No, non mi sono sciolto come neve al disgelo, nè sono rimasto sopraffatto dal risveglio ormonale tipico di questa stagione (per il semplice fatto che i miei ormoni non dormono MAI).
Semplicemente questa primavera, stagione di rinnovamento per definizione, sta portando una piccola rivoluzione (fortunatamente in termini positivi) nel mio microuniverso professionale e di conseguenza -sotto certi aspetti- anche personale. Per farla breve, da qui in avanti avrò probabilmente poco tempo (forse ancor meno voglia) da dedicare a questo inutile blog. I tempi cambiano, i figli crescono, le mamme imbiancano e io, forse, non avrò più le possibilità e gli stimoli adatti per aggiornare con accettabile frequenza questo diario elettronico. Me la prendo così, con leggerezza, come la primavera quando arriva...
Come non fosse bastato l'inverno maledetto che sembrava non voler finire più, adesso ci si mettono pure i vulcani islandesi con le loro nubi zozze a minacciare l'equilibrio climatico dell'estate 2010. Io l'Islanda l'ho sempre considerata come un grosso macigno simpaticamente sfigato, messo apposta dal Padreterno a un passo dal circolo polare così che potesse sfogare tutta la sua turbolenza geofisica senza troppo rompere i coglioni al resto del pianeta. Una discreta e poco ingombrante socialdemocrazia nordeuropea da cui al limite potevano uscire musicisti dall'eclettismo artistico un po' pazzoide, oltre a costituire la giusta ambientazione per i romanzi di Verne. In realtà da qualche tempo l'Islanda sta mostrando un'altra faccia, e non è certo quella migliore. Prima la crisi economica che ha portato i suoi pochi e finora pacifici cittadini a fare i conti con le storture della finanza globale; ora il vulcanone sotto ghiaccio che sputacchia cenere e blocca la circolazione aerea in tutto l'emisfero boreale. Dicono gli esperti che ci saranno ripercussioni negative sul clima con (cosa per me più terrificante) flessioni significative delle temperature medie. Grazie tante, Islanda: millenni di oblio geopolitico e tutto a un tratto il massimo che riesci a fare è rovinarmi l'estate...
Di SuperCirio addì 25/04/2010 @ 09:50:55, in music, linkato 928 volte)
L'ho visto e rivisto almeno venti volte, eppure continuo a trovarlo irresistibile...
A chi non fosse chiaro o non ha voglia di sciropparselo fino alla fine: il tipo non sa suonare la batteria, tantomeno il pianoforte; si è limitato a pestare a caso su tamburi e tasti per poi montare il tutto in videoediting agendo con infinita pazienza sulla timeline...
Ieri mi è arrivato il rinnovo della CRS. Sta per "Carta Regionale dei Servizi", ed è quella tesserina formato carta di credito che in Lombardia e chissà quale altro disgraziato angolo di questo disgraziato Paese funge da tessera sanitaria, codice fiscale e non so cos'altro ancora. A dir la verità la mia vecchia CRS aveva ancora quasi sei mesi di validità, ma evidentemente la rielezione alla carica di governatore della Lombardia ha messo il pepe al culo a quel vecchio baciapile di WinniePooh-Formigoni. Peccato che certi miracoli di efficienza siano destinati a rarefarsi man mano che ci si allontana dal periodo elettorale. Comunque sia, ora ho una nuova bellissima CRS, splendida e luccicante con il suo microchip tutto lustro che ricorda lo scarabeo d'oro sacro agli antichi egizi. Peccato che non serva a un cazzo, come non mi è mai servita quella precedente, per la semplice ragione che il suo utilizzo è subordinato ad una misteriosa procedura di attivazione da espletarsi presso un apposito ufficio della ASL di competenza. Nulla di complicato, probabilmente, a meno che la vostra ASL di competenza non sia la stessa cui fa riferimento il mio triste borgo natio, perchè in questo caso posso assicurarvi che l'attivazione della CRS potrebbe rivelarsi un'esperienza a dir poco frustrante. Io ci ho provato almeno tre volte, con la vecchia tessera, finchè non mi sono arreso allo sconforto. L'ufficio preposto al servizio di attivazione delle CRS esiste, ma nessuno, pare, si è mai degnato di occuparlo, tantomeno negli orari di apertura al pubblico. Ho provato ad aspettare, a protestare, a chiedere spiegazioni: niente. 'Il funzionario non c'è', ti dicono, 'torni un'altra volta'. E tu lì, con la tesserina lucida tra le dita, a chiederti se 'un'altra volta' significa domani, tra un mese, o la fine dei tempi. Per ora abbiamo la carta... prima o poi arriveranno anche i servizi.
le immagini sono concitate e poco definite, ma quel bel personaggio che ad un tratto si materializza a fianco del grande Capitan Zanetti potete ben immaginare chi sia...
Ora, se volete, dategli pure dell'antipatico, dello sbruffone, del saccente egocentrico e provocatore. Dedicategli tutti gli aggettivi più denigratori che vi vengono in mente. Per chi sta in cima (e ha meritato di starci) il suono rabbioso dei perdenti è soltanto un leggero brusìo che sale dal basso...
"I resti di quella che fu una delle più potenti squadre del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza...."
Ho letto da qualche parte che oggi, in una località a pochi km da Manhattan, convolerà a giuste nozze Chelsea Clinton, 30enne dagli incisivi prominenti nota ai più per essere l'unica figlia dell'ex presidente USA Bill. Milioni di dollari (in barba alla crisi) per la cerimonia e centinaia di invitati scelti tra i pezzi grossi della società americana. Non ci sarà però l'attuale presidente, Obama. Non l'hanno invitato. Lui non ne fa un dramma, anzi: tutto sommato meglio così. Barack non è incline a certe mondanità. È un uomo pragmatico, vicino alla gente, orientato alla concretezza. Si sente più a suo agio frequentando personaggi che, cascasse pure il mondo, mai e poi mai indosserebbero una cravatta...
Vogliamo provare ad indovinare in quale paese correranno tutti a rifugiarsi? Un aiutino: è governato da una destra abituata ad abbaiare senza mai mordere, mentre le opposizioni organizzano girotondi di benvenuto per ogni clandestino che varca illegalmente le sue frontiere... Facile, no?
Si dice che le ferie a settembre siano un lusso per privilegiati, un vezzo riservato ai pochi che possono permettersi di partire per le vacanze quando il resto della massa è ormai tornata alle consuete attività. Io invece la vedo un po' sfigata come faccenda, ma quest'anno va così... hasta luego!
Una settimana nella terra dove le donne hanno seni ipertrofici e gli uomini raddoppiano tutte le consonanti: è tutto quello che serve per aumentare il proprio giro-vita di almeno 3 cm...
Visto il sempre minor tempo e ancor meno voglia di dedicarmi all'aggiornamento di questo diarietto virtuale, non mi resta che aggrapparmi alla più disperata e biasimevole mossa tipica dei blogger senza idee come me: il rimando al post di un altro blog. Internet pullula di blogger che hanno più tempo/voglia del sottoscritto da dedicare ai loro spazi online, o hanno soltanto abbastanza talento per compensare ogni altra mancanza. Ne trovate un esempio QUI, e credo sia il meglio che possa proporvi. Leggetelo. Non perdete tempo qui, voi che ne avete.
Forse a causa della sempre minor disponibilità di tempo, mi era sfuggita l'ultima l'ultima strabiliante iniziativa propagandistica del nostro giullaresco governo e di quell'anziano sciroccato che ne è a capo: il libercolo "Due Anni Di Governo", l'ennesima strilloneria autoreferenziale sull'attività governativa che lo Sciroccato intende spedire a qualche milione di famiglie italiane.
Pensare che in tempi di crisi, con il mondo del lavoro in ginocchio e una finanziaria costruita unicamente sui tagli, ci sia un governo disposto a scialacquare capitali per un'iniziativa di autopromozione inutile fino alla farsa, è di per se indisponente. L'idea poi che questo (mal)governo sia convinto di aver così ben operato negli ultimi due anni da sentire la necessità di raccogliere in un libro i propri "trionfi" è da voltastomaco.
Se nella vostra librearia ci sono già raccolte di barzellette a sufficienza, evitate di farvene mandare un'altra, oltretutto poco divertente nonché pagata dai contribuenti.
Qui potete firmare un petizione per chiedere che la vostra cassetta della posta non venga violata dalle zozzerie propagandistiche dello Sciroccato. Stanno circolandio anche delle mail con lo stesso obiettivo.
Per chi invece non riesce a resistere al fascino di certe iniziative editoriali in stile MinCulPop, ecco qui un'altra delle invenzioni del vulcanico Metilparaben: uno script in grado di scodellarvi all'istante il vostro Opuscolo Sciroccato personale. Basta un refresh ogni tanto. Almeno così qualcosa cambia...
Ho cercato di rimandare, almeno finchè le condizioni climatiche lo hanno permesso, il più triste dei rituali: il cambio degli armadi di metà autunno. Si dice che ogni armadio racconta la storia di chi lo possiede. Il mio preferirei si facesse i cazzi suoi...