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Ho visto cose che voi umani vi siete rotti i coglioni di vedere

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\\ Home Page : Storico : La terra dei cachi (inverti l'ordine)
Di seguito i deliri pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di SuperCirio addì 27/02/2007 @ 18:03:19, in La terra dei cachi, linkato 1033 volte)
Logo HorribilisOra, partiamo dal presupposto (molto presupposto) che il nuovo portale italia.it, fortemente voluto e sbandierato dal nostro ministero per i Beni e le Attività Culturali, sia tutto sommato un sito bello e funzionale. Magari ci vorrà un certo sforzo, ma ce la si può fare. Del resto si sa che i gusti sono gusti, e non si discutono. Ma il logo... Quello no, cazzo, non me lo fa digerire nessuno! Quel marchio è un insulto alla Patria. Pare che per l'elaborazione del nuovo simbolo grafico destinato a veicolare l'immagine dell'Italia nel mondo sia stata messa a bando una cifretta intorno ai centomila euro. Un importo pari al mio mutuo per un'immagine di 263x45 pixel; in pratica vent'anni di rate per pagare l'equivalente di 11835 puntini luminosi. Comunque, visto il risultato, rivoglio indietro i soldi, che trattandosi di denari dei contribuenti escono in parte anche dalle mie tasche. Senza contare il vero spreco in termini di immagine: un paese che fa del moderno design uno dei suoi prodotti di punta non può essere simboleggiato tramite un simile obbrobrio. Si gioca la credibilità. Eppure è così, o almeno lo è per il ministro Rutelli al quale qualcuno dovrebbe ricordare un paio di semplici regole. La prima è di semplice grammatica e stabilisce che 'Italia' si scrive con la 'I' maiuscola. Lo insegnano in prima elementare, quando ti spiegano che si scrivono con l'iniziale maiuscola tutti i nomi propri e 'Italia', in quanto tale, non fa eccezione. Anzi. La seconda regola è di natura stilistica: una parola la si scrive o in corsivo o in stampatello, mischiare entrambi fa schifo e ribrezzo. Solo le geniali menti incaricate dal ministero sono riuscite a farlo, per di più in una parola di sole sei lettere. Un record di cattivo gusto. Infine una considerazione di pura decenza: quella 't' verde malamente stilizzata, che nelle intenzioni dei creativi dovrebbe rappresentare concettualmente la creatività italiana, in realtà ha una forma fallica imbarazzante. Un grosso cazzone verde, impietosamente puntato verso il basso. Quale messaggio subliminale può trasmettere al potenziale turista che naviga il portale? Qualcosa tipo "vieni in Italia, il paese del cazzo molle!"?
Hai voglia poi a raccontare in giro la storiella del maschio latino...
 
Di SuperCirio addì 23/04/2007 @ 23:05:24, in La terra dei cachi, linkato 978 volte)
L'aumento delle temperature medie di questi giorni non ha mancato di palesare ancora una volta la stupidità innata dei miei concittadini. Considerazione draconiana, ma basata sulla messa in relazione di due fenomeni concomitanti: l'arrivo del caldo e l'aumento del traffico nell'ora di punta. Da due settimane a questa parte il traffico mattutino che incontro andando al lavoro è cresciuto esponenzialmente di pari passo con la calura. Questo mi fa temere per i prossimi mesi (almeno fino alla pausa estiva) impennate vertiginose nei tempi medi di spostamento sul tragitto casa-lavoro-casa. Al momento siamo intorno all'ora e quaranta. Le stime per la fine di giugno prevedono punte di due ore, due ore e un quarto per un tragitto che in condizioni normali ha una media di percorrenza non superiore a 1 ora.
Ma in che modo l'arrivo del caldo influenza i volumi del traffico, e soprattutto che c'entra tutto questo con l'ottusità innata dell'italiano medio? E' presto detto: al minimo accenno di afa nessuno vuole più muoversi sui mezzi pubblici. Tutti in auto, che "c'hanno su l'aria condizionata", anche coloro che hanno tragitti brevi da percorrere, o potrebbero muoversi in bici se non addirittura a piedi. E invece tutti in auto, alè! E aria condizionata a manetta. In questo modo aumenta lo smog, cresce l'effetto serra e fa sempre più caldo, così sempre più persone usano l'auto e scaricano gas serra, e via dicendo. Senza contare i casini provocati dai gas degli impianti di condizionamento. Io non ho alternative all'auto, e comunque non uso l'aria condizionata. Certo, se i mezzi pubblici fossero più efficienti, puntuali, confortevoli e magari refrigerati, il fenomeno avrebbe dimensioni minori. Ma buttarsi in strada con l'auto per due gradi in più, quando se ne potrebbe fare a meno, è un atteggiamento da fessi. Se non volete sudare vestitevi leggeri, oppure andate a lavorare in una cella frigorifera, ma per favore non rompetemi i coglioni intasando le strade, eccheccazzo.
 
Di SuperCirio addì 22/05/2007 @ 23:30:25, in La terra dei cachi, linkato 859 volte)
Ogni domenica sera ci ricasco, regolarmente.
Eppure comincio già prima di cena ad autocondizionarmi: "questa sera niente Report su RaiTre". All'inizio quasi mi convinco.
"Stasera non guardo Report. Stasera non guardo Report". Me lo ripeto in continuazione, come un mantra, per tutta la cena e anche dopo.
Guardare Report mi fa male, lo so. E allora ci provo a resistere.
Ci ho provato anche l'altra sera. Finiva un bel weekend, non volevo rovinarlo proprio all'ultimo. E invece sembra che a RaiTre lo facciano apposta a organizzare il palinsesto in modo da piazzarti Report nel momento più delicato della settimana. Il weekend finisce, l'indomani ci si alza presto, che un'altra settimana di duro pendolarismo sta per aprirsi... insomma, la sera della domenica di motivi per angosciarsi ce ne sono già fin troppi. Perchè allora farsi del male con le inchieste di Report su questo schifo di paese?
Eppure è una specie di droga, un alcaloide perverso che mi spinge, ogni puntata, a incazzarmi nero davanti al video che mi vomita addosso scandali e vergogne che solo in un paese di burattini mafiosi come il nostro possono esistere.
Sarà una forma di masochismo? Forse, e pare anche molto diffusa. Le inchieste della Gabanelli sono sempre gli argomenti più gettonati tra i colleghi nella pausa mensa del lunedì. Forse perchè l'indignazione (per chi ancora è capace di indignarsi) è un po' come il dolore: condividerla aiuta a sopportarla meglio.
Provate a immaginare un gruppo lavoratori del settore privato, malpagati e con mesi di ferie arretrate, che si ritrovano il lunedì mattina a commentare l'inchiesta sull'assenteismo e gli sprechi nella pubblica amministrazione.
Giuro: domenica prossima non guarderò Report. So che il fegato mi ringrazierà.
 
Di SuperCirio addì 12/06/2007 @ 22:44:52, in La terra dei cachi, linkato 866 volte)
Non so -o non ricordo- se ho già parlato dell'ultima impresa degli idioti1. A questa combutta di dilettanti della progettazionme urbanistica non bastava aver ridotto ad una corsia per senso di marcia la statale del Sempione, o aver ingolfato l'ingresso alla zona nuova fiera con la più inutile delle rotatorie: non paghi di cotante maestose cazzate, i geni hanno concepito la madre di tutte le fesserie viabilistiche: la chiusura dell'ingresso di Rho-Pero alla Tangenziale Ovest.
Ebbene, chiunque abbia una minima cognizione circa i volumi di traffico in una grande città come Milano, sa che un ingresso alla tangenziale è come una diramazione aortica: se fermi il flusso, i tessuti vanno in necrosi. Al di là delle analogie fisiologiche, la chiusura di quell'accesso condiziona ormai da parecchie settimane il traffico in un'area già caotica per sua stessa natura. Senza contare che in una situazione già così precaria basta pochissimo perchè i disagi si ingigantiscano a dismisura. Come successo ad esempio proprio ieri mattina all'ora di punta, quando una bisarca in panne ha completamente paralizzato la circolazione sia sulla statale che sulla tangenziale (a tal proposito vorrei ringraziare le forze dell'ordine preposte al controllo del traffico: nell'ora e mezza che ieri ho passato inchiodato nell'ingorgo non si è fatto vedere NESSUNO).
Qualcuno obietterà che i disagi sono inevitabili in quanto in tutta la zona della nuova fiera sono in corso pesanti interventi sulla viabilità e che in futuro, ultimati i lavori, la situazione tornerà "normale". Mi chiedo però se queste conseguenze siano state valutate correttamente in sede di progettazione, e se sono state considerate tutte le possibilità per ridurre al minimo l'imptto sulla viabilità nel corso dei lavori. Io, da utente, do una sola risposta: no.

1tutti coloro che hanno un ruolo nella progettazione e gestione della viabilità nella zona della nuova fiera di Rho-Pero.
 
Di SuperCirio addì 18/06/2007 @ 10:42:46, in La terra dei cachi, linkato 988 volte)
premessa: post volutamente saturo di qualunquismo, indignazione generica e considerazioni sommarie. Tutti effetti che in genere mi vengono indotti dalla visione di Report su RaiTre o -come nel caso specifico- dalla lettura della prefazione al nuovo libro di G.A. Stella.

E' da qualche tempo che i giornali battono l'argomento della sfiducia dei cittadini italiani nei confronti della classe politica e delle istituzioni.
Oggi ho ricevuto un'altra email di denuncia circa un presunto, ennesimo aumento di stipendio che deputati e senatori si sarebbero autoconcessi, il tutto nel colpevole silenzio dei media.
Poche settimane fa un sondaggio rivelava che circa il 70% degli italiani nutre una considerazione nei confronti della classe politica prossima allo zero assoluto.
Il presidente Napolitano ha ammonito le istituzioni a recuperare quella credibilità politica che ormai pare ogni giorno più in discussione nella pubblica coscienza.
Qualcuno ha ipotizzato l'avvento di un altra crisi come quella del '92, quando l'intero establishment fu scosso fin nelle fondamenta dal ciclone di Mani Pulite.
Infine, non è un caso se "La Casta", l'ultimo saggio di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella incentrato sul malaffare e gli sprechi della politica italiana, è balzato in testa alle vendite appena apparso nelle librerie.
Io volevo comprarlo. Ne ho letto su internet qualche estratto dal primo capitolo: mi è venuto mal di fegato. Non credo che riuscirei a reggere il nervoso se lo leggessi per intero. Troppo lo schifo, troppe le sconcerie che la classe politica italiana, la "casta" appunto, si permette in spregio agli stessi cittadini ed alla fiducia che attraverso l'esecizio del voto è stata riposta nel loro operato.
Stella si pone una domanda che nella sua spiazzante semplicità demagogica racchiude tutto il senso di sgomento che ci coglie dinnanzi alle inaudite storture di cui è capace il nostro establishment: quale futuro può avere un Paese in cui succede tutto questo?
Abbiamo permesso alla nostra classe dirigente di costituirsi a sistema di potere in grado di alimentare se stesso. Un'anomalia mostruosa che attraverso meccanismi di autotutela si garantisce livelli di impunità inconcepibili in tutte le altre grandi democrazie occidentali. Un meccanismo perfetto i cui delicati congegni si contrappesano in un eterno equilibrio tra clientelarismi, corruzione ad ogni grado e livello, collusioni con il mondo degli affari e della finanza, penetrazioni mafiose.

Sto generalizzando, è vero, e non è corretto. Perchè anche tra gli esponenti della nostra politica esistono tantissimi elementi votati alla causa del comune interesse, persone che interpretano con serietà e svolgono con correttezza i compiti del loro mandato.
Ma il malcostume e la malafede sono vizi diffusi nei Palazzi, e lo sono in maniera assai bipartisan, senza distinzioni ideologiche o di schieramento. Basti pensare allo scandalo che infuria proprio in questi giorni attorno alle intercettazioni telefoniche dei vertici DS nel periodo dell'affaire Unipol. Un altro esempio di collusione tra affari e politica, tanto più dirompente in quanto coinvolge fazioni politiche la cui ideologia ha tradizioni di antagonismo rispetto alle realtà del capitalismo, non di consenso alle sue regole (a volte anche poco chiare).
Nel grande gioco della finanza, il compito della politica dovrebbe essere quello di chi detta le regole e vigila perchè vengano rispettate; non quello di sedersi al tavolo e giocare, magari barando.

Si dice che ogni Paese ha la classe politica che si merita. E' giusto. Una nazione dove l'evasione fiscale supera i 270 miliardi all'anno non può che essere amministrata da gente così.
 
Di SuperCirio addì 07/07/2007 @ 16:33:29, in La terra dei cachi, linkato 956 volte)

Non so voi, ma a me le gaffe imbecilli di Berlusconi un pò mancavano.
La scena mondiale, senza gli exploit del nostro guitto pelato, sembrava un circo senza i suoi clown.
Ora si che lo riconosco.
 
Di SuperCirio addì 06/09/2007 @ 21:56:50, in La terra dei cachi, linkato 905 volte)
spettabilissimi 'mprenditori bbeddi, accussì babbìando colli amici miei m'è giunta 'a nutizia de 'stu fattu caa u presidente d'associazione voshtra, quella caa runisce tutti quanti i pari voshtri, sè messa in capa de iettare fori daa 'sociazzione tutti li bravi cristiani che pagano u pizzu a noialtri ommini d'onore.
E uorra quaccuno mo vole spiegare picchè 'stu presidente saa pigghia accussì con li bravi carusi che pagano u pizzu? A mmìa nun me pare na manera saggia pe' garantire a voiattri de continuare a travagghiare sireni e tranquilli.
Pè ccome la viro io, la questione in due manere sta:
- Se pagate u pizzu, u presidente voshtro ve caccia daa 'sociazione;
- se NUN pagate u pizzu, i picciotti miei ve cacciano da 'sto mondo bbeddo.
Fateve cuattro conti, con calma...
 
Di SuperCirio addì 19/10/2007 @ 22:32:23, in La terra dei cachi, linkato 1109 volte)
Pare che il ministro Rutelli abbia già deciso: il portale www.italia.it deve morire. Costa troppo e rende poco, meglio allora chiudere baracca.

Sul vecchio blog avevo già avuto modo di muovere qualche critica al sito che, almeno nelle intenzioni del ministero per le attività culturali, avrebbe dovuto rappresentare il motore di promozione turistica del nostro paese nel mondo.

Il bello è che lo stesso Rutelli, ancora fresco di nomina al dicastero per i beni culturali, ci aveva provato a risollevare in qualche modo le sorti del progetto, peraltro con risultati a dir poco esilaranti: ricordo, ad esempio, con quale esplosione di ilarità venne accolto dal popolo della blogosfera il nuovo logo, con quell''Italia' scritto con tre font diversi e con la 't' penosamente somigliante ad un fallo a riposo.
La sensazione che quel progetto di rivalutazione fosse partito con il piede sbagliato era già forte allora, e le ultime decisioni del ministro lasciano presagire che sull'intera vicenda potrebbe calare presto il sipario.

Del resto non è difficile muovere critiche a un portale web che in 13 anni di vita virtuale si è pappato la bellezza di 45 (quarantacinque!) milioni di euro tra progettazione, sviluppo e consulenze varie. Ovviamente tutti soldi pubblici, quindi anche miei.
E con quali ritorni in termini pratico/economici? Zero.
Nella classifica dei siti italiani più visitati, italia.it galleggia intorno ad un poco lusinghiero 2539° posto. Ci sono siti porno autoprodotti da webmaster improvvisati con un numero di accessi 10 volte superiore. Il blog di Beppe Grillo riceve in un giorno le visite che italia.it riceve in un
mese.

Considerato il numero esiguo di utenti, si poteva inviare ad ognuno una cartolina della costiera amalfitana: si risparmiava un sacco di denaro ed i ritorni nel settore turismo sarebbero stati sicuramente maggiori.
Magari si allegava pure un mezzo Kg di spaghi Barilla e una bottiglia di rosso buono, così ci facevamo pure la figura dei sciuri.


 
Di SuperCirio addì 07/11/2007 @ 22:14:25, in La terra dei cachi, linkato 1048 volte)
Metti che domani nel campo di mais di fronte a casa mia atterra un'astronave aliena e ne discende un omino verde che mi citofona qualcosa tipo: "ohè, terrestre, al di là dei bastioni di Orione si fa un gran parlare di politici corrotti: e che sarà mai 'sta cosa?".

Io lo prendo per un tentacolo, lo metto davanti al pc e su Google scrivo 'mastella'.

Mastella. Può un paese che ha la pretesa di definirsi civile avere tra i suoi ministri uno come Mastella? E' l'archetipo del politico arraffone, ingordo, inciucione, vizioso e corrotto; l'unica balena bianca ex dc che non si è estinta tra le nebbie di mani pulite, anzi ne è uscita rafforzata in una sorta di sintesi evolutiva che ne ha fatto la più pericolosa tra tutte le creature del circo politico attuale. L'uomo che con un pugno di voti tiene al guinzaglio intere maggioranze.
Non sarà certo un caso se Mastella è diventato il bersaglio ideale dei recenti rigurgiti di antipolitica da parte dei cittadini.

Prendiamo l'ultima in ordine di tempo: si scopre che "il Campanile", quotidiano dell'Udeur, si 'pappa' la bellezza di 1.153.000 euro all'anno di denaro pubblico, gentile donazione della legge sul finanziamento agli organi di stampa. Il tutto a fronte di una tiratura attestata sulla mirabolante cifra di 3000 copie scarse, e di queste solo un terzo viene effettivamente venduto (forse).
I fumetti di Alan Ford hanno una tiratura decine di volte superiore, non succhiano soldi pubblici e di certo, sul piano dei contenuti, sono molto più seri ed interessanti.

Come numero di lettori, l'organo di stampa dell'Udeur non eguaglia quello dei tesserati al partito stesso. Eppure ogni anno incassa denaro che proviene dalle saccocce dei cittadini che pagano le tasse, quindi anche dalle mie. Avrò ben il diritto di sapere come vengono spesi tutti questi soldini, no?
Tenersi forte, prego, arriva un estratto dall'ultimo bilancio:

- 40 mila euro se li intasca lo stesso "er panza" Clemente per collaborazioni giornalistiche.
Mastella è un giornalista? Ma quante cose che non sapevo. 80 mln delle vecchie lire per scrivere cose che poi legge solo lui. Un genio.

- 14 mila euro per l’acquisto di torroncini di Benevento spediti dai coniugi Mastella agli amici.
Ma quanti cazzo di torroncini si comprano con 14.000 euro? Sta a vedere che "er panza" c'ha l'inciucio pure con la lobby dei dentisti...

- 12 mila euro versati allo studio di Pellegrino Mastella, figlio di Clemente.
Studio de che? Pure il figlio è giornalista?

- 98 mila euro per viaggi e trasferte di Sandra Mastella (moglie), Pellegrino Mastella (figlio), Alessia Mastella (nuora) ed Elio Mastella (figlio).
Ma come?! "er panza" si piglia l'aereo di stato anche per andare al GP di Monza, e poi mette fuori la fattura? E io pago...

- 1.150 euro per beni acquistati al centro commerciale Cis di Nola da Sandra Mastella.
Oibò, povera donna Sandra, neanche più libera di fare un po' di spesa in pace...

- 4.000 euro per la benzina del Porsche Cayenne di Pellegrino Mastella.
Uno che si chiama Pellegrino per forza di cose deve viaggiare molto. In Nomen Omen. Alla faccia degli aumenti sul prezzo del petrolio.

- 36.000 euro per un contratto con la società Acros, di cui è socio al 50 per cento Pellegrino Mastella.
La Acros è una società di brokeraggio assicurativo, e "Il Campanile" ha necessità come tutti di tutelarsi dagli imprevisti. Metti che Pellegrino parcheggia il Cayenne al sole con tutti i torroncini dentro: chi lo ripaga il danno? Son rischi che van calcolati...


Alla fine il dubbio mi resta: quanti cazzo di torroncini si possono comprare con 14.000 euro?

 
Di SuperCirio addì 13/11/2007 @ 20:24:42, in La terra dei cachi, linkato 863 volte)
Di pazzi ne è pieno il mondo, non è una novità.
Che in Italia se ne trovino in concentrazioni multiple rispetto a qualsiasi altra nazione evoluta, anche questo è risaputo.

Ma che all'ora di pranzo di una domenica di campionato un poliziotto della stradale impazzisca di colpo e si metta a sparacchiare da una sponda all'altra dell'A1... beh, questa faccio un po' fatica a digerirla.

Eppure...

Eppure c'è il cadavere di un 26enne con un proiettile piantato nel cranio.
Eppure c'è un poliziotto accusato di averlo piantato, quel proiettile.
Eppure c'è un Ministero degli Interni che per un intero pomeriggio ha continuato a sostenere la tesi del colpo in aria, come se al momento dello sparo la vittima stesse volteggiando come un passero.
Eppure ci sono migliaia di fessi che hanno strumentalizzato il tragico fatto per montare una protesta contro le forze dell'ordine, scatenandosi in devastazioni e vandalismi da sommossa (in)civile.
Eppure c'è uno sport che ha perso quella poca dignità che il ciclone di Calciopoli gli aveva risparmiato.
Eppure c'è una Federazione Italiana Gioco Calcio ostaggio di tanti, troppi interessi economici, che questa dignità non è riuscita tutelarla.
Eppure il sacrificio dell'ispettore Raciti non ci ha insegnato proprio nulla.

Ora basta.
 
Di SuperCirio addì 23/11/2007 @ 22:30:37, in La terra dei cachi, linkato 1020 volte)
Sarà forse la contiguità con i Regni Vaticani che ci ha sempre condizionato, o per la bonarietà che innerva il nostro essere italiani, fatto sta che stiamo pagando il fatto di non essere riusciti ad ammazzare un re. Adesso la cosa ci torna sulle corna come un boomerang.
Cinquantaquattro anni fa sarebbe bastato poco per scongiurare ogni possibile ombra monarchica dal futuro della Repubblica. Un piccolo intervento su modello Causescu (o meglio ancora Zar Alessandro, tanto per scongiurare rischi legati ai congiunti) e certe rotture di coglioni oggi ce le saremmo evitate.
Invece no, tutt'altro.
Prego Vostra Maestà, l'aereo per l'esilio l'attende, eccoLe la lista dei Suoi beni soggetti a confisca, affinchè possano un giorno i Suoi successori accampare pretese ed esigere risarcimenti da questa costituente Repubblica. Faccia buon viaggio, Maestà, e a risentirci a presto.

Diciamocelo: da questo punto di vista i Padri Costituenti fecero una cazzata. Imposero alla famiglia reale l'esilio dal paese, quando un esilio dal mondo avrebbe richiesto minor sforzo e garantito risultati migliori anche in ottica futura.
Fu un errore, e gli errori si pagano. L'aspetto più irritante è che a presentarci il conto siano proprio quel biscazziere, corruttore e puttaniere di Emanuele di Savoia e il suo figlioccio testimonial delle cipolline sottaceto.
Dopo aver ottenuto con decenni di smarronamenti il permesso di rientrare sul suolo patrio, dopo aver paventato la fondazione di un neo partito di ispirazione monarchica, i due reduci della ex casata regnante avanzano pure pretese di risarcimento da parte dello stato italiano per quanto fu loro tolto con l'esilio. E non è una boutade provocatoria la loro, no no, lo fanno a suon di avvocati e indirizzando fior di carte bollate direttamente al Governo in carica.
Il quale, com'è ovvio, ha già risposto picche; anzi, non è escluso che sia proprio il Governo italiano a pretendere dai Savoia il risarcimento dei danni per le note vicende storiche.

Garantito che qualche somaro pronto ad appoggiare il biscazziere e il cipollaro non tarderà a saltar fuori. Non è escluso che si arrivi prima o poi a parlare di compromesso per chiudere la faccenda, magari offrendo ai savoiardi una contropartita simbolica per chiudere la faccenda.
Fossero soltanto dieci euro, è comunque più di quanto avremmo sborsato per un paio di pallottole nel 1946.
 
Di SuperCirio addì 03/12/2007 @ 23:54:25, in La terra dei cachi, linkato 1049 volte)
Arrivano come ogni fine mese i dati sull'inflazione e si scopre che novembre è stato un bagno di sangue. L'Istat comunica che nel periodo in esame il costo della vita è salito al 2.4% contro il 2.1% di ottobre.
Colpa degli aumenti dei costi del petrolio, del pane, della pasta, dei cazzi e dei mazzi.
Il presidente di Confindustria Montezemolo esprime preoccupazione per il fenomeno inflattivo: "tremo all'ipotesi di tassi più alti", ha dichiarato. Lui trema. E se lui trema allora io, titolare come tanti altri coglioni di un mutuo a tasso variabile, cosa dovrei fare, entrare in risonanza?
Vorrei capire meglio i meccanismi di questo congegno perverso: sono almeno 5 anni che la BCE martella sui tassi di interesse con aumenti periodici da 0.25 punti percentuali a botta. Il tutto, spiegano gli analisti, con l'obiettivo di contenere il rischio di crescita dell'inflazione. Aumentando quindi il costo del denaro, la BCE si prefiggeva l'obiettivo di contenere la crescita dei prezzi al consumo.
Adesso si scopre invece che nonostante gli anni di salasso continuo da parte delle banche, il fenomeno del'inflazione è tutt'altro che sotto controllo.
Colpa del petrolio, certo. E come no. Peccato che i prezzi della benzina rimangano stabili anche quando il costo del greggio al barile scende di qualcosina. In questo caso, ci spiegano i soloni dell'economia globale, prima di poter abbassare il prezzo alla pompa è necessario ammortizzare i costi delle scorte acquisite con i prezzi precedenti. Peccato che una volta arrivati ad ammortizzare le scorte il prezzo è già bello che tornato a salire in verticale. Anzi, diventa necessario compensare ritoccando al rialzo i prezzi al distributore. In questo caso, chissà perchè, non ci sono scorte da smaltire e la crescita si riverbera immediatamente sul prezzo al consumo.

Al lamento di Montezemolo si aggiunge anche la segreteria confederale di CGIL :"Occorre un intervento immediato e incisivo del governo in direzione fiscale attraverso la diminuzione delle accise e i controlli e le sanzioni, da parte del Governo e degli Enti locali, verso qualsiasi intervento speculativo".
In sostanza: occorre intervenire sulle imposte e dare addosso ai commercianti ladroni che speculano sui prezzi. Su quest'ultimo punto chi mi conosce bene sa come la penso, quindi non si stupirà nel sentirmi proporre la corte marziale e la pena di morte nei confronti dei commercianti disonesti ed approfittatori.
Cominciando magari con un segnale forte, qualcosa di simbolico: questo Natale meno panettoni a prezzi esorbitanti, e più legnate a chi li vende speculandoci.
 
Di SuperCirio addì 25/01/2008 @ 11:54:04, in La terra dei cachi, linkato 818 volte)
Come ha detto qualcuno, è difficile piangere per la caduta di questo governo.
In compenso ci sarà molto da piangere con il prossimo.
 
Di SuperCirio addì 30/01/2008 @ 22:19:39, in La terra dei cachi, linkato 874 volte)
Ecco, da un certo punto di vista devo ammettere che Berlusconi è l'incarnazione della stabilità. A partire dagli atteggiamenti, purtroppo, e soprattutto per quanto riguarda i rapporti con la stampa.
Per Berlusconi i giornalisti sanno solo fraintendere. E' sempre stato così, era così quando governava, è così ancora adesso che i portoni di palazzo Chigi gli si stanno riaprendo dinnanzi.
Dire e smentire, è un bel lavorare.

Berlusconi l'altro ieri:"elezioni subito o porto in piazza milioni di persone."
Berlusconi ieri:"Le mie affermazioni erano proprio di segno contrario.[...] Ho detto semplicemente che abbiamo ricevuto molte richieste dalla nostra base per organizzare manifestazioni di piazza."

Quel vecchio demonio girafrittate non cambierà mai. Il giorno che schiatterà gli toccherà risorgere per smentire il coroner.
 
Di SuperCirio addì 03/02/2008 @ 22:40:49, in La terra dei cachi, linkato 899 volte)
Berlusconi è stato assolto nell'ambito del processo SME perchè 'il reato commesso non è più reato'.
Ovviamente la sentenza non si sofferma sul fatto che l'illecito in questione è stato abolito nel 2002 dallo stesso Berlusconi quand'era Presidente del Consiglio nel precedente governo.

Il meccanismo è di una semplicità disarmante:
- ieri hai rubato una mela;
- oggi vieni eletto a capo di un governo il quale decreta che rubare mele non è reato;
- domani verrai assolto dall'accusa di aver rubato una mela.

In un paese civile un personaggio come Berlusconi esisterebbe solo nei fumetti. Nella repubblica delle banane chiamata Italia, invece, si appresta a ricevere il terzo mandato governativo.

Stavolta però mi ci metto anch'io a rubar mele, eccheccazzo.

 
Di SuperCirio addì 05/02/2008 @ 22:33:10, in La terra dei cachi, linkato 963 volte)
Alla fine, come prevedibile, il presidente Marini ha dovuto alzare bandiera bianca. Il governo istituzionale rimane un progetto fallito: ad aprile tutti alle urne. A farci che, visto che il Porcellum è ancora in circolazione vitale e grufolante come non mai, lo devo ancora capire. Nel frattempo il due-volte-losco ha già acceso i motori della macchina elettorale in vista del plebiscito che entro 70 giorni lo incoronerà Zar Di Tutte le (povere) Italie.

In realtà il Berluska la sua campagna elettorale l'ha già fatta, nel senso che il suo programma per un governo ad personam se l'è già elaborato da un pezzo e possiamo immaginarne i contenuti: abolizione della GdF, limiti ai poteri della magistratura, decreti pro-mediaset, e via di questo passo.

La versione presentabile della kermesse elettorale sarà invece il solito tritatissimo pastone di populismo in salsa anticomunista, lo snack ideale per cervelli addormentati da Grandi Fratelli e notizie che strisciano.
Il fatto che senza riforme elettorali la sua coalizione di governo rischi di naufragare a metà legislatura, così come accaduto alla precedente, non è un problema sufficiente a guastargli il sonno.
L'ha detto a chiare lettere: prima ci riprendiamo gli scranni, poi eventualmente si metterà mano al Porcellum. Eppure era lui che fino a poco tempo fa mostrava vocazione per le grandi intese in tema di riforme elettorali; riforme che invece ora giudica secondarie rispetto alla possibilità concreta di un ritorno a palazzo Chigi. Potenza e mistero dei sondaggi che lo danno vincitore con ampio margine. E in fin dei conti non potrebbe che essere così.

Invece la cosa che più mi preme è capire entro che termini il Berlusconi futuro primo ministro concepisce quelle riforme che l'intero paese invoca.
Ho paura che, almeno per quanto riguarda il cambiamento delle norme elettorali, il Berlusconi prossimo capo del governo avrà posizioni diverse rispetto a quelle che aveva da capo dell'opposizione.

Fino a pochi giorni fa meditavo di astenermi dal voto come forma di protesta verso questa classe politica pacchiana e fallimentare.
Poi ci ho ripensato: potrebbe essere l'ultima volta che me ne viene data la possibilità.
 
Di SuperCirio addì 12/02/2008 @ 22:12:15, in La terra dei cachi, linkato 758 volte)
Sempre a proposito della tanto vituperata legge elettorale e della necessità di cambiarla/modificarla/modellarla, temi sui quali sia a destra che a sinistra si consuma il dibattito politico di questi giorni, c'è un aspetto della questione, tanto curioso quanto controverso, che proprio non riesco a spiegarmi. L'obiettivo condiviso è la necessità di far si che dalle urne esca una formazione governativa stabile, in grado di affrontare efficacemente le maggiori problematiche sociali ed economiche del paese e legittimata a governare senza l'incubo dei ricatti da parte di formazioni politiche minoritarie ed estremiste. Le coalizioni iperframmentate da centinaia di partitini non garantiscono stabilità, questo è ovvio e i fatti lo dimostrano. Le esperienze fallimentari di Ulivo e CdL sono sotto gli occhi di tutti. La parola d'ordine, oggigiorno, è 'mai più': mai più partitini estremisti che inquinano coalizioni di natura moderata, mai più porcherie mastelliane, mai più ricatti dei movimenti che vanno contro la loro stessa coalizione. Mai Più: lo dice a chiare lettere il popolo della sinistra, lo pensa senza indugi il popolo della destra. E allora si torna a invocare a gran voce lo sbarramento, la soglia minima, quel limite percentuale di consensi al di sotto del quale nessuna formazione politica può pretendere seggi o imporre scelte. Detta così sembra la cosa più facile del mondo, ma è proprio sulla necessità dello sbarramento che mi sorge il dubbio cui accennavo sopra: serve? O meglio: come siamo arrivati al punto di aver bisogno di un simile meccanismo? In un paese che ha la pretesa di considerarsi civile un sistema a sbarramento non avrebbe neanche la necessità di esistere, perchè il limite alle formazioni politiche sarebbe imposto dagli elettori stessi. I cittadini di una nazione matura, consapevoli del valore democratico che il loro voto esprime, si limitano a NON VOTARE i partitini da zerovirgola, senza bisogno di una legge elettorale che glielo impedisca. In italia invece non funziona così. Perchè qui il primo pirla può svegliarsi la mattina e fondare il Partito delle Casalinghe Annoiate, o il Movimento Tutela Pesci di Lago, e avere la certezza che qualcuno ancora più pirla di lui lo voterà, garantendogli laute sovvenzioni di denaro pubblico e la possibilità di rompere i coglioni in parlamento. Ma veramente ci vuole uno sbarramento per impedire la conquista di posizioni di potere a un partitino come l'Udeur, ex democristiano d'accatto, a vocazione regionale, con un presidente pluri-inquisito e l'intera dirigenza sul registro indagati? Non dovrebbe bastare il buon senso civico? Probabilmente si, se solo ce ne restasse almeno un pochino.
 
Di SuperCirio addì 04/03/2008 @ 10:52:19, in La terra dei cachi, linkato 883 volte)
Se quell "ommo 'e mmerda" di Moggi dovesse veramente candidarsi alle prossime politiche nelle liste dell'UDC e, per qualche meccanismo malato che solo in Italia può funzionare, arrivare addirittura ad occupare uno scranno in Parlamento, prometto fin d'ora che brucerò la mia tessera elettorale con pubblica cerimonia.
 
Di SuperCirio addì 14/03/2008 @ 21:54:52, in La terra dei cachi, linkato 978 volte)
Il vulcanico Berlusconi, ad una ragazza che gli domandava come può un giovane precario metter su famiglia con 600 euro al mese, ha risposto suggerendole di "sposare suo figlio".

Dovessi un giorno ritrovarmi malauguratamente disoccupato, potrò sempre consolarmi tirando un paio di bottarelle a Barbara...
 
Di SuperCirio addì 01/04/2008 @ 21:27:48, in La terra dei cachi, linkato 889 volte)
Alla fine Expo fu: Milano ospiterà l'edizione 2015 dell'Esposizione Universale.
La massa di ritardati mentali che amministra la viabilità intorno all'area della nuova fiera ha a disposizione ancora 7 anni per esercitare la propria incompetenza, dopodiché ci farà una figura di merda di portata universale.
 
Di SuperCirio addì 10/04/2008 @ 20:02:47, in La terra dei cachi, linkato 860 volte)
Silvio Berlusconi:
  • «Presidenza di una Camera al Pd solo se Napolitano si dimette» (immediata e furiosa la replica del Quirinale)
  • «Mi devi dire come fa uno che parla da dieci ore a concentrarsi se tu gli rompi i coglioni» (rivolto ad un fan troppo sovreccitato durante un comizio)
  • «Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale» (ed è proprio uno squilibrato a proporlo?)
Daniela Santanché:
  • «Berlusconi è ossessionato da me. tanto non gliela dò...» (straordinario esempio di profondità politica ed intellettuale)
Umberto Bossi:
  • «Ciapum el fusìl!» (senza parole)
Marcello Dell'Utri:
  • «I libri di storia, condizionati dalla retorica della resistenza, saranno revisionati» (si mormora che Dell'Utri non abbia MAI aperto un libro di storia)
Entro pochi giorni almeno tre dei quattro personaggi sopra citati saranno rieletti alla guida del paese.

Ma dove cazzo vogliamo andare?
 
Di SuperCirio addì 11/04/2008 @ 19:09:13, in La terra dei cachi, linkato 823 volte)
secondo questi due mafiosi mangano era un eroeMolti neanche lo immaginano, ma in questo weekend elettorale, dietro quei simbolini colorati che ci ritroveremo davanti nella solitudine dell'urna, si nasconde un esercito di 101 fuorilegge. Indagati, condannati in via definitiva o in appello per reati di ogni genere, rinviati a giudizio, prosciolti per prescrizione, miracolati dalle leggi vergogna o superprotetti dalle tante forme di immunità parlamentare.
Ovviamente la stragrande maggioranza di questa marmaglia si concentra sotto le bandiere del Popolo della Libertà(di rubare): 56 figli di buona donna (compreso lo stesso Berlusconi), ai quali si aggiungono altri 9 ceffi dell'alleata Lega Nord, per un totale di 65 personaggi inguaiati a vario titolo con la giustizia.
Segue, con grande distacco, il PD di Veltroni che annovera 18 elementi ambigui in lista. Il resto se lo dividono UDC (9) e i rimanenti partitini. L'unico simbolo senza macchia è L'Italia dei Valori di Di Pietro.

In qualsiasi democrazia dotata di senso civico questa gente lavorerebbe in fonderia, altro che fare politica attiva a spese dei contribuenti.
Al contrario, in Italia -almeno stando agli ultimi sondaggi- si sceglie di farsi governare da 65 farabutti.

Ma dove cazzo vogliamo andare?
 
Di SuperCirio addì 15/04/2008 @ 08:35:04, in La terra dei cachi, linkato 818 volte)
E così, come ampiamente previsto, ci siamo svegliati in un'Italia diversa. Non migliore, solo diversa.

Il barista sotto casa l'ha capito subito:
- non mi fai lo scontrino?
- Non più.

Lo scenario politico sancito dalle urne è netto e lineare come la curva nel morale dei suoi protagonisti: Bossi si sganascia, Berlusconi ride, Veltroni piange e Bertinotti non ha più neanche le lacrime per farlo. Casini tenta di abbozzare qualche sorriso, ma gli escono solo smorfie amare.
La gauche italiana non esiste più, almeno in parlamento. Se n'è rammaricato perfino il futuro presidente della Camera G. Fini, affermando che la situazione non trova riscontro nella società reale.

Per quanto mi riguarda l'esito di queste consultazioni non ha riservato grandi soprese rispetto alle aspettative. I sondaggi dicevano 'X', e X è stato. La novità è essere finalmente riusciti a tener fuori dai giochi i piccoli rompicoglioni delle ali estreme, sia a destra che a sinistra.

Ogni nazione ha i leader che si merita, quindi è giusto prendersi questo.

 
Di SuperCirio addì 16/04/2008 @ 21:04:45, in La terra dei cachi, linkato 871 volte)
E' normale che uno abbia la curiosità di sapere come sono stati riportati dalla stampa internazionale i risultati delle consultazioni politiche appena concluse. Io però ho fatto qualcosa di diverso: sono andato a rileggermi, dopo il voto, le opinioni che molti giornalisti stranieri hanno espresso alla vigilia delle elezioni, raccontando il loro punto di vista sulla campagna elettorale e la situazione politica italiana in generale.
A chi vuol fare altrettanto basta prendere il numero 739 (in edicola fino ad oggi) di Internazionale -pubblicazione settimanale che raccoglie il meglio della stampa di tutto il mondo- e leggervi i giudizi di 50 (cinquanta!) corrispondenti stranieri riguardo campagna elettorale, candidati, programmi, etc.

Qui ne riporto uno soltanto, quello del danese Jesper Jensen, giornalista freelance corrispondente dall'Italia per alcune testate del suo paese, che sintetizza e racchiude in modo sostanziale il punto di vista di quasi tutti gli altri:

«Berlusconi, candidato premier per la quinta volta in quattordici anni, rappresenta la perfetta metafora della malsana gerontocrazia che affligge l'Italia. Non a caso la sua campagna elettorale ha un forte odore di vecchio: la retorica, gli argomenti, l'odio contro i "comunisti" e contro alcuni conduttori televisivi. Le novità e la speranza sono rappresentate da Veltroni. Se, come sembra, vincerà Berlusconi, a noi corrispondenti toccherà l'ingrato compito di spiegare ai nostri stupefatti lettori perchè milioni di italiani - memori di leggi ad personam, della finanza creativa e di certe figuracce internazionali - sono ancora disposti a farsi rappresentare da lui.»

Immagino che a quest'ora mister Jensen abbia già assolto "l'ingrato compito" di spiegare ai suoi lettori le ragioni delle assurde scelte elettorali della maggioranza degli italiani. Ora gli sarei molto grato se le volesse spiegare pure a me.
 
Di SuperCirio addì 21/04/2008 @ 22:44:29, in La terra dei cachi, linkato 901 volte)
...quando in realtà nessuno sa prenderci per il culo meglio della stampa inglese.
Il problema è che abbiamo appena fornito loro un ottimo motivo per continuare a farlo.
 
Di SuperCirio addì 28/04/2008 @ 15:46:29, in La terra dei cachi, linkato 908 volte)
Pochi minuti fa un collega annunciava Rutelli in testa al ballottaggio di Roma; immediata la smentita di un'altra collega secondo la quale i primi exit poll davano invece Alemanno in leggero vantaggio. Adesso, prima che qualcuno cominci a ventilare l'ipotesi di un improbabile plebiscito leghista anche a Roma, mi faccio un giro su rete4. La faccia di Emilio Fede è in genere più eloquente di ogni proiezione.
 
Di SuperCirio addì 19/06/2008 @ 20:10:57, in La terra dei cachi, linkato 937 volte)
Sta diventando un po' la moda dell'ultimo minuto quella di massacrare i test delle prove di maturità (e i funzionari ministeriali che le hanno elaborate).
Senza dubbio la faccenda della gaffe sulla traccia di Montale è stata notevole, perchè pretendere che si individui "il ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile" in una poesia dove di figure femminili non ce n'è manco mezza, è senz'altro una scivolata grossolana. Su questo punto però a mio avviso il Ministero ha saputo prendersi le giuste responsabilità, avendo rimosso dall'incarico a tempo di record il funzionario responsabile della superficialità.

Oggi salta fuori che pure l'elaborato di inglese, destinato agli istituti ad indirizzo turistico, è stato scaricato bello e buono da un sito internet di viaggi; e fin qui non ci sarebbe niente di male non fosse che, a quanto pare, il testo è un concentrato pazzesco di errori e refusi, almeno secondo una sedicente professoressa madrelingua che pare annoveri tra i suoi ex studenti anche i figli del berluska.

Davanti a certi episodi di superficialità e incompetenza viene automatico pensare che il ministero sia lo specchio della scuola che ci ritroviamo (o forse il contrario, ma la sostanza non cambia). Bullismi, vandalismi di massa, docenti assenteisti e professoresse zoccole sono le manifestazioni quotidiane di quel degrado che ormai da decenni è sistemico, a partire dagli stessi vertici ministeriali.

Del resto nell'Italia dei furbi è più stimata la capacità di mettere in campo mezzucci e trucchetti per superare una prova d'esame che non le reali competenze e capacità, frutto di applicazione e impegno costante. Mi viene in mente quel film con Sordi e la Cardinale, dove ad un certo punto c'è una classe di bambini australiani che fa lezione con un professore collegato via radio da chilometri di distanza: uno degli studenti sbaglia una risposta e si autoassegna un votaccio, sotto lo sguardo stupito di Sordi che non si capàcita di cotanta correttezza morale da parte di uno studentello.

E' una questione di cultura, e a noi ne manca molta.
 
Di SuperCirio addì 24/06/2008 @ 20:14:30, in La terra dei cachi, linkato 899 volte)
il ritorno del caimanoE così il Senato ha approvato il decreto legge sulla Sicurezza, comprensivo della famigerata norma salva-premier con la quale il berluska si parerà il culo dal processo Mills che lo vede imputato per corruzione in atti giudiziari.

Ma c'è qualcosa in questo DL che mi indigna quasi quanto l'ennesimo giochetto ad personam del nano, ed è la totale assenza, tra le norme interessate dal decreto, di qualsiasi riferimento a reati di natura ambientale.

Sembra quasi che i disastri ambientali, le ecomafie o le truffe alimentari siano diventati crimini di secondaria importanza, reati minori destinati alla derubricazione. E tutto questo in piena emergenza rifiuti a Napoli, quando invece sarebbe servito un segnale importante in tema di tutela dell'ambiente e contrasto al degrado ecologico.

Ancora una volta i destini giudiziari di Berlusconi passano in primo piano rispetto al benessere di noi cittadini e del territorio che ci ospita.
 
Di SuperCirio addì 26/06/2008 @ 17:59:58, in La terra dei cachi, linkato 860 volte)
Ah, ecco perchè il berluska si sta dannando all'inverosimile per un disegno di legge che proibisca le intercettazioni telefoniche: sperava forse di evitare che saltassero fuori anche queste. Comunque sia, è arrivato tardi.
 
Di SuperCirio addì 08/07/2008 @ 21:18:00, in La terra dei cachi, linkato 971 volte)
Sommersi dalla marea putrescente dell'attività legislativa di questo governo, persi tra un decreto salvaprocessi e le modifiche fantasma alla Robin Tax, rischiamo di tralasciare l'ultima 'chicca' del sottosegretario alla Salute Francesca Marini: abolizione della black-list di razze canine ritenute potenzialmente pericolose.

Secondo questa fuoriclasse delle ordinanze idiote "non esistono cani potenzialmente pericolosi alla nascita ma proprietari di cani incapaci di allevarli..." quindi via l'ordinanza dell'allora Ministro Sirchia (fu lui il primo a istituire le liste nere dei cani aggressivi) a favore del cosidetto 'modello francese': corsi di formazione per chi acquista cuccioli di cani feroci.

Si, corsi di formazione, in Italia...ma questa dove vive?
Nel paese dove ogni patente o autorizzazione si compra al mercato, lei se ne esce con questa idea romantica di imporre a certa gente l'educazione del proprio cane.
La signora forse dimentica che cani simili sono in genere i preferiti da persone ignoranti che nell'animale cercano proprio l'aggressività, disposti a stimolarla in ogni modo per potersene vantare come burini. Gentaglia che avrebbe molto più bisogno di educazione dei loro cani.

Per fortuna c'è chi la pensa diversamente, come il senatore Fluttero (stesso schieramento della Martini) che vorrebbe proporre un ddl per vietare l'allevamento e la vendita dei cani feroci, e imporre la sterilizzazione a quelli già in circolazione.

Io proporrei di sterilizzare anche la Martini, giusto per stare tranquilli.
 
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