Di seguito i deliri pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
.Xmas
No, niente di grave. Quando mi capita di assentarmi/astenermi da questo inutile blog per mesi, la locuzione che uso in genere è "non sono ancora morto". In realtà un pochino lo sono: morte delle idee, morte dell'ispirazione, morte -spesso- della voglia. ma sono ancora qui, ed ho appena rinnovato al maintainer del dominio 2 (due) anni di abbonamento. Mi è costato un bel 50 pezzi, ma per i prossimi 730 giorni supercirio.com sarò ancora io, e solo io. Chi vivrà, vedrà.
Cari Maya, a dispetto delle vostre catastrofiche profezie posso garantirvi che oggi, 21 dicembre 2012, il mondo continua a girare alla stessa velocità delle mie gonadi. Non mi spiego come intere folle in tutto il pianeta possano aver dato credito alle divinazioni di un'antica civiltà di sciroccati che si vestivano di piume, adoravano serpenti volanti e si dilettavano a far saltare le testa al prossimo come tappi di champagne. Se invece di scrutare continuamente il cielo vi foste dati la pena di buttare un'occhiata anche all'orizzonte, probabilmente avreste visto in tempo i vascelli spagnoli in arrivo e vi sareste evitati quella fine da cimici che vi è toccata.
Ci vediamo tra altri quattrocento anni, cazzoni.
Nel caso ci fosse qualcuno che si sta arrovellando per stabilire quale potrebbe essere il regalo a me più gradito per questo Natale di Nostro Signore 2012, ecco una buona idea per porre fine ai suoi sforzi: Con soli 750 miserabili euro il mio Natale sarà indimenticabile.
In vita mia ho avuto, come tutti, i miei eroi. Il più grande tra questi ci ha appena lasciato. Buon viaggio, Comandante.
Brindisi esplode, l'Emilia trema, la Grecia brucia, e anch'io non mi sento granché bene...
Oscar Luigi Scalfaro, 1918-2012
Ora chi ci resta? Fede e Minzolini? A pensarci, viene da piangere...
decisione dolorosa, dopo 11 anni di tesseramento fedele, ma ormai non c'erano alternative concepibili...
... e anche stavolta niente di nuovo...
Visto il sempre minor tempo e ancor meno voglia di dedicarmi all'aggiornamento di questo diarietto virtuale, non mi resta che aggrapparmi alla più disperata e biasimevole mossa tipica dei blogger senza idee come me: il rimando al post di un altro blog. Internet pullula di blogger che hanno più tempo/voglia del sottoscritto da dedicare ai loro spazi online, o hanno soltanto abbastanza talento per compensare ogni altra mancanza. Ne trovate un esempio QUI, e credo sia il meglio che possa proporvi. Leggetelo. Non perdete tempo qui, voi che ne avete.
cominciamo a goderci questa settimana di relax-on-the-beach, poi si vedrà...
No, non mi sono sciolto come neve al disgelo, nè sono rimasto sopraffatto dal risveglio ormonale tipico di questa stagione (per il semplice fatto che i miei ormoni non dormono MAI).
Semplicemente questa primavera, stagione di rinnovamento per definizione, sta portando una piccola rivoluzione (fortunatamente in termini positivi) nel mio microuniverso professionale e di conseguenza -sotto certi aspetti- anche personale. Per farla breve, da qui in avanti avrò probabilmente poco tempo (forse ancor meno voglia) da dedicare a questo inutile blog. I tempi cambiano, i figli crescono, le mamme imbiancano e io, forse, non avrò più le possibilità e gli stimoli adatti per aggiornare con accettabile frequenza questo diario elettronico. Me la prendo così, con leggerezza, come la primavera quando arriva...
Blogs are dead. A quanto pare i numeri parlano chiaro: nel giro di un biennio i blogger italiani si sono ridotti a meno della metà. Colpa dei social network, del fenomeno del cosiddetto 'microblogging', esploso soprattutto grazie a Facebook e Twitter. Come già successo per altri strumenti di relazione e comunicazione su internet, il passaggio alla maturità comporta per forza di cose una specie di assetment nella massa di utilizzatori e conseguente emorragia di utenti verso strumenti più innovativi. È un meccanismo tanto naturale quanto rapido, in questi tempi di schizofrenica digitale. Per questo, paradossalmente, proprio con le poche e sconclusionate righe di questo post esprimo tutta la mia malinconia per la chiusura di un blog di cui sono da anni un affezionato e devoto lettore. I tempi cambiano, e noi con loro.
In fin dei conti cos'ha portato di nuovo questo inizio d'anno, se non il consueto fagotto di aspettative e buone intenzioni destinate a diventar fumo entro febbraio?
Gli astrologi dicono che il 2010 sarà particolarmente benevolo per i nati sotto il segno dei Pesci: il loro pezzetto di cielo verrà influenzato in qualche modo dalla presenza di Urano, e tutto ciò sarà foriero di buoni auspici e positivi influssi.
Speriamo bene, ma il fatto che ad influire sul mio 2010 sarà un dio a cui tagliarono i coglioni mi pare poco beneaugurante...
Cos'altro potrei dire alle 7.03 del 25/12?
BUONE FESTE
Auguri a tutti, belli e brutti, e anche a quelli brutti e belli (do u remember F. Antoni? ;) )
Auguri ai miei amici, ai miei nemici, ai semplici conoscenti. Auguri a quelli che tirano le statuette in piazza, e a quelli che le beccano sui denti. Auguri a quelli che oggi lavorano, a quelli per cui il lavoro non è più un problema, e a quelli per cui il problema è non aver più un lavoro. Auguri a quelli che hanno spalato la neve e a quelli che non lo fanno mai, che tanto prima o poi si scioglie da sola. Auguri a quello che l'altra sera mi ha superato in tangenziale senza pensare che se stavo andando così piano una ragione doveva esserci... e auguri anche al carrozziere che gli illustrerà le costose conseguenze di un soprasso su asfalto ghiacciato. Auguri agli eterosessuali, agli omosessuali, a tutti quelli che stanno nelle mille varianti tra le due opzioni.
Buon Natale a tutti loro e a chiunque altro, e i miei migliori auspici perchè il 2010 sia (anche solo un po') più lieve...
...che è la pel di ball che sé descòla. Sono fiacco, stanco e demotivato. Ma come, ma se hai appena finito le ferie! Appunto: cosa c'è di più fiaccante, stancante e demotivamente dell'aver appena finito le ferie? L'estate 2009 che volge alla sua fase finale mi lascia in pegno tre bisogni impellenti: - un medico capace di percepire l'intimo significato dei malesseri gastrointestinali che mi affliggono da oltre un mese e mezzo (in curiosa coincidenza con il mio ritorno dall'Egitto: può voler dire qualcosa?). - un elettrauto in grado di decifrare quell'albero di Natale di spie multicolori che da alcuni giorni occhieggiano inquietanti dal cruscotto del mio carro. - un analista con spiccate doti motivazionali che sappia stabilire l'origine della mia fiacchezza/stanchezza/demotivazione e possa in qualche modo trasmettermi gli stimoli necessari ad affrontare un altro lunghissimo, maledetto inverno ormai alle porte (voi ancora non lo riuscite a scorgere, il bastardo, ma io si!) Dimenticavo: ben rientrati a tutti quanti.
Da buona bergamasca nata nelle zone che stanno sulla direttrice per Cremona, mia nonna L. aveva un caratterino di quelli che te li raccomando. Battagliera, superba, altezzosa al limite della presunzione, era dotata di un singolare senso dell'umorismo e nutriva un'equilibrata benevolenza nei confronti dei nipoti. Non era facile avere a che fare con L. Una parola sbagliata e volavano i piatti, e non lo dico in chiave metaforica. A nonna L. nessuno poteva mettere i piedi in testa. Certo, spesso i piedi in testa se li sentiva anche quando non c'erano, ma per nonna L. l'attacco preventivo era una fine strategia. Non odiava il prossimo, però era sempre all'erta nei confronti di chiunque, sicura che dietro ogni angolo di strada si nascondesse un "disgrasià" pronto a fregarla. Questo non significa che non amasse la compagnia, tutt'altro. La ricordo, durante le vacanze che da bambino trascorrevo con lei sulla costa adriatica, impegnata in interminabili tornei di bocce che coinvolgevano intere spiaggiate di villeggianti. Oltretutto nonna L. era una pregevole giocatrice di bocce.
Aveva anche una dimensione spirituale assai forte, e finché le gambe glielo hanno consentito non ha perso una messa delle 8.00. Poi magari usciva a fine funzione e prendeva ad ombrellate i questuanti sulla piazza, colpevoli di averla importunata scroccandole spicci quando invece avrebbero dovuto guadagnarsi il pane lavorando, ma la sua devozione ai valori cristiani non è mai stata in discussione.
Io sono sicuro di aver sempre occupato un posto di rilievo negli affetti di nonna L. A volte me lo faceva capire, a volte no, ma sono certo che mi ha sempre voluto un gran bene, anche se in questi ultimi anni gli acciacchi dell'età, che hanno progressivamente logorato il suo fisico senza però mai scalfire la sua indole guerriera, ci hanno un po' allontanato.
Nonna L. se n'è andata alle due di ieri notte, all'eta di 93 anni. Se n'è andata così, senza troppo rumore, anche se sono sicuro che perfino la Morte dev'essersi beccata su le sue belle parole presentandosi a nonna L. così, in piena notte, senza troppi preavvisi nè riguardi.
"oh, accidempoli" avrà sbottato, "va al diaul anca tì!"
« Dio mio, Dio mio che cos’è! Se lo vedeste, Dio mio!»
Oriana Fallaci, corrispondente da Cape Canaveral per l'Europeo, commenta in diretta telefonica il lancio dell'Apollo 11, esattamente 40 anni fa rispetto alla data e all'ora italiana (GMT+2) di questo post.
Non sono libero di uscire per qualche giorno dai patrii confini che subito si scatenano calamità climatiche, la nazionale di calcio si copre di ridicolo, muoiono cantanti-cangianti* e un babbalucco viene eletto sindaco del mio triste comune. Mi sono perso qualcos'altro in questi pochi giorni di meritata assenza? Quanti festini a base di zoccole destinate ad un futuro in politica ha organizzato il PAPI in mia assenza? Il PAPI... quel buffo satiro senescente è oggetto di scherno fin tra gli eredi di Tutankamen nel sud dell'Egitto - (venditore di souvenir egiziano): Berlusconi non buono, lui amico di Mubarak, e Mubarak non buono - (io): vuoi fare cambio? - (venditore di souvenir egiziano): no, amico, no... A proposito, prometto che da ora in poi mi occuperò il meno possibile del nanetto antidemocratico, se no finisce che a certe cene di gala organizzate in mezzo a una strada del borgo natio mi danno del comunista. A me. Gente che mi conosce da 30 anni e mi ritiene comunista. A me. Mah... * cangiante in senso cromatico. Cioè, è chiaro che si sta parlando di lui, no?
Per quanto sia una condizione abbastanza usuale, comunico che per i prossimi 8/9 gg codesto inutile blog non sarà soggetto ad aggiornamenti. Ebbene si: prendo la crisi a calci in faccia* e me ne vado una settimana al mare. Hasta luego!
* è facile quando paga tutto la suocera...
Forse i più lo ricordano per il suo romanzo (e per il film da esso tratto) "Crash", ma per me J.G. Ballard, morto ieri a 79 anni, rimane 'Il Cantore delle Catastrofi', come fu definito ai tempi in cui era considerato uno dei massimi autori di fantascienza. Ho avuto la fortuna e il piacere di aver letto i suoi romanzi della famosa 'tetralogia catastrofica', anche se in realtà i romanzi erano 4: "Vento Dal Nulla", "Deserto d'Acqua" ( e non 'il Mondo Sommerso' come molti giornali hanno scritto), "Terra Bruciata" e "Foresta di Cristallo". Per molti versi Ballard aveva anticipato alcune delle grandi problematiche ambientaliste dei nostri tempi. Basterebbe la siccità planetaria di "Deserto d'Acqua" per dimostrare quanto abbia avuto l'occhio lungo su questioni che oggi sono di drammatica e stringente attualità. In fondo, come qualcuno ha detto, la fantascienza è solo un modo poetico di immaginarsi il futuro. E Ballard, da questo punto di vista, non aveva previsto proprio niente di buono...
Stavo spulciando poc'anzi la libreria del mio lettore mp3 ed ho realizzato che, almeno per quanto riguarda gli ultimi periodi, le mie scelte musicali si sono ridotte ad un deserto piatto ed immutabile. Quasi quanto le idee per questo post. Buon weekend
È morto alla veneranda età di 92 anni Millard Kaufman, il creatore/disegnatore di uno dei cartoni animati che più apprezzavo nei miei pomeriggi da bimbetto: Mr Magoo. Mi sono chiesto spesso per quale ragione nessuna rete tv ha mai riproposto le avventure di quel simpatico vecchietto dalla vista di talpa. Forse perchè qualcuno potrebbe considerare poco politically correct un cartone animato che fa dell'ironia su un handicap fisico (pardon: su una diversa abilità)? Io adoravo Magoo, e non per questo sono cresciuto con pregiudizi o altro nei confronti dei supermiopi. E come potrei, del resto? Un po' Magoo lo sono anch'io...
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