Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
Ma chi %#@*$ siete?!?
Non so se scusarmene o meno, ma ho la sensazione che le mie velleità grafomani -ammesso ne abbia mai avute- siano entrate in letargo.
Può essere che riesca a tornare a scrivere con una certa regolarità prima del disgelo. O forse no, del resto fa troppo freddo per fregarmene qualcosa.
Ieri sera sono riuscito a vedere su La7 un pezzo di "W.", il film di Oliver Stone sulla vita di George W. Bush, e devo ammettere di averlo trovato deludente. E' vero che il presidente uscente non è stato il migliore della storia USA, e che certe sue scelte scellerate continueranno a pesare sul futuro dell'America e del mondo intero ancora per un pezzo, ma da qui a dipingerlo come un mentecatto rincoglionito sempre attaccato alla bottiglia, mi pare un'esagerazione. Ma se così non fosse, e l'uomo che ha occupato la poltrona più importante del mondo negli ultimi 8 anni è veramente quello descritto nel film, allora ringraziamo Iddio per questo inauguration day.
Ho scoperto che gli ACE inibitori sono stati sintetizzati a partire da un peptide isolato per la prima volta nel veleno dei serpenti. Adesso sta a vedere che se campo un paio d'anni in più mi tocca ringraziare quelle bestiacce immonde...
Il signore con il cappellino da subcomandante Marcos che canta in questo video è quel genio assoluto di mister Isaac Brock, mentre il collettivo di musicisti che magistralmente lo accompagna in questa inconsueta performance sono nientepopodimeno che i Broken Social Scene. Ne esce un pezzo di rara qualità e che manda segnali buoni circa l'attuale vena artistica di entrambi gli autori.
Se non avete idea di chi sia Isaac Brock (e tantomeno la band di cui è leader) nè avete mai sentito parlare dei Broken Social Scene, allora la vostra esistenza è un oceano di tenebre senza rendenzione e il vostro destino è di ascoltare Giusy Ferreri fino all'ultimo dei vostri giorni (dopodichè vi toccherà Gigi D'Alessio, per l'eternità).
Mettiamola così: non è per pigrizia o mancanza di voglia, è solo che questo inizio 2009 mi vede un po'.. come dire... SCAZZATO, ecco.
Non è tanto una questione di voglia, quanto di scarsa auto-motivazione nel trovare gli stimoli necessari per tornare a scrivere, con dignitosa frequenza, le solite inutili cazzate che sono la (mancanza di)ragione di questo blog.
E poi fa freddo, troppo freddo. Io sono una creatura equatoriale che un destino canaglia ha voluto far nascere ad una latitudine non adatta ai suoi spiriti umorali.
Quando il respiro si congela sui denti e le mani si screpolano e le dita rifiutano di muoversi, qualsiasi prospettiva sulle cose del mondo guadagna una sfumatura grigiastra e zozza quanto la neve ammassata sui bordi delle strade. Il freddo mi fa incazzare, mi rende intrattabile, e questo condiziona il mio punto di vista su qualsiasi argomento. Il mio cinismo è criofilo e il gelo è il suo alimento.
Coscienza e decenza mi suggeriscono di aspettare tempi migliori e -si spera- più temperati. Per ora mi accontento di soffiarmi sulle dita e strofinarmi le orecchie (rigorosamente in quest'ordine).
Che posso dire? Dopo lunghe e assai godute vacanze il ritorno alla quotidiana routine ha l'effetto di una sprangata sugli zigomi. E quando l'umore viaggia allo stesso livello della fanghiglia nevosa che appesta le strade diventa difficile trovare il giusto stato d'animo per spiegare come ancora una volta, ancora di più, mi sia convinto che stare in ferie è una cosa che non potrà mai e poi mai venirmi a noia.
E' tutto? Si, per ora direi di si. In questo momento non è il caso di sforzarsi troppo. Non ci sono più abituato.
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