Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
...quando in realtà nessuno sa prenderci per il culo meglio della stampa inglese. Il problema è che abbiamo appena fornito loro un ottimo motivo per continuare a farlo.
Potranno le mura di Gerico crollare sotto il suono delle sette trombe di corno d'ariete.
Si vedranno nel cielo sette angeli con sette flagelli, venuti a compiere con essi l'ira di Dio.
Verrà Abaddon il Distruttore spargendo sciami di locuste dalle ali rumorose come carri in corsa.
E verranno 200 milioni di soldati a cavallo, e i loro cavalli avranno teste di leone e dalle loro bocche uscirà fuoco, fumo e zolfo...
E fino a che tutto ciò non sarà compiuto io prometto che mai più, MAI PIU' mi metterò sulla A9 Milano-Laghi nella giornata del 25 aprile...
Pochi minuti fa un collega annunciava Rutelli in testa al ballottaggio di Roma; immediata la smentita di un'altra collega secondo la quale i primi exit poll davano invece Alemanno in leggero vantaggio. Adesso, prima che qualcuno cominci a ventilare l'ipotesi di un improbabile plebiscito leghista anche a Roma, mi faccio un giro su rete4. La faccia di Emilio Fede è in genere più eloquente di ogni proiezione.
Sessant'anni di democrazia italiana: è questo il risultato? Guardateli. Guardateli bene. Guardateli a lungo. Li avete voluti, li avete votati, adesso ce li dobbiamo tenere. Ci sarà un giorno, forse troppo vicino, in cui tutti diranno di averli votati. E ci sarà un giorno, forse troppo lontano, in cui tutti negheranno di averlo fatto. Per quanto mi riguarda voglio che le cose siano ben chiare fin da adesso: questa gente l'avete voluta voi.
L'occasione era ghiotta e non potevo farmela scappare: per la prima volta in Italia, il fisco rende pubbliche tramite il sito web dell'agenzia delle entrate i redditi imponibili relativi all'anno fiscale 2005 di tutti i contribuenti italiani.
Tutti, hai capito? I tuoi colleghi, il tuo capo, i tuoi amici e parenti...
Alle 8.15 stavo già visualizzando i primi dati. Due ore dopo, mi dicono, il sito è crollato in service down a causa dell'elevato numero di contatti; a quel punto però, tra un travaso di bile e l'altro, avevo ormai dolorosamente preso coscienza del fatto che non ho capito un cazzo della vita. Mi rendo conto che il confronto dello stipendio è come le gare dei ragazzini a misurarsi l'uccello: c'è sempre il rischio di trovare quello che ce l'ha più lungo e gli altri ci restano male. Ma quando ti ritrovi alle soglie dei quarant'anni a realizzare che certi tuoi coetanei incapaci di coniugare un verbo alla terza persona guadagnano il doppio di te, allora l'uccello te lo strapperesti per la rabbia.
In certe cose la lunghezza conta. Eccome.
update delle 16.10: ragazzi!! pare stia venendo fuori un pieno incredibile su questa storia! In questo momento Corriere.it titola in prima pagina la bufera scatenata dall'iniziativa dell'ex ministro Visco. Da nord a sud arruffoni ed evasori sono in sbattimento totale: grazie Visco! Altri 1000 di questi giorni!
Mercoledì la (giustissima) pubblicazione online dei redditi, con cifre ridicole di fianco al mio nome e conseguenti travasi di bile. Ieri un derby che è andato come è andato e lo scudetto, una volta dato per sicuro, che ritorna in discussione. Oggi non sono una persona alla quale conviene dare del fastidio...
Speriamo nei buoni auspici e nelle divine intercessioni...
Nelle librerie dello stivale è già in vendita da almeno due-tre settimane il romanzo "L'inattesa piega degli eventi", ultima fatica letteraria del giovane autore Enrico Brizzi. La cosa strana -almeno per me- è il fatto che non l'abbia ancora acquistato, operazione che in genere per i romanzi di Brizzi porto a compimento entro pochi giorni dalla pubblicazione. Questa volta invece una forza oscura mi trattiene nonostante l'inconscia consapevolezza che alla fine l'acquisto sarà ineludibile. Ipotizzo che la causa di tanta ritrosia ad un acquisto che normalmente si sarebbe concluso con lubrificata rapidità sia da ricercare nel tema affrontato da Brizzi nel suo nuovo romanzo: il calcio, inteso proprio come gioco del pallone. E il calcio, da almeno una decina di giorni, mi sta facendo del male con troppo accanimento. Chissà, magari lunedì prossimo potrei fare un salto in libreria. p.s. sarà un caso, ma una 'inattesa piega degli eventi' è esattamente ciò che sta capitando al finale di campionato, ed è una piega che non piace per niente...
Io provo un'ammirata compassione per i sacrifici e il duro lavoro cui si sottopone quotidianamente il nostro neo Presidente del Consiglio. Mentre noi qui ci permettiamo di discettare su argomenti vacui come il campionato di calcio o il festival di Cannes, Egli, con infaticabile dedizione alla causa e rispettoso delle proprie responsabilità politiche, si spende anima e corpo nell'interesse della nazione e del popolo sovrano.
Qualche scatola di cartone e un orlo ai pantaloni: tutto qui il contenuto delle "compromettenti telefonate" oggetto di intercettazione tra il grande Matrix Materazzi e un sarto brianzolo dal passato scomodo. Il tutto a tre gg dalla partita dell'anno, quella che decide un'intera stagione e non solo. Per i meno informati la faccenda si può così riassumere: dalle parti della Pinetina c'è un certo negozio di abiti e sartoria il cui proprietario ha un passato giudiziario assai movimentato. Si parla di affari di droga, mafia, rapine e chi più ne ha più ne metta. Fatto sta che alcuni elementi dell'organico nerazzurro -tra i quali Mancini e lo stesso Materazzi- hanno avuto a che fare con il personaggio in questione per faccende che gli stessi inquirenti autori delle intercettazioni definiscono "esenti da qualsiasi risvolto penale". In pratica Mancini&co da 'sto tizio ci andavano a comprarsi la giacca e farsi fare l'orlo ai pantaloni. Oppure per farsi per farsi prestare qualche scatolone pro-trascolo, come nel caso di Materazzi. Risultato: solo fuffa. Niente di utilizzabile ai fini giuridici. A tutto ciò aggiungiamo che le telefonate sotto esame risalgono al 2006, e sono finora rimaste in qualche cassetto proprio perchè penalmente irrilevanti. Eppure c'è stato qualche stronzo che ha pensato bene di mettere a frutto in qualche modo tutto quel materiale che in un'aula di tribunale non avrebbe mai trovato utilizzo. E allora perchè non farlo proprio nel momento in cui squadra e società sono maggiormente sotto pressione e potrebbero subire contraccolpi da una vicenda che in altri momenti verrebbe liquidata con una scrollata di spalle? A completare l'opera ci ha poi pensato l'immancabile sensazionalismo malato di certa stampa -sportiva e non- sempre pronta a gettare fango in faccia anche quando non ci sono nè il fango nè la faccia. Insomma il calcio è malato, la stampa sportiva è messa peggio e i tifosi non stanno tanto bene neanche loro. C'è solo una risposta che l'inter può dare a tutto questo, e dovrà darla domenica sul campo: se c'è ancora una giustizia, saranno 16 puliti! Il resto è fuffa.
Bruce Chatwin sosteneva che il nomadismo è una condizione innata dell'uomo, un retaggio primordiale legato alle origini della specie, quando spostarsi in continuazione era l'unica possibilità per sfuggire alle ostilità della natura, alla fame, agli inasprimenti climatici, alle bestie feroci.
Tracce di quel nomadismo istintuale, legatosi nel tempo con il desiderio di conoscenza connaturato alla nostra razza, è resistito a millenni di stanzialità e ancora si manifesta in alcuni tratti del nostro comportamento.
Chatwin però non ebbe mai occasione di osservare un fenomeno istintuale ancora più radicato nella natura umana, più arcaico e profondo perchè dettato dalla paura. E la paura, si sa, è la più antica di tutte le emozioni.
Allora chissà cosa direbbe di quella nomade che a Napoli ha scatenato il più ancestrale dei nostri incubi, ha reso concreta una paura che fa leva sugli impulsi animali di ciò che resta del nostro antico cervello da rettile: il predatore che si introduce nella tana per mangiare i nostri cuccioli.
Spetterà agli inquirenti stabilire la verità sui fatti e chiarire se le accuse rivolte alla giovane rom corrispondono a verità, ma nel frattempo la paura ha già scatenato i suoi effetti: le molotov contro i campi nomadi di Napoli sono l'evoluzione delle clave con le quali i nostri antenati pelosi difendevano dalle bestie feroci sè stessi e i loro cuccioli.
E' una forma di imbarbarimento, è vero. Qualcuno ha detto che è un ritorno al medioevo, una regressione della razionalità.Ma il raziocinio è destinato a soccombere quando si vive nella paura.
E noi, di questi tempi, di paura ne abbiamo davvero tanta.
GRAZIE A TUTTI, NESSUNO ESCLUSO
Il fatto che la Spagna, per voce di qualche suo oscuro ministro a non si bene quale funzione, si permetta il lusso di dare lezioni di civiltà all'Italia in tema di contrasto all'immigrazione clandestina, con particolare riferimento alle recenti iniziative sui campi rom, mi pare un'ingerenza inopportuna e totalmente fuori luogo. Ancora di più se si considera che le accuse di xenofobia e razzismo piovute da Madrid partono da un governo, quello di Zapatero, che negli ultimi 4 anni ha prodotto l'espulsione dal proprio territorio di quasi 400.000 clandestini, grazie anche a dinamiche di gestione del fenomeno tutt'altro che chiare (si racconta che in alcune zone del sud la polizia di frontiera spagnola abbia fatto ricorso alle armi nel contrasto agli ingressi illegali).
Ed è proprio nell'ipocrisia di questo attacco gratuito e sconveniente che va cercata la chiave di lettura di tutta la vicenda, considerando inoltre che ogni tentativo da parte italiana di smorzare i toni sulla questione ha ricevuto come contrappunto solo ulteriori e seccanti attacchi.
Fossi un clandestino in Italia, ci penserei due volte prima di accettare per buona la pietà pelosa che il governo spagnolo va sbandierando in ambito europeo con la pretesa di tutelare i miei diritti.
Perchè dei clandestini che vivono in Italia -siano essi rom, maghrebini, cinesi o marziani- al governo Zapatero interessa solo una cosa: che rimangano in Italia.
Gli spagnoli temono che un inasprimento delle norme italiane in tema di immigrazione spinga nuovamente i barconi di disperati a puntare la prua verso le loro coste.
Non c'è alcuno spirito di tolleranza negli intenti di Zapatero, non c'è nessuna pietà né compassione nei confronti del 'diverso'. C'è solo il timore di ritrovarselo in casa, e nel contempo la ferma intenzione di deviarlo qualche porta più in là.Che vada a dar fastidio a qualcun altro. E se quel qualcuno si lamenta o addirittura osa tentare un meccanismo di difesa, ecco i ministri pronti a stracciarsi le vesti nel nome della tolleranza e dell'accoglienza.
Quel razzismo di cui l'esecutivo spagnolo ci accusa striscia mille volte più vigoroso tra i suoi stessi membri, reso ancora più odioso dall'indecenza della loro ipocrisia!
Rimane un mistero da svelare con quale autorità e influenza gli spagnoli siano riusciti a porre la questione all'ordine del giorno nel dibattito odierno al parlamento europeo. La sensazione è che tutto sommato al resto dei paesi europei torni assai comoda l'idea di un'Italia destinata al ruolo di serbatoio di accoglienza in grado di assorbire buona parte dei flussi migratori in rotta verso il continente.
Tanto gli italiani si sanno sempre arrangiare, no? Pizza-mandolino-mamma! Gli italiani sono amici di tutti, lascia che se lo smazzino da soli il problema dei clandestini...
C'è solo da augurarsi che il nostro governo sappia reggere con autorità e fermezza il vergognoso accerchiamento di cui siamo oggetto, proseguendo senza ripensamenti lungo il percorso intrapreso.
Perchè è senz'altro vero che su questa terra siamo tutti ospiti e nessuno e straniero... ma perchè tocca sempre e solo a noi offrire da bere?
Ebbene, io voglio questo libro. Lo voglio subito, lo voglio adesso, lo voglio senza se e senza ma. Lo voglio perchè l'ha scritto HotelMessico (non fatevi sviare da quel nome in copertina: non so chi sia, forse un impostore...) Lo voglio perchè è giallo. Lo voglio perchè si intitola "airbag" Lo voglio perchè dall'immagine di copertina capisci subito che dentro c'è HotelMessico. Se non conosci HotelMessico sei una scimmia briatorizzata e un giorno ti faranno male i denti (non sarà un buon segno).
A questo punto credo di non aver più alcun pretesto per impedirmi di leggere "Gomorra" di Saviano.
Ho cercato in qualche modo di resistere alle incensature giornalistiche, ai sermoni dei critici, al clamore del pubblico. Arrivano direttamente da Cannes gli ultimi, decisivi attacchi alle mie residue resistenze. Due premi sciorinati tra i bagliori della croisette: non son cose che puoi fa finta di ignorare troppo a lungo.
Per questo devo leggere Gomorra, per questo dovrò farlo anteponendolo a letture già programmate e a me senz'altro più congeniali come genere e contenuti. Non mi resta altra scelta: devo leggere Gomorra prima che capiti, in un modo o nell'altro, di ritrovarmi davanti ad uno schermo a vedere il film che ne ne è stato tratto.
In fondo c'è una logica quasi banale dietro questa autoimposizione: Gomorra, si dice, è un film unico. Intelligente, maturo, scioccante senza cadere nella stucchevole documentaristica sociale. Non accusa e non consola. E' un film, si dice, di cui si sentiva il bisogno. Un bisogno che ormai è diventato anche mio.
In tempi di demagogico -e giustificato- accanimento ai privilegi della 'Casta' politica nostrana, si sprecano le catene sant'antoniane che denunciano benefici, vantaggi, immunità e provvidenze varie con cui i nostri rappresentanti politici mitigano le privazioni loro imposte dalla dura vita parlamentare.
L'ultima, indignatissima mail m'è giunta dal compagno di merende Conte Oliver e denuncia le pensioni d'oro con cui molti ex-parlamentari della passata legislatura si consoleranno dopo la trombatura subita nelle consultazioni dell'aprile scorso.
Ne stralcio di seguito i più significativi:
Alfonso Pecoraro Scanio | (Verdi) | 8.839 euro |
Franco Giordano | (rifondazione) | 6.203 euro |
Enrico Boselli | (Socialisti) | 7.959 euro |
Oliviero Diliberto | (Comunisti) | 7.959 euro |
Ciriaco De Mita | (Rosa Bianca) | 9.363 euro |
Alfredo Biondi | (Forza Italia) | 9.604 euro |
Vincenzo Visco | (PD) | 9.363 euro |
Stefano Morselli | (Destra) | 8.164 euro |
Maurizio Ronconi | (UDC) | 6.203 euro |
Fausto Bertinotti | (Rifondazione) | 7.959 euro |
Clemente Mastella | (Udeur) | 9.604 euro |
Franco Giordano | (rifondazione) | 6.203 euro |
All'elenco vanno poi aggiunti altri 51 specialisti della pensione adamantina, appartenenti a varie formazioni politiche "sbarrate" dalle ultime elezioni. Il conto finale ammonta (ammonterebbe) a circa 405.818 euro lordi. Mensili, of course, e garantiti vita natural durante.
Vanno (andrebbero) poi aggiunte le liquidazioni di fine mandato di vario titolo e grado: si racconta, ad esempio, di 337.068 euro euro piovuti nelle tasche di Angelo Sanza, ex parlamentare in forza UDC; o di 307.328 euro destinati ad alleviare le delusioni elettorali di Clemente "er panza" Mastella.
Tirate le somme, i bilanci 2008 delle Camere alla voce 'vitalizi' snocciolano cifre da far tremare i polsi e girare i coglioni: 139,2 mln di euro per Montecitorio e 75,7 mln di euro per palazzo Madama.
Rabbrividiamo.
Non so fino a che punto queste cifre corrispondano alla realtà e quanto invece ci abbia giocato la demagogia dell'antipolitica, ma una cosa è certa: la bulimia autoremuneratoria è ormai l'unica qualità veramente bipartisan della nostra classe politica.
Certe cose non me le spiego. La medicina moderna ha fatto passi da gigante in ognuno dei suoi campi di applicazione: ha concepito robot chirurghi in grado di essere manovrati da medici distanti migliaia di chilometri; ha sviluppato metodi diagnostici all'avanguardia, capaci di "guardarti" dentro senza neanche toccarti; ha elaborato farmaci prodigiosi basati su molecole sempre più complesse...
E allora, cazzo, com'è possibile che per curare una carietta si usano ancora mezzi e metodi da tortura medievale?
«No al reato di clandestinità» Onu e Vaticano contro l'Italia
Sempre più difficile entrare in Usa: dal 2009 occorrerà registrarsi via web
Questi due titoli apparivano in contemporanea stamattina sulla home del Corriere online. Stesso tema, contenuti diversi: nel caso degli USA, non c'è nessun riferimento a prese di posizione da parte ONU, rimostranze vaticane, o altro. Gli Stati Uniti hanno deciso di schedare (con tanto di raccolta delle impronte digitali) chiunque metta piede su suolo americano. In italia, paese europeo nel quale più di ogni altro si sono concentrati i flussi migratori da mezzo mondo, non si è neanche padroni di normalizzare a termini di legge il reato di immigrazione clandestina.
ONU e vaticano ci puntano il dito contro accusandoci di razzismo e lanciando allarmi su presunti focolai di xenofobia nel nostro paese, contestandoci progetti legislativi che sono invece già realtà in decine di altri paesi industrializzati.
Questa è la prima, vera prova di autorevolezza da parte del nuovo governo Berlusconi: qualsiasi cedimento di fronte a quelle che sono a tutti gli effetti delle inaccettabili ingerenze da parte di ONU e Chiesa su temi di interesse nazionale sarà da interpretare come un segnale di debolezza. Esattamente ciò che Berlusconi e la sua cricca non possono (e non devono) permettersi.
Hai presente il videoclip di "Shut Me Up" dei Mindless Self Indulgence, quello con il cassiere di supermercato che sbarella all'improvviso? *Ecco: fatti i dovuti parallelismi, oggi mi sento in uno stato d'animo più o meno identico. (*) non fingere, con tutta probabilità non li hai neanche mai sentiti nominare 'sti Mindless Self Indulgence. Rimedia subito qui.
Climatologi ed eminenti scienziati potranno giustificare con mille teorie le cause del maltempo che da un mese e mezzo flagella senza interruzione l'area mediterranea: effetto serra, global warning, buchi nell'ozono, il nino la nina e i ninetti...
Niente di tutto ciò: semplicemente un mese e mezzo fa ho deciso di prendermi la seconda settimana di giugno di ferie, e da allora gli dei del clima hanno fatto di tutto per convincermi che non era il caso.
Ma io resisto, 'fanculo loro e tutta l'acqua che stanno mandando.
Tornare al lavoro dopo una settimana di ferie è già sconfortante di per sè, ma il rientro sotto un cielo scandinavo come quello di oggi può portare a punte di autentica depressione...
Con tutta la buona volontà del mondo, non riesco a spiegarmi questo affannarsi dell'italico mondo pallonaro intorno all'ipotesi del cosidetto "biscottino olandese", cioè la possibilità che le nazionali di Olanda e Romania possano aggiustare a loro vantaggio il risultato dell'incontro che disputeranno domani. E perchè non dovrebbero farlo?
Lo scenario è abbastanza semplice: l'Olanda, già matematicamente qualificata, ha tutto l'interesse a risparmiare uomini ed energie per gli incontri delle fasi successive, mentre la Romania in caso di vittoria passerebbe anch'essa il turno eliminando Francia e Italia.
Dinnanzi ad una simile prospettiva (tutt'altro che remota) le massime autorità del nostro calcio si stracciano le vesti invocando lealtà e senso sportivo da parte degli olandesi, mentre meglio ci starebbe una seria presa di coscienza circa le cause della debacle italiana a questa manifestazione, e sui mali del calcio nostrano in genere.
Mi pare di verderli, alla federcalcio olandese e tra i membri dello staff degli orange, mentre si danno di gomito ridacchiando all'idea che l'Italia, patria di calciopoli e degli scandali doping, pretenda di dar loro lezioni di lealtà sportiva. In effetti è da ridere.
Proviamo soltanto a immaginare per una attimo la situazione a parti invertite: come si comporterebbero gli azzurri? Probabilmente Donadoni dormirebbe tutta la partita mentre in campo le nostre riserve delle riserve giocherebbero con le scarpe slacciate e gli occhi bendati.
Del resto noi italiani siamo così: lealtà e sportività sono concetti che apprezziamo solo se li praticano gli altri, dal momento che noi non ne siamo capaci.
E se per caso l'Olanda dovesse effettivamente perdere l'incontro -magari solo per demerito e non per presunte 'combine'- non oso immaginare i fiumi di inchiostro che quei quattro pennivendoli del nostro giornalismo sportivo rovesceranno indignati gridando allo 'scandalo'.
L'Olanda si è guadagnata sul campo la facoltà di affrontare questa partita come fosse una sessione di allenamento, ed ha tutto il diritto di giocarla (e perderla) senza affanni nè timori di apparire scorretta, soprattutto se le accuse arrivano da una squadra che ha già sonoramente battuto sul campo e che finora è riuscita solo a coprirsi di ridicolo, sia dentro che fuori il rettangolo di gioco.
Sarà un caso, ma dal giorno che il bis-losco è tornato al governo è iniziato un maltempo infinito che sembrava di vivere la pioggia eterna di Blade Runner. Il sole si rivede soltanto oggi, dopo che è crollata quella finta patina di concordia e intesa tra governo e opposizione che ha caratterizzato (assieme alla pioggia, appunto) i primi due mesi di governo. Con un paio di provvedimenti ben piazzati il bis-losco ha gettato la maschera, confermando ancora una volta ciò di cui bene o male tutti, compresi i tanti che lo hanno votato, hanno sempre avuto certezza: i suoi problemi personali (soprattutto quelli con la giustizia) sono prioritari rispetto ai grandi mali del paese. La missione primaria del bis-losco e della sua cricca di governo è contrastare ogni eventuale iniziativa giudiziaria nei loro confronti, sia essa presente o futura, demolendo alla base ogni struttura adibita al controllo ed alla verifica dell'operato sia in forma privata che istituzionale dei suoi membri. L'inflazione che galoppa, la sicurezza nella grandi città, la munnezza di Napoli e i problemi quotidiani di 50 milioni di cittadini diventano invece questioni di secondaria importanza. L'importante è che la nostra nazionale di morti di sonno abbia passato il turno. Olè.
Sta diventando un po' la moda dell'ultimo minuto quella di massacrare i test delle prove di maturità (e i funzionari ministeriali che le hanno elaborate). Senza dubbio la faccenda della gaffe sulla traccia di Montale è stata notevole, perchè pretendere che si individui "il ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile" in una poesia dove di figure femminili non ce n'è manco mezza, è senz'altro una scivolata grossolana. Su questo punto però a mio avviso il Ministero ha saputo prendersi le giuste responsabilità, avendo rimosso dall'incarico a tempo di record il funzionario responsabile della superficialità. Oggi salta fuori che pure l'elaborato di inglese, destinato agli istituti ad indirizzo turistico, è stato scaricato bello e buono da un sito internet di viaggi; e fin qui non ci sarebbe niente di male non fosse che, a quanto pare, il testo è un concentrato pazzesco di errori e refusi, almeno secondo una sedicente professoressa madrelingua che pare annoveri tra i suoi ex studenti anche i figli del berluska. Davanti a certi episodi di superficialità e incompetenza viene automatico pensare che il ministero sia lo specchio della scuola che ci ritroviamo (o forse il contrario, ma la sostanza non cambia). Bullismi, vandalismi di massa, docenti assenteisti e professoresse zoccole sono le manifestazioni quotidiane di quel degrado che ormai da decenni è sistemico, a partire dagli stessi vertici ministeriali. Del resto nell'Italia dei furbi è più stimata la capacità di mettere in campo mezzucci e trucchetti per superare una prova d'esame che non le reali competenze e capacità, frutto di applicazione e impegno costante. Mi viene in mente quel film con Sordi e la Cardinale, dove ad un certo punto c'è una classe di bambini australiani che fa lezione con un professore collegato via radio da chilometri di distanza: uno degli studenti sbaglia una risposta e si autoassegna un votaccio, sotto lo sguardo stupito di Sordi che non si capàcita di cotanta correttezza morale da parte di uno studentello. E' una questione di cultura, e a noi ne manca molta.
Ai tempi in cui frequentavo le scuole medie, il massimo della trasgressione per le mie compagne di classe era andare al cinema col proprio ganzo a vedere Sophie Marceau che faceva la zoccoletta. Tra le 16enni di oggi invece va di gran moda il concepimento collettivo. L'ho sempre detto che avrei preferito nascere in un lontano futuro...
C'è un straordinaria affinità caratteriale che accomuna il ct Donadoni e mia suocera: entrambi sono capaci solo di poche e mediocri idee, ma la caparbietà con cui le difendono, anche di fronte alla più cristallina delle smentite, ha qualcosa di eroico. Nonostante Toni avesse ampiamente dimostrato nelle partite precedenti di non essere nelle condizioni adatte per assolvere alla propria missione di attaccante, che è quella di buttare in qualche modo la cazzo di palla nella rete avversaria, il mulo Donadoni si è incaponito nell'assurdo convincimento di doverlo schierare anche contro la Spagna. Risultato: quarto match di sterilità profonda per Toni, e Azzurri a casa. po popopopo poo pooo... Se chiedete a mia suocera perchè si ostina a votare Berlusconi a dispetto dei conflitti di interesse e delle caterve di leggi ad personam, vi risponderà tipo "perchè l'è un bel omm". Comincio a temere che le scelte tattiche di Donadoni scaturiscano da identiche profondità di analisi... Un'ultima considerazione: nelle interviste del dopo partita Donadoni ha dichiarato di aver messo in campo Del Piero solo all'ultimo poiché, avendo colto segnali di problemi fisici per De Rossi, ha preferito non bruciarsi un cambio. Domanda: se sapeva che De Rossi aveva problemi, perchè gli ha fatto tirare (e sbagliare) il rigore?!?
E così il Senato ha approvato il decreto legge sulla Sicurezza, comprensivo della famigerata norma salva-premier con la quale il berluska si parerà il culo dal processo Mills che lo vede imputato per corruzione in atti giudiziari. Ma c'è qualcosa in questo DL che mi indigna quasi quanto l'ennesimo giochetto ad personam del nano, ed è la totale assenza, tra le norme interessate dal decreto, di qualsiasi riferimento a reati di natura ambientale. Sembra quasi che i disastri ambientali, le ecomafie o le truffe alimentari siano diventati crimini di secondaria importanza, reati minori destinati alla derubricazione. E tutto questo in piena emergenza rifiuti a Napoli, quando invece sarebbe servito un segnale importante in tema di tutela dell'ambiente e contrasto al degrado ecologico. Ancora una volta i destini giudiziari di Berlusconi passano in primo piano rispetto al benessere di noi cittadini e del territorio che ci ospita.
Ah, ecco perchè il berluska si sta dannando all'inverosimile per un disegno di legge che proibisca le intercettazioni telefoniche: sperava forse di evitare che saltassero fuori anche queste. Comunque sia, è arrivato tardi.
Tre giorni di onesta e sospirata caldazza, e già i media lampeggiano presagi di sciagure. Per la giornata di oggi la protezione civile ha decretato addirittura il livello 3 di allerta caldo. Esagerati.
Io questi pregiudizi nei confronti del caldo non li capisco. Per un mese e mezzo il cielo ha rovesciato catinate d'acqua senza interruzioni, e nessuno se ne lamentava. Soltanto dieci giorni fa a Milano il termometro marcava 12° di minima e 17° di massima, ma a parte qualche considerazione marginale sull'impazzimento del clima, in generale nessuno sembrava preoccuparsene. Oggi, dopo pochi giorni con temperature finalmente allineate alle medie del periodo, sembra di ripiombare nell'isteria catastrofista dell'estate 2003 (la migliore degli ultimi decenni, per quanto mi riguarda).
Io con queste temperature ci sguazzo alla grande, ma al di là della mia personale predilezione per il clima estivo, resta il fatto che in questo periodo è giusto e normale che faccia caldo, a dispetto di tutte le teorie sull'apocalisse imminente che le cassandre climatiche ci propinano ogni volta che il termometro si azzarda un paio di lineette sopra il dovuto. A questo proposito, vorrei rammentare come la comunità scientifica internazionale non sia sempre allineata e concorde su tutto ciò che riguarda i presunti cambiamenti climatici in atto e i conseguenti effetti negativi su scala globale. Proprio ieri leggevo l'articolo di un climatologo italiano secondo il quale il tanto sbandierato scioglimento delle banchise polari, seppur innegabile se calcolato su lungo periodo, è comunque molto meno repentino ed influente rispetto a quanto ci propone il sensazionalismo mediatico. In base a recenti misurazioni pare infatti che la superficie glaciale artica sia aumentata, rispetto a giugno 2007, di circa 250.000 Km quadrati mentre l'Antartide, con i suoi attuali 11,8 milioni di km quadrati di superficie gelata, scoppierebbe di salute avendo registrato un aumento di 800.000 Km quadrati di ghiaccio in più rispetto all'anno scorso.
Dopo tutta l'acqua e il freddo che ho beccato questa primavera, ho diritto a godermi un po' di sano Global Warming minimo fino a metà novembre, e se qualche "caldofobo" dalla sudata facile la pensa diversamente, che si compri un bel ventilatore a tre velocità e non rompa i coglioni. Oppure se ne vada ai poli, visto che adesso sono anche più spaziosi.
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