Vogliamo provare ad indovinare in quale paese correranno tutti a rifugiarsi? Un aiutino: è governato da una destra abituata ad abbaiare senza mai mordere, mentre le opposizioni organizzano girotondi di benvenuto per ogni clandestino che varca illegalmente le sue frontiere... Facile, no?
Ho letto da qualche parte che oggi, in una località a pochi km da Manhattan, convolerà a giuste nozze Chelsea Clinton, 30enne dagli incisivi prominenti nota ai più per essere l'unica figlia dell'ex presidente USA Bill. Milioni di dollari (in barba alla crisi) per la cerimonia e centinaia di invitati scelti tra i pezzi grossi della società americana. Non ci sarà però l'attuale presidente, Obama. Non l'hanno invitato. Lui non ne fa un dramma, anzi: tutto sommato meglio così. Barack non è incline a certe mondanità. È un uomo pragmatico, vicino alla gente, orientato alla concretezza. Si sente più a suo agio frequentando personaggi che, cascasse pure il mondo, mai e poi mai indosserebbero una cravatta...
"I resti di quella che fu una delle più potenti squadre del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza...."
Ora, se volete, dategli pure dell'antipatico, dello sbruffone, del saccente egocentrico e provocatore. Dedicategli tutti gli aggettivi più denigratori che vi vengono in mente. Per chi sta in cima (e ha meritato di starci) il suono rabbioso dei perdenti è soltanto un leggero brusìo che sale dal basso...
le immagini sono concitate e poco definite, ma quel bel personaggio che ad un tratto si materializza a fianco del grande Capitan Zanetti potete ben immaginare chi sia...
Ieri mi è arrivato il rinnovo della CRS. Sta per "Carta Regionale dei Servizi", ed è quella tesserina formato carta di credito che in Lombardia e chissà quale altro disgraziato angolo di questo disgraziato Paese funge da tessera sanitaria, codice fiscale e non so cos'altro ancora. A dir la verità la mia vecchia CRS aveva ancora quasi sei mesi di validità, ma evidentemente la rielezione alla carica di governatore della Lombardia ha messo il pepe al culo a quel vecchio baciapile di WinniePooh-Formigoni. Peccato che certi miracoli di efficienza siano destinati a rarefarsi man mano che ci si allontana dal periodo elettorale. Comunque sia, ora ho una nuova bellissima CRS, splendida e luccicante con il suo microchip tutto lustro che ricorda lo scarabeo d'oro sacro agli antichi egizi. Peccato che non serva a un cazzo, come non mi è mai servita quella precedente, per la semplice ragione che il suo utilizzo è subordinato ad una misteriosa procedura di attivazione da espletarsi presso un apposito ufficio della ASL di competenza. Nulla di complicato, probabilmente, a meno che la vostra ASL di competenza non sia la stessa cui fa riferimento il mio triste borgo natio, perchè in questo caso posso assicurarvi che l'attivazione della CRS potrebbe rivelarsi un'esperienza a dir poco frustrante. Io ci ho provato almeno tre volte, con la vecchia tessera, finchè non mi sono arreso allo sconforto. L'ufficio preposto al servizio di attivazione delle CRS esiste, ma nessuno, pare, si è mai degnato di occuparlo, tantomeno negli orari di apertura al pubblico. Ho provato ad aspettare, a protestare, a chiedere spiegazioni: niente. 'Il funzionario non c'è', ti dicono, 'torni un'altra volta'. E tu lì, con la tesserina lucida tra le dita, a chiederti se 'un'altra volta' significa domani, tra un mese, o la fine dei tempi. Per ora abbiamo la carta... prima o poi arriveranno anche i servizi.
Di SuperCirio addì 25/04/2010 @ 09:50:55, in music, linkato 936 volte)
L'ho visto e rivisto almeno venti volte, eppure continuo a trovarlo irresistibile...
A chi non fosse chiaro o non ha voglia di sciropparselo fino alla fine: il tipo non sa suonare la batteria, tantomeno il pianoforte; si è limitato a pestare a caso su tamburi e tasti per poi montare il tutto in videoediting agendo con infinita pazienza sulla timeline...
Come non fosse bastato l'inverno maledetto che sembrava non voler finire più, adesso ci si mettono pure i vulcani islandesi con le loro nubi zozze a minacciare l'equilibrio climatico dell'estate 2010. Io l'Islanda l'ho sempre considerata come un grosso macigno simpaticamente sfigato, messo apposta dal Padreterno a un passo dal circolo polare così che potesse sfogare tutta la sua turbolenza geofisica senza troppo rompere i coglioni al resto del pianeta. Una discreta e poco ingombrante socialdemocrazia nordeuropea da cui al limite potevano uscire musicisti dall'eclettismo artistico un po' pazzoide, oltre a costituire la giusta ambientazione per i romanzi di Verne. In realtà da qualche tempo l'Islanda sta mostrando un'altra faccia, e non è certo quella migliore. Prima la crisi economica che ha portato i suoi pochi e finora pacifici cittadini a fare i conti con le storture della finanza globale; ora il vulcanone sotto ghiaccio che sputacchia cenere e blocca la circolazione aerea in tutto l'emisfero boreale. Dicono gli esperti che ci saranno ripercussioni negative sul clima con (cosa per me più terrificante) flessioni significative delle temperature medie. Grazie tante, Islanda: millenni di oblio geopolitico e tutto a un tratto il massimo che riesci a fare è rovinarmi l'estate...
No, non mi sono sciolto come neve al disgelo, nè sono rimasto sopraffatto dal risveglio ormonale tipico di questa stagione (per il semplice fatto che i miei ormoni non dormono MAI).
Semplicemente questa primavera, stagione di rinnovamento per definizione, sta portando una piccola rivoluzione (fortunatamente in termini positivi) nel mio microuniverso professionale e di conseguenza -sotto certi aspetti- anche personale. Per farla breve, da qui in avanti avrò probabilmente poco tempo (forse ancor meno voglia) da dedicare a questo inutile blog. I tempi cambiano, i figli crescono, le mamme imbiancano e io, forse, non avrò più le possibilità e gli stimoli adatti per aggiornare con accettabile frequenza questo diario elettronico. Me la prendo così, con leggerezza, come la primavera quando arriva...
Le amministrative 2010, a quanto pare, verranno ricordate più per il record di astenuti che per i risultati elettorali veri e propri. Per qualche tempo ci toccherà sopportare schiere di politologi impegnati che teorizzeranno di disaffezione, disimpegno, disinteresse, e tutto ciò che l'abuso della particella privativa dis può consentire per dare risalto ad un fenomeno che poi tanto fenomeno non è, se si riflette un attimo sullo spessore (soprattutto morale) della politica italiana e dei personaggi che la concretizzano.
La gente non va a votare, dicono, perchè non si riconosce nelle idee, nei programmi e nei progetti che la politica attuale è in grado di offrire. Per i dotti interpreti delle scienze elettorali, l'astensionismo dilaga perchè le persone non si sentono rappresentate. Dal punto di vista della società civile questo è senz'altro un problema, ma nei risultati di questa tornata elettorale io intravedo un'anomalia ancora più preoccupante dell'astensione in crescita. Che mi spaventa veramente non è il 36% di elettori che non si sentono rappresentati, bensì quei 12.893 elettori che si sentono rappresentati da questo qui:
Renzo Bossi, 21 anni, figlio del fondatore della Lega Nord, soprannominato 'la trota' per le sue carenti doti cognitive (tre bocciature consecutive agli esami di maturità), una capacità dialettica da bonobo e un'esperienza politica maturata riempiendo ampolle a Pontida, è stato eletto consigliere regionale della Lombardia.
L'astensionismo elettorale sarà anche una piaga della democrazia, ma in certi casi resta il male minore...
A volte resto sconcertato davanti allo scempio che la scuola pubblica ha consumato a danno dei suoi stessi programmi didattici. Ad esempio, nella 3a elementare di mia figlia la Storia si insegna seguendo una curiosa inversione cronologica: si parte dall'antico Egitto per poi passare alle civiltà sumeriche, si prosegue con l'Homo Caverniculus e si arriva infine ai primi ominidi. In questo periodo stanno trattando i dinosauri. Immagino che il prossimo passo sarà il brodo primordiale, per poi concludere l'anno con la faccenda del Big-Bang. Dopodiché? Probabilmente si chiuderanno i libri e fine della storia (in tutti i sensi). Oppure la palla passerà all'insegnante di religione, e allora sì che bisognerà farsi qualche domanda...
Probabilmente Calderoli ha ragione (ed è una cosa che accade di raro) quando dice che "i numeri dei partecipanti alle manifestazioni sono come gli anni delle donne: non si chiedono mai..."; peccato però che per il nostro brillante ministro per la semplificazione normativa questa regola valga solo quando la manifestazione in esame è indetta dal suo schieramento politico e i numeri -com'è successo sabato a Roma- non tornano. Calderoli deve aver capito che le 150.000 presenze stimate dalla questura sono senz'altro più credibili del milione tondo vantato dagli organizzatori. Oltretutto sulla guerra di cifre si è già consumato un siparietto degno di questo governo: in barba alle più banali leggi sull'incompenetrabilità dei corpi, i vertici organizzativi hanno dichiarato che in p.zza San Giovanni si sono radunate oltre un milione di persone; dagli uffici della questura sono invece arrivate stime più ragionevoli che limitavano la cifra a non più di 150.000 persone. Apriti cielo: la questura romana è finita immediatamente sotto accusa come un covo di bolscevichi. Cicchitto e Gasparri, scatenatissimi, hanno sostenuto che "ha perso credibilità" e confermato "pesanti riserve sul comportamento del questore, peraltro deludente su tutti i fronti", dimenticando però che le questure dipendono direttamente dal Ministero dell'Interno, il cui titolare è un tal Roberto Maroni, loro alleato di coalizione e compagno di governo. Risultato: Maroni si incazza e parla di "autogol clamoroso, soprattutto in materia di comunicazione" da parte del PDL e si schiera a difesa dei suoi funzionari al Viminale. Fini lo appoggia e definisce 'encomiabili' le sue dichiarazioni. Berlusconi sceglie saggiamente di tacere, avendo capito subito che 'sto giro i numeri non erano effettivamente dalla sua parte.
La guerra sulle cifre è ancora in corso, come sempre accade dopo qualsiasi manifestazione di piazza, che si tratti di governo, opposizione o sindacati. Basta però una delle tante riprese aeree di p.zza San Giovanni che circolano su internet per farsi un'idea più chiara di qualsiasi stima:
QUESTE sarebbero un milione di persone?!? Intorno alle bancarelle della Fiera di San Rocco, patetica sagra settembrina che si perpetua da anni nel mio triste borgo natìo, ne ho viste accalcarsi molte di più...
Da qualche anno, non appena la primavera si pronuncia con i primi timidi segnali, io mi regalo una maglietta. Non è che mi compro una sola maglietta all'anno, poichè questo limiterebbe drasticamente il mio parco t-shirt, ma è ormai una consuetudine salutare il cambio di stagione facendomi una maglietta personalizzata online. In genere dopo l'acquisto il clima si mette al brutto per mesi, così la mia coolissima t-shirt nuova fiammante se ne resta a languire ancora confezionata nel cassetto delle t-shirt coolissime fino a giugno inoltrato. Fatto sta che l'altro giorno su andato su Spreadshirt.net, un sito tedesco a mio avviso tra i migliori per questo tipo di servizio, mi sono scelto una xl nera standard e ci ho piazzato sopra questo:
Occorre dire che Spreadshirt.net, prima ancora di farti uploadare l'immagine, giustamente ti rammenta le limitazioni circa l'utilizzo di materiale coperto da copyright, ma la mia naturale disposizione all'anarchia digitale mi impedisce di dare troppo peso a questo genere di cose. Dedico alla lettura dei disclaimer sul diritto d'autore lo stesso impegno cognitivo che potrei avere per un editoriale di Minzolini sul tg1, e questo la dice lunga.
Ad ogni modo ho regolarmente salassato il mio conto Paypal dell'iperbolica cifra di eur 21,50 spedizione compresa e mi sono messo in trepidante attesa dell'agognato capo, certo che il mondo sarebbe stato un posto migliore dopo averci camminato sopra con la mia nuova t-shirt addosso.
È facile a questo punto immaginare il mio sconforto quando con teutonica freddezza Spreadshirt.net mi ha comunicato via @ il respingimento del mio ordine per violazione dei termini sull'utilizzo di materiale protetto da copyright. A nulla è servito il mio tentativo di far capire a quelle teste di crucco che l'immagine è in realtà la copertina di un volume autobiografico dedicato ai Clash, pubblicato in costosissima edizione limitata e di cui possiedo un esemplare originale. I tedeschi sono così: quando dicono di no, è no. Mi hanno restituito i soldi e fine della storia.
La primavera 2010, per il momento, non ha la sua maglietta. Sarà un caso, ma c'è ancora il sole...
Nel momento in cui l'intera stampa italica (compresa quell'ormai minuscola parte ancora non piegata ai voleri di Arcore) celebra soddisfatta la riapertura del campionato, diamo la possibilità ai numeri di spiegarci con fredda logica COME si è arrivati a questa riapertura...
Nonostante l'accurata perizia cui è stata sottoposta la pentola assassina, l'errore umano (comunemente detto 'cazzata') rimane al momento l'ipotesi più plausibile... Un ringraziamento particolare al personale infermieristico del PS e degli ambulatori chirurgia dell'Osp. di Rho per la competenza e la gentilezza dimostrati. Nonostante ciò, spero di non rivederli mai più, o quantomeno non in simili frangenti...
A seguito di un curioso malinteso con la pentola a pressione, mi trovo temporaneamente inibito nell'uso della mano dx. Questo inutile blog resterà quindi orfano del suo condottiero per qualche tempo (ho provato a scrivere usando entrambe le mani, mas i risulòtatio non somno conmfortanmtio...)
L'amico Hiroshi Shiba alias Claudio, multiforme ed eclettico chitarrista, compositore, pittore, fumettista, illustratore, blogger, e-chi-pù-ne-più-ne-metta, mi ha appena omaggiato col frutto del suo ultimo impegno nell'universo dei suoni. Con il sostegno dei suoi musicisti/vocalist più fidati, ci propone un cavallo di battaglia della sua produzione musicale: la sigla tv per cartoni animati giapponesi, un genere che Claudio ha sempre amato come del resto tutti coloro -sottoscritto incluso- che hanno avuto la fortuna di vivere l'epoca d'oro dei Robots from Japan. have a nice listening.
Probabilmente ha ragione Luca Borgomeo, presidente dell'associazione dei telespettatori cattolici: Morgan ha ottenuto più popolarità dalle sue comparsate televisive dopo le ammissioni sul consumo di droga che non dalle sue canzoni. Ieri sera per una manciata di secondi ho provato a vedere Morgan ospite di Annozero. Proiettato su megaschermo, la solita raccapricciante zazzera grigiastra, balbettava non so cosa nel tentativo di infilarsi tra un'interruzione e l'altra di Santoro. Mano al telecomando e via, verso nuove avventure. Stamattina ho letto di una telefonata in diretta di Celentano per prendere le sue difese. Oggi è il turno di Giovanardi che ha attaccato Annozero a testa bassa, accusando Santoro&C. di aver celebrato un 'inno alla droga'.
Da quanto ho letto, nel corso della trasmissione Morgan avrebbe nuovamente esaltato le doti terapeutiche della cocaina a scopo antidepressivo, citando Freud e i suoi esperimenti sulle proprietà della sostanza. Insomma, ancora una volta ha tirato in ballo il padre della psicanalisi per giustificare il suo vizietto. Qualcuno dovrebbe però fargli notare che sì, Freud in effetti condusse degli studi sugli effetti della cocaina, la usò lui stesso e la prescrisse a suoi pazienti affetti da sindromi depressive, ma uno di questi ci lasciò le penne e allora concluse che non era cosa. Sarebbe il caso che Morgan si decidesse una buona volta a lasciare in pace la buonanima di quel vecchio burlone strizzacervelli, e se proprio gli serve un testimonial cocainomane che se lo vada a cercare in Parlamento...
Chi sarà mai la discinta signorina sopra ritratta?
A) una ex igienista dentale con esperienze da showgirl in alcuni programmi Mediaset; B) una iscritta alle liste elettorali del consiglio regionale lombardo per la quale Berlusconi in persona ha fortemente caldeggiato la candidatura; C) una gnocca sciaquina 25enne amante degli uomini anziani, ricchi e potenti;
Non vi affannate: le risposte A e B sono sicuramente corrette (arrivano conferme anche dall'estero). Riguardo la C, ognuno faccia le considerazioni che ritiene più opportune...
Secondo il linguaggio tecnico e distaccato della giustizia sportiva, le ragioni stanno "...nell'avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando, al 35° del primo tempo ed al 10° del secondo tempo, 'le manette', con i polsi incrociati e le braccia rivolte verso il pubblico e verso le telecamere presenti ai bordi del campo; per avere inoltre, nell'intervallo, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all'Arbitro ed agli Assistenti espressioni ingiuriose; per avere, infine, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre; infrazioni rilevate dai collaboratori della Procura federale; con recidiva specifica reiterata"
Tradotto: per 3 giornate di campionato Mourinho vedrà la partita dalle tribune. E con lui mezza squadra, considerato che 2 giornate se le sono beccati pure Cambiasso e Muntari, mentre salteranno la prossima anche Samuel e Cordoba.
Nell'Italia degli appalti alla Bertolaso e dei mafiosi al governo, fa specie che l'unica giustizia funzionante sia quella sportiva, e fa ancora più specie constatare che il massimo della sua efficienza lo esprime quando si tratta di colpire un giocatore dell'Inter, il suo allenatore o la sua società.
Sia chiaro: Mou e soci hanno sbagliato, e chi sbaglia paga; è difficile però trovare precedenti di un simile accanimento da parte del tribunale sportivo verso una singola società (ancora meno poi nei confronti di certe squadracce il cui proprietario è un tizio di Arcore da sempre in lotta con tutti i gudici d'Italia, tranne quelli sportivi).
Inoltre, se Mou ha fatto qualcosa di così grave da meritarsi 3 giornate, perchè l'arbitro lo ha lasciato in panca tutti i 90 minuti della partita? Per ben due volte il Nostro Eroe ha sventolato i polsi incrociati, eppure quell'idiota di Tagliavento non ha ritenuto la cosa abbastanza grave da meritare il rosso: perchè invece i cosidetti 'ispettori federali' se la sono presa tanto?
A questo punto io lo dichiaro in tutta onestà: del Chelsea e della Champions non me ne frega niente. Voglio lo scudetto. Considerati tutti i patetici, disgustosi, miserabili tentativi che il (mal)governo del calcio italiano ha messo in atto nel tentativo di sottrarci il 5 meritatissimo titolo consecutivo, per quanto mi riguarda è fondamentale arrivare a cucirsi il tricolore sulla maglia a fine stagione. Poi che sia benvenuto tutto quello che sapremo prenderci dall'Europa, ma schiacciare la mafia calcistica che sta cercando di incancrenire il nostro calcio può dare più soddisfazioni di qualsiasi coppa.
Di SuperCirio addì 18/02/2010 @ 19:41:49, in games, linkato 995 volte)
Viviamo tempi duri, stressati da regioni che franano, protettori civili che vanno a fisioterapiste e festival di Sanremo che non vanno del tutto. Niente di meglio per rilassarsi di un bel giochino ansiogeno come quello che il vostro Eroe vi propone oggi. Lo scopo del gioco è gestire il traffico in arrivo di un aeroporto, disegnando le traiettorie che accompagneranno i velivoli verso le piste di atterraggio. Periodicamente si presenterà un aeroplano la cui traiettoria è già tracciata e non modificabile: è uno dei tanti voli di stato che portano nani e ballerine alla corte berlusconiana di villa Certosa, limitatevi ad evitarlo. Più aeroplanini atterrano sani e salvi e maggiore sarà il punteggio, ma al primo scontro in volo il gioco finirà e arriverà Bertolaso, allora si che andrà tutto a puttane...