Esiste uno stato d'animo che i francesi definiscono, con perspicacia sopraffina, l' "Esprit d'Escalier". Il concetto, per chi non lo conosce già, si può spiegare con un semplice esempio: - state discutendo animatamente con il vostro capo, o con un collega, o con chi volete voi. Vi infervorate, i toni si alzano, entrambi vi ritenete dalla parte della ragione o quantomeno nessuno è disposto ad ammettere di essere nel torto. Questo aspetto non è rilevante ai fini della spiegazione. All'improvviso il vostro avversario vi colpisce (metaforicamente) con qualcosa di inaspettato: un insulto non giustificato, un'accusa dolente, una critica velenosa. Presi alla sprovvista, vi limitate a parare il colpo in qualche modo, controinsultando, mandando semplicemente a cagare o mostrando il dito medio. E ve ne andate. Magari giù per le scale, così l'esempio risulta ancora più calzante. State scendendo gli scalini, rimuginando immusoniti su quanto appena successo, e all'improvviso, illuminante come la più assoluta delle verità, vi coglie l'ispirazione di ciò che avreste potuto dire o fare per volgere a vostro favore il risultato dell'alterco. Lo spirito della scala è lì, appollaiato sui gradini, che vi mostra con colpevole ritardo quali sarebbero state le parole giuste, i gesti azzeccati, o soltanto i silenzi più adatti.
E' uno spirito maligno e insolente, sempre pronto a riflettere i tuoi limiti e le tue inadeguatezze. Ciò che ti insegna oggi non ti servirà domani, e se anche un giorno ti servirà ancora, te ne sarai già dimenticato. Se ne sta lì, come un vigile agli incroci del tuo destino, per farti perdere occasioni, alimentare rimpianti, sfoltire le opportunità. Quanto più piacevole potrebbe essere la tua esistenza se ti riuscisse di scorgere sempre e con immediatezza la cosa più giusta da dire o il gesto più adatto da compiere? Quanta ricchezza, soddisfazioni, scopate in più? Puoi non incontrarlo per mesi, magari per anni, ma lo spirito può aspettare. Sa che vi incontrerete di nuovo, prima o poi, alla fine di qualche scala. Ti farà un sorriso un po' beffardo, ti metterà un braccio attorno alle spalle, e avvicinandoti la bocca all'orecchio lo sentirai sussurrare...
E non c'è ascensore che ti possa salvare.
|