Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
... però mi difendo bene. Tachiflutm è con me
In un tripudio di autocompiacimento annuncio agli abitanti tutti di codesto allegro pianeta che il peso del sottoscritto, a seguito di accurate misurazioni effettuate nella mattinata odierna, è risultato essere di Kg 79.8; ne consegue che il calcolo del mio B.M.I. si attesta su un valore pari a 24.7, e questo certifica la mia appartenenza alla categoria degli individui normopesanti.
Perciò stasera pizza, e vaffanculo. Olè.
Astutillo Smeriglia, geniale tenutario di comablog e talentuoso produttore a tempo perso di cortometraggi animati (tra cui il celebre ' Qualcosa Di Mai Visto' che ho avuto il piacere di pubblicare sul mio tumblr oltre un anno fa) ha da poco rilasciato su comafilm.net la sua ultima cagata fatica cinematografica dal titolo ' Il Giorno Del Jujitsu'. Con quest'opera il Maestro ci ripropone l'eterna lotta tra il bene e il male raccontando lo scontro fisico (a colpi di Jujitsu, appunto) tra il sanguinario Demone#516 e Don Giulio, archetipo del parroco di provincia dall'indole pacata ma pronto a difendere con ogni mezzo le sue pecorelle dalle minacce del Maligno. Buona visione.
Da questo pezzo di merda che si spacciava pediatra pur non avendo uno straccio di laurea io ho portato mia figlia ben due volte. Privatamente. A mandarmi in bestia non è tanto l'idea di aver pagato per un consulto medico uno che medico non è; ancora meno il fatto che l'abbia pagato in cambio di nulla, visto che per la banalissima dermatite atopica di mia figlia non è stato in grado di suggerire alcun rimedio se non attendere la sua naturale guarigione (e grazie al cazzo). Quello che più mi avvelena il sangue è pensare che per anni questo signore si è ingrassato (non solo metaforicamente) esercitando senza averne alcun titolo una professione delicata come quella del medico pediatra, praticando così la più odiosa forma di speculazione: quella sulla salute delle persone. Peggio ancora: sulla salute dei bambini. Ciliegina sulla torta, la nostra giurisdizione cronicamente inadeguata non prevede sanzioni penali per i reati imputabili al falso pediatra. Quel ciarlatano obeso potrebbe tranquillamente spostarsi in un'altra provincia e nel giro di breve riprendere a menare per il culo intere comunità di bambini e genitori, esattamente come ha fatto del tutto indisturbato per 19 (diciannove!) anni. La legislazione è lacunosa, i controlli latitano... come evitare in futuro di incrociare altri ciarlatani dalla laurea farlocca? Internet, of course: d'ora in avanti ogni medico con cui avrò a che fare dovrà comparire qui, e tutti gli altri che si impicchino col camice...
WARNING: secondo un'antica leggenda, chiunque riesca ad ascoltare fino alla fine questa porcata, poi muore nel giro di poco (e visto quanto siamo caduti in basso, non sarebbe neanche la peggiore delle prospettive...) Per farvi più paura ci metto pure il testo: La pace può ripeterò queste parole senza smettere E il vento penserà a diffonderle e il mondo ascolterà La pace può guarda anche tu l’Abruzzo si risveglia incredulo la neve e il sole che s’incontrano e la tua mano è qua C’è un Presidente sempre presente che ci accompagnerà Siamo qui per te cuore e anima un Nobel di pace Silvio grande è Siamo qui per te coro unanime un’unica voce Silvio Silvio grande è La pace può miracolo la guerra è stata solo un incubo voglio un abbraccio che sia unico e dove sei sarò C’è un Presidente sempre presente che ci accompagnerà Siamo qui per te cuore e anima un Nobel di pace Silvio grande è Siamo qui per te coro unanime ununica voce Silvio Silvio grande è
Alboroise, al secolo Alberto Ascola, è un cantante reggae di chiare origini italiane che anni fa si è traferito in Jamaica per stare maggiormente a contatto con le origini del suo genere musicale. Non ha dimenticato però il suo paese di origine nè il suo attuale presdelcons, al quale dedica un brano del suo ultimo album. È bello vedere come, grazie al suo eclettico premier, la reputazione dell'Italia è oggetto di ridicolo fin nell'assolata e fumeggiante Jamaica. Chi volesse dare un occhio al testo si prepari a cimentarsi con il patois jamaicano.
Giusto per rendere l'idea di quanto sia esteso il deserto musicale che sto attraversando, basti pensare che oggi ho sgravato la memoria del fido lettore da circa 7Gb (!) di fuffa varia e inascoltabile, sostituendola con pochi Mb così articolati: - Modest Mouse - No One's first and you're next (Topo Modesto è tornato!)
- Muse - The Resistance (ma quanto in basso sono caduto?)
- Arctic Monkeys - Humbug (speriamo bene...)
- Papa Roach - Metamorphosis (Oh dio dei suoni, perchè mi hai abbandonato?)
Almeno ho qualcosa di nuovo da ascoltare, ma grandi illusioni non me ne faccio: ancora soltanto sabbia all'orizzonte...
Dunque: oggi è lunedì. Stanotte ho dormito poco&male, mi sono alzato con il mal di testa e fuori pioveva. Sono uscito in ritardo, il traffico faceva schifo, la metropolitana era allagata e i treni viaggiavano con vergognosa lentezza.
Per il resto è stata proprio una giornata di merda. Esattamente ciò che è lecito aspettarsi dal primo giorno d'autunno.
Ebbene lo ammetto: ieri sera non ho resistito alla tentazione di vedere il Berluska su RAI1. Mea culpa, ho contribuito ad incrementare l'audience della rete a tutto vantaggio di quel varietà da avantaspettacolo che è Porta-a-Porta e del suo untuoso conduttore, ma un Berluska lucente e in gran spolvero come quello di ieri è uno spettacolo che non potevo perdere. Almeno finchè ho resistito nel vederlo. Diciamo nell'intervallo che va dal momento in cui mi è apparso sullo schermo in tutta la sua plastificazione (il volto talmente inceronato da ricordare quello di Ken, il compagno ebete e diversamente etero della Barbie) fino alla spacconata con cui si è -ancora una volta- autoproclamato il migliore Primo Ministro della storia dell'Italia repubblicana, superiore perfino a un padre della Patria come De Gasperi. In pratica penso di essere rimasto sintonizzato per non più di 90 secondi: conta lo stesso ai fini dell'Auditel? Mi auguro di no...
Hai capito quella lenza del Berluska? Si è fatto mezz'ora di coda in tangenziale mentre andava al salone del tessile alla fiera di Rho-Pero con quella coscialunga stagionata della Moratti, e scusandosi per il ritardo ha lasciato partire la sboronata: " serve una nuova tangenziale". Ma che genio della viabilità il nostro presidente logistico! Mezz'ora soltanto di impantanamento nel delirio intorno alla nuova fiera e subito ha inquadrato il problema e trovato la soluzione. Peccato che la sua uscita da deus ex machina arriva adesso, dopo anni di lacrime&sangue da parte di chi in quelle zone ci vive o è costretto a 'pendolarci' tutti i santi i giorni in auto. Mezz'ora di coda in tangenziale, e che sarà mai? Per anni ci sono volute intere mezz'ore solo per uscire da quel tratto disgraziato di tangenziale; per poi ritrovarsi in un inferno caotico di cantieri in continua mutazione dove anche il più aggiornato dei navigatori ti mandava a fare in culo alla prima deviazione. Dov'era il genio viabilistico del nostro premier quando per anni (anni!) venivano chiuse intere corsie della ss33? Dov'era quando ogni giorno migliaia di pendolari buttavano ore trascinandosi tra interruzioni, deviazioni assurde e cantieri che sembravano eterni? Adesso arriva lui e per un pochetto di rallentamento si mette a fare lo splendido promettendo tangenziali come fossero lecca-lecca. Fosse anche fattibile, è un'idea che arriva comunque tardi. Era il caso di pensarci prima, magari già nel lontano 2005 quando proprio Berlusconi, per suo tornaconto elettorale, inaugurò in pompa magna il polo fieristico quando ancora non avevano finito di costruirlo - e se non erano ancora pronte le strutture, figuriamoci le infrastrutture intorno. E la sindachessa Moratti che dice? "Fantastico!" ha commentato con estusiasmo, ma non è chiaro se la sua ammirazione era rivolta all'ipotesi di progetto o al suo stesso ideatore. In fin dei conti è rimasta per mezz'ora chiusa in macchina con Berlusconi...
Lo so, ormai lo hanno già pubblicato migliaia di altri blog, e la censura RAI che a suo tempo lo colpì ormai è superata, però il mio senso civile si ostina a dirmi che il trailer di DEMOCRACY lo devo postare anch'io...
È curioso che i direttori di due quotidiani ideologicamente agli antipodi come Libero e l'Unità si siano trovati, seppur in tempi diversi e con toni opposti, a postulare nei loro editoriali circa la possibilità che il nostro PresdelCons tascabile Berlusconi sia afflitto da problemi di erezione. Lo fece Vittorio Feltri sulle pagine di Libero del 19 giugno scorso, con l'intenzione di sconfessare tutti coloro che in pieno ciclone Noemi-papi si scagliavano contro le perversioni sessuali del maniaco Berlusconi. Altrettanto ha fatto anche la direttrice de l'Unità Concita de Gregorio il 5 agosto scorso, seppur citando testualmente affermazioni di terzi nel suo editoriale. La differenza è che Feltri ci ha guadagnato la nomina a direttore de IlGiornale (da dove oltretutto continua a fare danni), quotidiano-megafono del potere di proprietà della cricca Berlusconi. Per la de Gregorio e il quotidiano da lei diretto è invece arrivata una querela e la richiesta di danni per 2 milioni di euro. A voler considerare la cosa in base a fatti oggettivi, è difficile pensare che Berlusconi non abbia effettivamente qualche problema nel tiraggio della canna. Da quel che ho capito, quando hai alle spalle 73 primavere e un intervento chirurgico per l'asportazione di una cancro alla prostata, bene che ti vada il pistolino lo puoi appendere al chiodo sperando che il gatto non se lo mangi. Pertanto cosa può aver scatenato questa disparità di reazione da parte del premier, a parte l'inclinazione ideologica a lui più o meno congeniale delle parti in causa? Si tratta, come qualcuno ha ipotizzato, di un tentativo di approfittare dell'occasione per piazzare un fendente nel costato di uno dei pochi quotidiani non ancora sotto il suo controllo? (due milioni di euro sono una bella cifra per qualsiasi testata). O più semplicemente è l'orgoglio macho del nostro premier che si ribella ad un affronto alla propria virilità, ma solo quando a farlo è una signora?
Oggi sono stato dal medico per capire quanto tempo impiegheranno i miei dolori addominali per condurmi nelle verdi praterie dell'Altrove (ipocondria e sindrome-da-camice-bianco combinate assieme sono devastanti) e già che ero lì ho cercato di capirci qualcosa su questa faccenda dell'influenza dei suini, almeno dal loro punto di vista (quello dei medici, non dei suini). In effetti volevo essere rassicurato, sentirmi dire che si, la pandemia è in corso e si muove in fretta, ma tutto sommato non c'è da preoccuparsi, sono le solite esagerazioni dei media che alimentano ansie su emergenze che in realtà tali non sono, che la situazione è sotto controllo, etc. Non è andata proprio così. Diciamo che la mia brillante dottoressa di base ha un approccio alla questione decisamente fatalista e si può riassumere in due punti chiave: - sarà difficile evitare di essere contagiati; - una volta contagiati, l'unica è sperare che il proprio sistema immunitario sia abbastanza efficiente da contrastare l'attacco patogeno. In sostanza lo scenario possibile, al netto di tutte le iniziative di contrasto da parte del ministero della salute (vaccini e cazzi vari) è che un sacco di persone si ammaleranno, la stragrande maggioranza di queste guarirà senza problemi, mentre ci sarà una certa percentuale di contagiati che per deficienze immunitarie e/o sopraggiunte complicanze ci lasceranno molto probabilmente la pelle o ci andranno assai vicino. Come per ogni forma influenzale, a rischiare di più saranno soggetti deboli e/o immunodepressi, e da questo punto di vista la A-h1n1 ha le stesse dinamiche delle comuni patologie stagionali, ma con una maggiore capacità e rapidità di diffusione. "Comunque sia non è il caso di preoccuparsi" ha concluso la mia luminare curatrice. E in effetti non mi preoccupo... ho ordinato due casse di vaccino e una tenda da isolamento biologico, giro con un termometro in tasca e ho appuntamento dal notaio per il testamento, ma per ora non mi preoccupo.
...che è la pel di ball che sé descòla. Sono fiacco, stanco e demotivato. Ma come, ma se hai appena finito le ferie! Appunto: cosa c'è di più fiaccante, stancante e demotivamente dell'aver appena finito le ferie? L'estate 2009 che volge alla sua fase finale mi lascia in pegno tre bisogni impellenti: - un medico capace di percepire l'intimo significato dei malesseri gastrointestinali che mi affliggono da oltre un mese e mezzo (in curiosa coincidenza con il mio ritorno dall'Egitto: può voler dire qualcosa?). - un elettrauto in grado di decifrare quell'albero di Natale di spie multicolori che da alcuni giorni occhieggiano inquietanti dal cruscotto del mio carro. - un analista con spiccate doti motivazionali che sappia stabilire l'origine della mia fiacchezza/stanchezza/demotivazione e possa in qualche modo trasmettermi gli stimoli necessari ad affrontare un altro lunghissimo, maledetto inverno ormai alle porte (voi ancora non lo riuscite a scorgere, il bastardo, ma io si!) Dimenticavo: ben rientrati a tutti quanti.
Si, potrei raccontarvi di un sole che non ha mai tradito, o di un mare tiepido che la mattina sembrava cristallo. Potrei tentare di spiegarvi quanto si sposano bene le orecchiette alla salsiccia con il Primitivo di Manduria doc. Potrei addirittura stupirvi giurando che in una settimana non ho visto una zanzara che fosse una.
Però sapete già tutto, no? Perchè eravate tutti là con me, vi siete dati appuntamento, come se l'intero stramaledetto Paese avesse scelto di riversarsi in massa sulle coste del Salento esattamente nel periodo in cui ci stavo io.
Quindi sapete già tutto anche delle spiagge che alle undici diventavano una bolgia, delle mezz'ore di coda ad ogni fottuto semaforo, e di come riescano a rincoglionirsi i miei concittadini settentrionali non appena si trovano a guidare su strade un po' più strette della media. Sappiatelo: siete una massa di rompicoglioni.
Fortuna che almeno le cozze si trovavano sempre, venivano via a poco e fatte con aglio e pomodorini erano la fine del mondo...
Certe 'perle' di indecenza del nostro pres. del cons. a volte rischiano di andare perse, soffocate dalla benevolente indifferenza* dei media di regime. Ve ne regalo una succosissima e poi me ne vado in ferie va, che è meglio. *: comunemente conosciuta come censura
Ogni estate la solita storia: uno non vede l'ora che arrivino le prime partenze di agosto per godersi finalmente qualche giorno senza il caos del traffico nella zona Rho-fiera, e invece i genialoidi cosa si inventano? Chiudono due corsie della statale su un tratto di due chilometri. Per tutta la settimana. Scommetto che gli idioti che hanno concepito questo ennesimo attacco al mio equilibrio interiore a quest'ora si stanno godendo le ferie al mare. A tutti loro il mio più sentito augurio perchè siano vacanze di merda...
Il Fisco mi ha corrisposto il rimborso del 730. Quattro soldini in croce, sia chiaro, però fa sempre un certo effetto quando lo Stato, quello con la S maiuscola, arriva a ridarti parte di quello che ti aveva tolto prima. Soprattutto in questo Paese, dove a 'dare prima' siamo ormai rimasti in tre gatti...
Che Berlusconi preferisca passare allegre nottate ripassandosi escort e troiette varie invece di occuparsi dei problemi del paese, è una cosa che mi fa moderatamente incazzare. Mi altera ancor di più sapere che qualcuna di queste signorine verrà poi ripagata a suon di candidature per ruoli politici ed istituzionali senza averne alcun merito né comptetenza. Ma quello che più mi manda in bestia in assoluto è che lui è veramente convinto di averle conquistate tutte grazie alla sua chioma fluente e al fisico scolpito...
Da buona bergamasca nata nelle zone che stanno sulla direttrice per Cremona, mia nonna L. aveva un caratterino di quelli che te li raccomando. Battagliera, superba, altezzosa al limite della presunzione, era dotata di un singolare senso dell'umorismo e nutriva un'equilibrata benevolenza nei confronti dei nipoti. Non era facile avere a che fare con L. Una parola sbagliata e volavano i piatti, e non lo dico in chiave metaforica. A nonna L. nessuno poteva mettere i piedi in testa. Certo, spesso i piedi in testa se li sentiva anche quando non c'erano, ma per nonna L. l'attacco preventivo era una fine strategia. Non odiava il prossimo, però era sempre all'erta nei confronti di chiunque, sicura che dietro ogni angolo di strada si nascondesse un "disgrasià" pronto a fregarla. Questo non significa che non amasse la compagnia, tutt'altro. La ricordo, durante le vacanze che da bambino trascorrevo con lei sulla costa adriatica, impegnata in interminabili tornei di bocce che coinvolgevano intere spiaggiate di villeggianti. Oltretutto nonna L. era una pregevole giocatrice di bocce.
Aveva anche una dimensione spirituale assai forte, e finché le gambe glielo hanno consentito non ha perso una messa delle 8.00. Poi magari usciva a fine funzione e prendeva ad ombrellate i questuanti sulla piazza, colpevoli di averla importunata scroccandole spicci quando invece avrebbero dovuto guadagnarsi il pane lavorando, ma la sua devozione ai valori cristiani non è mai stata in discussione.
Io sono sicuro di aver sempre occupato un posto di rilievo negli affetti di nonna L. A volte me lo faceva capire, a volte no, ma sono certo che mi ha sempre voluto un gran bene, anche se in questi ultimi anni gli acciacchi dell'età, che hanno progressivamente logorato il suo fisico senza però mai scalfire la sua indole guerriera, ci hanno un po' allontanato.
Nonna L. se n'è andata alle due di ieri notte, all'eta di 93 anni. Se n'è andata così, senza troppo rumore, anche se sono sicuro che perfino la Morte dev'essersi beccata su le sue belle parole presentandosi a nonna L. così, in piena notte, senza troppi preavvisi nè riguardi.
"oh, accidempoli" avrà sbottato, "va al diaul anca tì!"
« Dio mio, Dio mio che cos’è! Se lo vedeste, Dio mio!»
Oriana Fallaci, corrispondente da Cape Canaveral per l'Europeo, commenta in diretta telefonica il lancio dell'Apollo 11, esattamente 40 anni fa rispetto alla data e all'ora italiana (GMT+2) di questo post.
Un po' mi spiace che a B. Grillo non vogliano concedere la candidatura alle primarie del PD. Non per altro, ma un contraddittorio Grillo-Berlusconi sulle poltrone candide di Porta a Porta è uno di quegli spettacoli che non ti perderesti per niente al mondo: quei due sono imbattibili quando si tratta di far ridere la gente...
Orfani di Michael Jackson, aficionados del King of Pop, chi di voi non si è mai cimentato nell'esecuzione del suo più classico passo di danza, la famigerata "moonwalking" -la camminata con il passo strascicato all'indietro- grazie alla quale negli anni ottanta milioni di tamarri si sono resi ridicoli nelle discoteche di tutto il mondo?
Chiunque abbia vissuto la propria adolescenza a cavallo di quel periodo ha sperimentato almeno una volta le proprie doti di moonwalker, rinunciando in genere dopo i primi, patetici tentativi. Una volta anch'io ho festeggiato un clamoroso '180' a freccette improvvisando una "moonwalking" davanti al bersaglio. Oggi se qualcuno avesse voglia di rendere pubbliche le proprie goffe esibizioni può farlo su eternalmoonwalk.com, un sito dove è possibile inviare il video con la propria parodia della passeggiata lunare. Il video viene montato assieme a quello di tutti gli altri utenti e mostrato in sequenza, così da comporre una 'moonwalking' che si snoda perpetua con in sottofondo il riff di basso di Billie Jean. L'idea è originale, qualche video anche, ma dopo neanche 50 metri a me ha rotto le palle come in genere solo la musica di MJ riesce a fare...
Magari sono io che ne faccio una questione di lana caprina, ma questa faccenda di accampare il circo del G8 a L'Aquila non mi è piaciuta già dall'inizio per ragioni di, come dire, opportunità di immagine e contenimento dei costi. Gli investimenti inizialmente previsti per La Maddalena verranno comunque stanziati, come ha più volte annunciato il berluska davanti alle proteste dei sardi, dimenticando -come suo solito- che la montagna di denari necessaria per il cambio di sede del summit la cacciano i contribuenti. Ma l'aspetto a mio avviso più patetico, sconveniente ed umiliante di tutta la faccenda sono le sfilate di personalità e capi di governo davanti alle macerie delle cittadine distrutte, come se i potenti della terra avessero bisogno di toccare con mano le ferite della terra d'abruzzo e della sua gente per comprendere il significato della tragedia. Con tutto il rispetto che ho per le popolazioni colpite dal sisma, credo che questa forma di spettacolarizzazione del loro dramma sia oltremodo umiliante. Di tutto hanno bisogno da quelle parti tranne che di essere esibiti come attrazioni pietose a rappresentanti istituzionali che, in fin dei conti, sono lì per discutere problematiche globali di ben altra portata. Invece no: tutti in comitiva, potenti e loro consorti, per un bel tour nel cuore della catastrofe, organizzazione a cura della premiata ditta berluska. Venghino siore e siori, venghino a vedere le macerie annerite, a sentire l'odore della polvere e i lamenti di chi ha perso tutto. E alla fine della visita, se qualcuno volesse lasciare un soldino nella cassetta delle offerte, c'è una bella lista della spesa con l'elenco delle cose da fare e relativo importo. Date una mano, voi rappresentanti del mondo ricco, a queste povere terre così dolorosamente colpite! No, non credo fosse questo che si aspettavano gli abruzzesi da questo G8. E sinceramente neanche io.
Con il consueto ritardo che caratterizza l'aderenza all'attualità di questo blog, vorrei unirmi al lamento universale che da una settimana accompagna i resti del povero Michael Jackson da un'autopsia all'altra, certo che solo dopo aver postato queste mie poche righe l'anima del compianto potrà finalmente trovare pace. Ovviamente, in virtù della mia impronta cultural-musicale distante anni luce dalle galassie mainstream del pop di Jackson, non mi cimento in alcuna analisi della sua sterminata produzione musicale, se non per ribadire che in larga misura mi ha sempre fatto cagare. Anche sull'uomo preferirei evitare ogni chiosa, essendo i miei princìpi assai poco allineati rispetto a quelli di chi sceglie di vivere in una camera iperbarica, sventola i figli dalle finestre degli hotel e (probabilmente) molesta i minori. Mi rendo conto però che per milioni di persone nel mondo quel tarantolato tutti urletti e passettini ha rappresentato moltissimo, in termini musicali e non, pertanto comprendo e partecipo al dolore della loro perdita. Per quanto riguarda invece la mia personalissima visione dell'universo pop/rock, il vuoto lasciato da MJ è già degnamente colmato:
Siamo in Italia, un paese dove gente così è destinata a restare sempre sulla cresta...
Non sono libero di uscire per qualche giorno dai patrii confini che subito si scatenano calamità climatiche, la nazionale di calcio si copre di ridicolo, muoiono cantanti-cangianti* e un babbalucco viene eletto sindaco del mio triste comune. Mi sono perso qualcos'altro in questi pochi giorni di meritata assenza? Quanti festini a base di zoccole destinate ad un futuro in politica ha organizzato il PAPI in mia assenza? Il PAPI... quel buffo satiro senescente è oggetto di scherno fin tra gli eredi di Tutankamen nel sud dell'Egitto - (venditore di souvenir egiziano): Berlusconi non buono, lui amico di Mubarak, e Mubarak non buono - (io): vuoi fare cambio? - (venditore di souvenir egiziano): no, amico, no... A proposito, prometto che da ora in poi mi occuperò il meno possibile del nanetto antidemocratico, se no finisce che a certe cene di gala organizzate in mezzo a una strada del borgo natio mi danno del comunista. A me. Gente che mi conosce da 30 anni e mi ritiene comunista. A me. Mah... * cangiante in senso cromatico. Cioè, è chiaro che si sta parlando di lui, no?
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