago, e avere la certezza che qualcuno ancora più pirla di lui lo voterà, garantendogli laute sovvenzioni di denaro pubblico e la possibilità di rompere i coglioni in parlamento. Ma veramente ci vuole uno sbarramento per impedire la conquista di posizioni di potere a un partitino come l'Udeur, ex democristiano d'accatto, a vocazione regionale, con un presidente pluri-inquisito e l'intera dirigenza sul registro indagati? Non dovrebbe bastare il buon senso civico? Probabilmente si, se solo ce ne restasse almeno un pochino.