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 SuperCirio is everywhere...... di SuperCirio
 
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Ho visto cose che voi umani vi siete rotti i coglioni di vedere

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Di seguito i deliri pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di SuperCirio addì 02/03/2007 @ 16:03:36, in music, linkato 857 volte)
L'evento musicale dell'anno, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, si è compiuto: è uscito il nuovo disco dei Modest Mouse dal titolo (chilometrico, come da tradizione dei MM) We Were Dead Before The Ship Even Sank. Da quanto ho letto finora nelle web-zine del giro giusto, il nuovo lavoro di Brooks e soci non delude le aspettative dei fans, anche dei più esigenti. Come me, ad esempio. Inutile dire quanto sto già brigando per procurarmi codesta ambita perla dell'universo indie.
 
Di SuperCirio addì 01/06/2007 @ 22:27:31, in music, linkato 916 volte)
Ho sentito che la CBS si è comprata LAST.FM per 280 mln di dollari. Per gli appassionati di musica, soprattutto dell'universo indie e anti-mainstream, non è certo una bella notizia.
Tra l'altro la vicenda segue di pochi giorni un'altra brutta novità che ha scosso il pianeta della free music online: la chiusura di Pandora all'utenza italiana.
Potrebbe essere una fase recrudescente nell'eterna lotta tra major discografiche e musica online. Oppure la minaccia monopolistica di un'entità sovranazionale che mira al controllo della fruizione di contenuti musicali, in rete e non. O ancora qualche organizzazione paragovernativa che tramite il dominio dell'industria discografica attua oscure forme di controllo sociale.
In ogni caso, la mia resistenza attiva contro queste minacce di oscurantismo musicale non conoscerà tregua!

Visto che siamo in argomento, mi permetto di consigliare un bell'album di fresca uscita: "la seconda rivoluzione sessuale" dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Segue assaggio:

 
Di SuperCirio addì 30/06/2007 @ 23:56:06, in music, linkato 1040 volte)
Nel deserto vetrificato che caratterizza l'attuale panorama discografico, l'annunciata reunion dei Led Zeppelin sembra quasi un evento messianico. A me, per dirla tutta, questi ritrovi di (neanche tanto) arzilli vecchietti scampati alle sciagure giovanili del sex&drug&rocknroll fanno un po' pena. Un amico ultimamente mi ha scritto mail entusiaste dopo aver assistito alle date italiane dei Deep Purple (Parma) e The Who (Verona). Io ho fatto una sola esperienza in questo senso, e mi è bastata: anni fa ebbi occasione di assistere all'unico concerto italiano dei Sex Pistols nel loro "Filthy Lucre Tour". Mai titolo fu più azzeccato per un reunion-tour. Almeno i decrepiti ex-anarchici del punk ebbero l'onestà di ammettere che l'unico obiettivo della loro ritrovata intesa era far denaro. Il lucro, appunto. Fu una gran tristezza. Jhonny Rotten non era più il pazzo sbraitante dallo sguardo allucinato che animava anni addietro la colonna sonora della mia adolescenza, ma un miserabile rincoglionito con troppi anni -e altrettanti eccessi- ormai alle spalle, pateticamente incapace di confrontarsi con il genio trasgressivo che fu.

Bando ai rimpianti. Nonostante il piattume musicale qualche piccola "perla" si riesce ancora a scovare in giro.
E' il caso dei Calla, formazione semisconosciuta della quale consiglio l'ultimo, ottimo album "Strenght in Number". Vorrei proporne un assaggio, ma Last.fm non l'ha ancora recensito.
 
Di SuperCirio addì 07/12/2007 @ 22:39:29, in music, linkato 1020 volte)
Mai amore fu più platonico di quello che nutro per la batteria (quella che si suona, non le Duracell).
Sono un virtuoso amante delle percussioni, ma non le suono. O almeno non più.
C'è stato infatti un periodo della mia prima adolescenza in cui mi sono accostato al formidabile strumento, seppur con risultati discutibili.
Erano anni fiammeggianti d'entusiasmo giovanile e sembrava normale per noi incredibili creature dell'hinterland milanese, compagni di crescita e scorribande, mettere in piedi un gruppo rock con cui spaccare il culo allo star system.
Nacque così The No Smoking Band, una delle formazioni più sottovalutate di tutta la storia del rock.

Suonavamo con chitarre economiche, antichi amplificatori dall'aria esausta, e un Crumar valvolare da 400 Kg. Io sedevo eroico dietro una batteria di risulta recuperata con destrezza. Era un vecchio set ad impostazione jazz di cui neanche ricordo la marca (ammesso ne avesse una) con corpi in legno, pelli sintetiche e piatti di ottone ossidato pesanti come corazze anticarro.
Su una pelle di ricambio c'era l'autografo di Tullio de Piscopo, con dedica al vecchio proprietario; non l'ho mai montata per evitare di rovinare la prestigiosa sigla. Finì perduta, assieme a tutto il resto del set, nell'oblio degli anni che vennero.

Il nostro repertorio si basava su cover di classic rock: Rolling Stones, Bruce Springsteen, Pink Floyd, qualcosa di Bob Dylan... un prestigioso campionario di brani da Monster of Rock che straziavamo senza pietà poichè -a questo punto occorre dirlo- suonavamo come cani focomelici. Questo però non ci fu mai di sconforto, al contrario eravamo convinti che servisse a caratterizzare il nostro stile rendendolo inconfondibile.
L'abilità con gli strumenti era comuqnue un dettaglio poichè prima o poi avremmo sfondato lo stesso, ne eravamo certi. Bastava avere un po' di costanza e un minimo di fortuna, e il successo ci avrebbe travolto garantendoci guadagni da re ed eserciti di fighette fino alla fine dei nostri giorni da rockstar.

Ci furono un paio di occasioni in cui la strada verso il successo si proiettò con luminosa certezza sul nostro futuro.
La prima fu un invito ad un raduno di giovani gruppi musicali da parte di un'associazione benefica (lo status giuridico di ONLUS ancora non esisteva) che raccoglieva fondi per iniziative umanitarie.
Ricordo ancora le positive vibrations che ci diede l'incontro con quello che fu, a tutti gli effetti, l'unico impresario della nostra breve parabola artistica.
Ovviamente suonammo malissimo, ma ci fu gioco facile nell'addossare la colpa alla presunta imperizia dell'addetto al mixer. E comunque la qualità della nostra musica era cosa secondaria rispetto al fatto che ormai, dopo quel debutto, eravamo ufficialmente lanciati a folle velocità verso il successo.
Avevamo avuto un ingaggio (seppur gratuito), avevamo suonato 'live' e un pubblico ci aveva applaudito (per inerzia, ma son dettagli).
Quante, tra le migliaia di giovani band emergenti, potevano vantare un simile background?
L'avvenire si prospettava costellato di successi.

La successiva spinta verso l'olimpo della celebrità ce la offrì la società polisportiva del nostro borgo natio. Durante la festa sociale che si teneva annualmente all'oratorio parrocchiale, uno dei volontari organizzatori ci ingaggiò per intrattenere gli avventori del tendone ristorante. Il fatto che avremmo suonato alle due del pomeriggio per una platea di pochi avvinazzati non riuscì a smorzare il nostro entusiasmo, e dedicammo un'intera mattinata alle prove ed alla stesura della scaletta.
Come prevedibile, anche in questa occasione suonammo in modo agghiacciante, con l'aggravante di esserci dovuti appoggiare esclusivamente sui nostri scarsi mezzi tecnici (che non comprendevano, tra l'altro, un mixer).

Attaccammo con "In The Flash-part 1" dei Pink Foyd, uno dei nostri cavalli di battaglia. Ancora adesso ricordo con un certo imbarazzo l'espressione di sgomento sul viso dei pochi anziani presenti, quando gli amplificatori cominciarono a vomitare una sequenza di suoni distorti e a volume pazzesco. Per questioni di carenze tecniche la batteria non venne amplificata, pertanto fui costretto a martellarci come un pazzo nel tentativo di sovrastare il delirio sonoro prodotto dagli altri componenti. I poveri vecchietti si aspettavano un liscio alla Casadei, o un walzerino tranquillo, o qualsiasi cosa potesse andar bene per trascinare i piedi sulla pedana da ballo con le loro sciure. Invece sparammo loro addosso uno tsunami cacofonico di suoni sovrapposti che fece tremare le dentiere e rovesciare più di un bicchiere di rosso.
Molti si portarono platealmente le mani alle orecchie, altri scapparono alla massima velocità concessa dalle giunture artritiche.
Suonammo l'intero nostro repertorio, che per fortuna dello sventurato uditorio copriva una ventina di minuti scarsi.
Terminata l'abominevole performance, ci presentammo dal volontario che ci aveva ingaggiato e che in quel momento stava cuocendo salsicce.
Qui successe l'impensabile: anziché rincarare la dose di umiliazione già rimediata sul palco, il tizio sfilò di tasca il portafogli e piazzò una centomila lire nelle mani incredule del nostro bassista.
Fu l'apoteosi. Urla, abbracci, scene di gaudio da vincitori della lotteria Italia.
Noi, la The No Smoking Band, guadagnavamo dei soldi grazie alla nostra arte.
Ventimila ricchissime lire a cranio. Qualcuno propose di incorniciarle sotto vetro, come Paperone con la Numero uno, così da poterle ricordare con nostalgia, una volta ricchi e famosi, come il primo guadagno di una ricca carriera. Io sputtanai subito la mia parte in sigarette e miscela per il Garelli, come si conviene ad una rockstar in erba.

Il fatto che uno dei componenti originali della band oggi sia qui a scrivere cazzate su un blog invece di calcare il palco degli MTV Awards la dice lunga sul destino della formazione.
Gli studi, il lavoro, le fidanzate e la vita in genere, spinsero il progetto verso un inesorabile declino. Il primo a mollare fu il tastierista S., seguito poi dal vocalist e leader M., ma a quel punto il gruppo si era ormai definitivamente sfaldato.

Oggi non rimane che qualche foto sbiadita e un pugno di "drum sticks" sbucciate a testimoniare il passaggio nel firmamento del Rock di una luminosa meteora chiamata "The No Smoking Band".
 
Di SuperCirio addì 11/12/2007 @ 21:44:39, in music, linkato 928 volte)
I Led Zeppelin tornano a suonare in concerto 27 anni dopo lo scioglimento, e se fosse stato possibile accontentare i fan di tutto il mondo che chiedevano di partecipare all'evento, si sarebbero dovuti stampare circa 20 milioni di biglietti.
Alla fine c'erano soltanto 18.000 privilegiati all'O2 Arena di londra a vedere suonare di nuovo insieme Page Plant e soci, ma l'onda mediatica mossa dall'evento la dice lunga sul deserto musicale che stiamo attraversando.
C'è voglia di buona musica, e poiché nessuno ne produce più, ci si rivolge ai bravi artigiani di una volta, quelli che uscivano dalla sala di incisione per entrare nella storia del Rock.
Io non amo le reunion nostalgiche, mi mettono malinconia e a volte un po' di imbarazzo, ma per i Led ammetto che avrei fatto anch'io carte false.
Oltretutto la frontline era quella originale (se si esclude l'assenza per ovvie ragioni del defunto John Bonham, degnamente sostituito dal figlio Jason) mentre spesso nelle reunion delle band storiche la formazione risulta rimaneggiata.
Visto il successo dell'evento qualcuno comincia già parlare di repliche, ma sarebbe un errore. I Led sono scesi dall'Olimpo del Rock per sfidare il tempo, ed hanno vinto. Altre conferme non sono necessarie.
 
Di SuperCirio addì 28/01/2008 @ 22:47:53, in music, linkato 891 volte)
Devo ricredermi: Safari, l'ultimo album di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, non fa poi così cagare come mi era sembrato in occasione del primo ascolto. Tutt'altro.
E' un album strano, più maturo rispetto alle produzioni anche recenti. Una dozzina di brani che pretendono attenzione e non si lasciano ascoltare con troppa superficialità.
Al primo impatto qualche scelta lirica può lasciare perplessi, ma anche questo va interpretato come un segno di maturità. I tempi delle rimette biascicate sono finiti da un pezzo, le soglie degli anta sono state varcate e il Jova non ci sta a morire come lo scemo di "gimme five".
Cosa strana, la critica musicale promuove l'album in maniera abbastanza unanime.
Forse non sarà il miglior disco del 2008, ma al momento non vedo molti pretendenti all'orizzonte.
 
Di SuperCirio addì 30/01/2008 @ 13:15:00, in music, linkato 959 volte)
Così, senza nessuna apparente nè valida ragione, m'è venuto di postare 'Your Hand In Mine' degli Explosions in the Sky. Sai mai che qualcuno capita qui, la ascolta, gli piace e magari mi ringrazia pure.
 
Di SuperCirio addì 01/02/2008 @ 20:15:40, in music, linkato 831 volte)
A volte l'incompetenza dei legislatori può rivelarsi un vantaggio per noi cittadini, come successo ad esempio in un caso riportato ieri da una succosa notizia apparsa su alcuni quotidiani online.
Pare infatti che la nuova legge sul diritto d'autore, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (quindi non più modificabile poiché già approvata), contenga un comma che recita testualmente: "E' consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo
non sia a scopo di lucro".

Secondo fonti autorevoli e competenti in materia, il termine "degradate", inteso in senso tecnico, si applica perfettamente al formato mp3.
L'algoritmo mp3 applica infatti una compressione del segnale digitale, comportando di fatto un 'degrado' del contenuto originale.
Per quanto riguarda poi il vincolo dell'uso 'didattico', cavilli e scappatoie abbondano. Teoricamente potrei possedere l'intera discografia di un artista perchè, a 'scopo didattico', vorrei studiarne i testi dei brani, oppure perchè ho intenzione di imparare a suonare la chitarra.
E' fondamentale infine non trarre lucro dai propri file musicali, quindi basta non mettersi a smazzare cd masterizzati agli angoli delle strade per stare in una botte di ferro.

La vostra discografia in mp3 di Cristina D'Avena è salva: potete sempre sostenere di possederla 'a scopo didattico' per cercare messaggi satanici nascosti suonando i brani al contrario.


 
Di SuperCirio addì 04/02/2008 @ 22:18:54, in music, linkato 939 volte)
Nel turbinio sonoro che accompagna questo inizio del mese corto, scelgo senza alcuna evidente ragione di postare qui un vecchio (che poi tanto vecchio non è) pezzo dei Calla tratto dal loro ultimo e controverso album 'Strenght In Number'. Godetene, se vi aggrada, altrimenti siamo amici come prima.
 
Di SuperCirio addì 06/02/2008 @ 20:40:04, in music, linkato 932 volte)
Questa divinità musicale è scesa dall'Olimpo per suonare ogni sera, da oggi fino a sabato, al Blue Note di Milano.

 
Di SuperCirio addì 11/02/2008 @ 22:07:08, in music, linkato 1015 volte)
Pochi se ne saranno accorti, ma il trailer della trasmissione Real CSI che gira in questi giorni sui canali Mediaset ha come soundtrack la bellissima Letters To God dei BOXCAR RACER, side-project di Tom DeLonge e Travis Baker dei Blink 182. Il loro album self-titled, purtroppo l'unico della band, è entrato nel mio mp3 player circa 4 anni fa, e ancora non ne è uscito. Consiglio di ascoltare il brano per intero, affinchè si possa apprezzare nel finale la maestosa perizia di Travis Baker alla batteria. Il videoclip in compenso fa abbastanza cagare, anche se dubito che sia quello ufficiale.

 
Di SuperCirio addì 13/02/2008 @ 22:17:27, in music, linkato 1046 volte)
Elio e le Storie Tese ha scelto un rebus (9, 2, 6, 5; facilissimo) come copertina del nuovo singolo Parco Sempione. Questa volta Elio e la gang si accaniscono contro i fricchettoni suonatori di bonghi che al parco Sempione di Milano (ma potrebbe valere per qualsiasi parco d'Italia) affliggono l'altrui udito con la loro mancanza di ritmo e senso musicale.
Qui sotto il video, ingegnosamente concepito dal regista/profeta del non-sense Pelo Ponneso.


 
Di SuperCirio addì 25/02/2008 @ 21:58:36, in music, linkato 1001 volte)
Non c'è una ragione particolare che mi spinge a postare qui il videoclip di In The Morning Of The Magician dei Flaming Lips.
Forse è un'inconscia forma di autotutela nei confronti di Sanremo che incombe.



 
Di SuperCirio addì 08/04/2008 @ 21:53:04, in music, linkato 1012 volte)


MUXTAPE.COM è un website dall'interfaccia così scarna e trasandata che al primo approccio fa decisamente cagare. A colpirmi è stata però quest'immagine, l'unico elemento grafico dell'intero sito: una musicassetta, un oggetto di culto per chi ha conosciuto la musica dell'era pre-cd. Ne ho possedute tantissime (e molte ne possiedo tutt'ora), ho scritto migliaia di titoli sulle copertine sempre troppo strette per la mia grafia pacchiana, ho avvolto e riavvolto chilometri di nastro con la penna bic, ne ho fatto merce di scambio e veicolo di messaggi appassionati.
Insomma, anche se non ne sento la mancanza, conservo un buon ricordo di quelle vecchie cassettine in plastica che compravo a pacchi da dieci e sembrava non bastassero mai. Rispetto al vinile, le musicassette avevano due massicci punti di forza: la comodità d'uso, legata allo scarso ingombro, e la possibilità di essere personalizzate.
Quale appassionato di musica non ha posseduto la propria compilation del cuore su cassetta? Una facoltà che all'inizio nemmeno l'esordio del cd potè eguagliare, almeno fintanto che la masterizzazione è rimasta pratica occulta.

MUXTAPE non è niente di più che la versione digitale della vecchia cassettina automixata. E' sufficiente una registrazione base (basta impostare user e password) e poi uploadare una dozzina di brani dal proprio pc.
Niente di che, però non costa nulla e poi una bella cassetta la si ascolta sempre volentieri, no?
 
Di SuperCirio addì 18/04/2008 @ 21:22:14, in music, linkato 967 volte)
Prendete una chitarra classica a 6 corde. Mettetela in mano ad un musicista calvo con la stazza di un taglialegna ucraino. Piazzate sullo sfondo uno di quei separé che usano nelle moschee dello Yemen per dividere l'area di preghiera riservata alle donne.
Miscelate tutto ed otterrete Andy Mckee, un funambolico chitarrista la cui bizzarra tecnica esecutoria alterna delicati arpeggi a sonore mazzate sulla cassa dello strumento.
Mi pare abbia pubblicato un cd autoprodotto: se qualcuno avesse intenzione di acquistarlo, o addirittura ne è già in possesso, mi farebbe cosa assai gradita piratandomene prestandomene una copia.
Eventualmente potrei scambiare con mp3 di Berlusconi e Bossi che cantano "We Are The Champions" coi rutti.

 
Di SuperCirio addì 30/08/2008 @ 14:04:20, in music, linkato 967 volte)
Oggi ho scoperto quasi per caso che la musica dello spot di Banca Mediolanum (quello con Ennio faccia-di-plastica Doris che disegna i cerchietti col bastone) è un brano del Dave Brubeck Quartet, e che lo stesso se ne stava ben nascosto, chissà da quanto tempo, in un angolino di memoria del mio player mp3.
Questo sta a dimostrare quanto sia sconfinata la mia ignoranza nel campo della musica jazz, al pari della confusione digitale che regna sul mio player.

D'altronde son cresciuto a pane & Clash, i miei orizzonti sonori avevano un'altra luce. Però so impormi una disciplina anche nelle scelte musicali. Mi si riconosca almeno questo, oltre al merito di aver scovato questo clip meravigliosamente vintage del pezzo in questione.

 
Di SuperCirio addì 16/09/2008 @ 07:59:08, in music, linkato 992 volte)
"I'm holding out
For the day
When all the clouds
Have blown away"

(PINK FLOYD - 'Wearing The Inside Out')


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Sono cresciuto inerpicandomi sui meravigliosi "muri sonori" che questo artigiano del Rock sapeva costruire con rara e delicata maestria.
Oggi questo mondo è senz'altro un po' più buio, poichè un altro Diamante Pazzo ha smesso di brillare.
 
Di SuperCirio addì 22/09/2008 @ 23:36:07, in music, linkato 1091 volte)
John LydonL'universo del Rock e della musica in genere sta vivendo un periodaccio.
Settimana scorsa ci ha lasciato all'improvviso Richard Wright.
Ieri invece la notizia che il grande Travis Barker è rimasto gravamente ferito a seguito di una sciagura aerea.
Infine oggi l'annuncio più sconvolgente: Johnny "Rotten" Lydon sarà il testimonial televisivo per una marca di burro! Il leggendario vocalist dei Sex Pistols, icona della trasgressione punk, un faro per generazioni di giovani ribelli cresciuti sbraitando con faccia incazzata le strofe di "Anarchy in the UK", si presenterà in televisione vestito come un impiegato del catasto a mordicchiare crostini imburrati...

Perchè, perchè gli dei del Rock mi infliggono cotanto supplizio?
 
Di SuperCirio addì 21/10/2008 @ 20:56:30, in music, linkato 961 volte)
Sid Vicous' t-shirt


Oggi mi sono giocato la pausa pranzo per fare un salto in p.zza Duomo a visitare il Rock and Music Planet.
Mi chiedo cos'hanno pensato le persone presenti vedendo un distinto quarantenne in completo gessato scuro che scattava foto alla maglietta di Sid Vicious con frenesia compulsiva ...
 
Di SuperCirio addì 13/01/2009 @ 20:10:20, in music, linkato 899 volte)
Il signore con il cappellino da subcomandante Marcos che canta in questo video è quel genio assoluto di mister Isaac Brock, mentre il collettivo di musicisti che magistralmente lo accompagna in questa inconsueta performance sono nientepopodimeno che i Broken Social Scene. Ne esce un pezzo di rara qualità e che manda segnali buoni circa l'attuale vena artistica di entrambi gli autori. Se non avete idea di chi sia Isaac Brock (e tantomeno la band di cui è leader) nè avete mai sentito parlare dei Broken Social Scene, allora la vostra esistenza è un oceano di tenebre senza rendenzione e il vostro destino è di ascoltare Giusy Ferreri fino all'ultimo dei vostri giorni (dopodichè vi toccherà Gigi D'Alessio, per l'eternità).
 
Di SuperCirio addì 05/02/2009 @ 20:52:23, in music, linkato 940 volte)
Per tutti coloro che fino ad oggi non ne avevano mai sentito parlare -incluso il sottoscritto- diremo che i SINCLEAR sono una band di ragazzotti novaresi dediti a produrre musica di un genere che l'industria discografica, nella sua isteria di classificazione compulsiva, definisce hard-core melodico.
Non avendo finora ascoltato granchè della loro produzione, dirò soltanto che alle mie esigenti orecchie suonano un tantino adolescenziali, il vocalist ha due ottave in eccesso e il batterista è un po' incolore. In compenso il videoclip che con magnanimità incollo qui sotto merita attenta considerazione: vi compare, preziosissimo cameo, un certo Enrico Brizzi (per i meno accorti: è il tizio in t-shirt verde seduto sul divano in dolce compagnia).
Vi basti il nome, non dico altro. E se non vi basta allora sono sinceramente dispiaciuto per voi e per il vuoto nelle vostre esistenze.
Per me invece è assoluto godimento sapere che l'animo artistico del vecchio Bastogne continua a fiammeggiare...

 
Di SuperCirio addì 25/03/2009 @ 20:16:17, in music, linkato 937 volte)
Erano almeno 20 anni che non riascoltavo per intero Back In Black degli AC/DC, e ora non c'è verso di scardinarmi dalla testa il riff schitarrato di Shake Your Legs

dum dudum dum dum dum dudum dum dum....
 
Di SuperCirio addì 06/07/2009 @ 19:28:19, in music, linkato 813 volte)
Con il consueto ritardo che caratterizza l'aderenza all'attualità di questo blog, vorrei unirmi al lamento universale che da una settimana accompagna i resti del povero Michael Jackson da un'autopsia all'altra, certo che solo dopo aver postato queste mie poche righe l'anima del compianto potrà finalmente trovare pace.
Ovviamente, in virtù della mia impronta cultural-musicale distante anni luce dalle galassie mainstream del pop di Jackson, non mi cimento in alcuna analisi della sua sterminata produzione musicale, se non per ribadire che in larga misura mi ha sempre fatto cagare.
Anche sull'uomo preferirei evitare ogni chiosa, essendo i miei princìpi assai poco allineati rispetto a quelli di chi sceglie di vivere in una camera iperbarica, sventola i figli dalle finestre degli hotel e (probabilmente) molesta i minori.
Mi rendo conto però che per milioni di persone nel mondo quel tarantolato tutti urletti e passettini ha rappresentato moltissimo, in termini musicali e non, pertanto comprendo e partecipo al dolore della loro perdita.

Per quanto riguarda invece la mia personalissima visione dell'universo pop/rock, il vuoto lasciato da MJ è già degnamente colmato:



 
Di SuperCirio addì 23/09/2009 @ 19:58:06, in music, linkato 930 volte)
Giusto per rendere l'idea di quanto sia esteso il deserto musicale che sto attraversando, basti pensare che oggi ho sgravato la memoria del fido lettore da circa 7Gb (!) di fuffa varia e inascoltabile, sostituendola con pochi Mb così articolati:
  • Modest Mouse - No One's first and you're next (Topo Modesto è tornato!)
  • Muse - The Resistance (ma quanto in basso sono caduto?)
  • Arctic Monkeys - Humbug (speriamo bene...)
  • Papa Roach - Metamorphosis (Oh dio dei suoni, perchè mi hai abbandonato?)
Almeno ho qualcosa di nuovo da ascoltare, ma grandi illusioni non me ne faccio: ancora soltanto sabbia all'orizzonte...

 
Di SuperCirio addì 25/09/2009 @ 20:33:14, in music, linkato 940 volte)
Alboroise, al secolo Alberto Ascola, è un cantante reggae di chiare origini italiane che anni fa si è traferito in Jamaica per stare maggiormente a contatto con le origini del suo genere musicale. Non ha dimenticato però il suo paese di origine nè il suo attuale presdelcons, al quale dedica un brano del suo ultimo album. È bello vedere come, grazie al suo eclettico premier, la reputazione dell'Italia è oggetto di ridicolo fin nell'assolata e fumeggiante Jamaica.
Chi volesse dare un occhio al testo si prepari a cimentarsi con il patois jamaicano.



 
Di SuperCirio addì 11/11/2009 @ 20:44:31, in music, linkato 871 volte)
In questi tempi di crisi, quando qualcuno vuole regalarti qualcosa conviene approfittarne senza pensarci troppo...








 
Di SuperCirio addì 29/01/2010 @ 19:49:54, in music, linkato 962 volte)
Per quanto inutile, questo blog a volte ama concedersi qualche velleità da pubblico servizio, con particolare vocazione per l'universo della musica indie e le nuove tendenze sonore, grazie ai preziosi consigli e suggerimenti d'ascolto di cui è sempre prodigo*.
Ed è proprio su questo tema che oggi vorrei segnalare un tris di incantevoli 'perle' pescate di fresco grazie al mio incessante dragare sui fondali sonori della Grande Rete**.
Prendete e ascoltatene tutti.

SENNEN - Destroy Us
Album uscito nel 2009 di questa band di origini -se non sbaglio- norvegesi;  sonorità vagamente shoegaze con infiltrazioni post-rock che mi hanno ricordato (soprattutto nei tre brani strumentali) un connubio abbastanza appetitoso tra i migliori Explosions In The Sky e i Fugazi. Con una punta di My Bloody Valentine, olè.

THE HORRORS - Strange House
In questo caso non si può certo parlare di una produzione sconosciuta, visto che questi gruppo di sciammannati british si è guadagnato qualche anno fa la copertina di New Musical Express. Occorre premettere che un solido background in campo punk e post-punk è propedeutico all'ascolto di questo disco. Al primo ascolto mi ha dato la sensazione di essere stato plasmato nella stessa materia con cui in genere trafficano i Mindless Self Indulgence, solo un po' più glamour.

CHAMBERLAIN - Fate's Got A Driver
Uscito 15 anni fa, è il primo dei quattro album prodotti da questi ragazzi dell'Indiana che fanno dell'emo/post-rock/post-hardcore/e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta che mi ha ricordato tantissimo, soprattutto per via della voce straziata e un po' lamentosa, i Fugazi dei tempi d'oro. L'ascolto può non sembrare facile ma se le vostre morbide orecchiuzze non riescono ad andare oltre la fuffa di Lady Gaga o le manfrine ugolari di Tiziano Ferro, allora qui che ci state a fare? (al mondo, intendo)

* in realtà non ne capisco una fava, ma voi ancora meno quindi tanto vale...
** non avete idea della quantità di fuffa che mi tocca far transitare sul lettore prima di trovare qualcosa di decente. È come cercare diamanti: ti smazzi tonnellate di fango per cavarci mezza pietruzza

 
Di SuperCirio addì 25/04/2010 @ 09:50:55, in music, linkato 900 volte)
L'ho visto e rivisto almeno venti volte, eppure continuo a trovarlo irresistibile...


A chi non fosse chiaro o non ha voglia di sciropparselo fino alla fine: il tipo non sa suonare la batteria, tantomeno il pianoforte; si è limitato a pestare a caso su tamburi e tasti per poi montare il tutto in videoediting agendo con infinita pazienza sulla timeline...
 
Di supercirio addì 05/12/2010 @ 13:32:40, in music, linkato 944 volte)

 
Di supercirio addì 20/02/2011 @ 11:02:43, in music, linkato 972 volte)
luci a San Remo

 
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