Bisogna ammettere che alla fine quella massa di cerebrolesi che ha gestito il piano di rifacimento della viabilità nella zona della nuova fiera ce l'ha fatta a cavare il ragno dal buco. Il nuovo sottopasso Fiera è finalmente una realtà e da un paio di settimane è stato aperto al traffico. Certo, ci sono voluti praticamente 5 anni per arrivare a ciò che in qualsiasi altro paese civile si sarebbe ottenuto in 2, ma non è il caso di mettersi troppo a sottilizzare. Finalmente il sottopasso è aperto e funziona. Anche troppo. La prima conseguenza è stata che gran parte dei pendolari che in questi anni avevano ripiegato su itinerari alternativi, ora sono tornati in massa ad intasare la zona. Non solo: la nuova opera è talmente comoda e completa da aver catalizzato il traffico di tutte le altre direttrici dell'area Milano Sempione, col risultato di aver moltiplicato a dismisura code e ingorghi intorno alla statale. In pratica è stato eliminato un problema al centro ridistribuendolo amplificato lungo il perimetro. E' come lottare con l' Idra: le tagli una testa e subito ne spunta un'altra. Fatto sta che i tempi di percorrenza nell'ora di punta, almeno per quanto riguarda il mio tragitto, sono rimasti invariati se non addirittura peggiorati. Il calvario sarà anche mutato nella forma, ma pur sempre di calvario si tratta.
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