Di seguito i deliri pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Hai capito quella lenza del Berluska? Si è fatto mezz'ora di coda in tangenziale mentre andava al salone del tessile alla fiera di Rho-Pero con quella coscialunga stagionata della Moratti, e scusandosi per il ritardo ha lasciato partire la sboronata: " serve una nuova tangenziale". Ma che genio della viabilità il nostro presidente logistico! Mezz'ora soltanto di impantanamento nel delirio intorno alla nuova fiera e subito ha inquadrato il problema e trovato la soluzione. Peccato che la sua uscita da deus ex machina arriva adesso, dopo anni di lacrime&sangue da parte di chi in quelle zone ci vive o è costretto a 'pendolarci' tutti i santi i giorni in auto. Mezz'ora di coda in tangenziale, e che sarà mai? Per anni ci sono volute intere mezz'ore solo per uscire da quel tratto disgraziato di tangenziale; per poi ritrovarsi in un inferno caotico di cantieri in continua mutazione dove anche il più aggiornato dei navigatori ti mandava a fare in culo alla prima deviazione. Dov'era il genio viabilistico del nostro premier quando per anni (anni!) venivano chiuse intere corsie della ss33? Dov'era quando ogni giorno migliaia di pendolari buttavano ore trascinandosi tra interruzioni, deviazioni assurde e cantieri che sembravano eterni? Adesso arriva lui e per un pochetto di rallentamento si mette a fare lo splendido promettendo tangenziali come fossero lecca-lecca. Fosse anche fattibile, è un'idea che arriva comunque tardi. Era il caso di pensarci prima, magari già nel lontano 2005 quando proprio Berlusconi, per suo tornaconto elettorale, inaugurò in pompa magna il polo fieristico quando ancora non avevano finito di costruirlo - e se non erano ancora pronte le strutture, figuriamoci le infrastrutture intorno. E la sindachessa Moratti che dice? "Fantastico!" ha commentato con estusiasmo, ma non è chiaro se la sua ammirazione era rivolta all'ipotesi di progetto o al suo stesso ideatore. In fin dei conti è rimasta per mezz'ora chiusa in macchina con Berlusconi...
Ogni estate la solita storia: uno non vede l'ora che arrivino le prime partenze di agosto per godersi finalmente qualche giorno senza il caos del traffico nella zona Rho-fiera, e invece i genialoidi cosa si inventano? Chiudono due corsie della statale su un tratto di due chilometri. Per tutta la settimana. Scommetto che gli idioti che hanno concepito questo ennesimo attacco al mio equilibrio interiore a quest'ora si stanno godendo le ferie al mare. A tutti loro il mio più sentito augurio perchè siano vacanze di merda...
Bisogna ammettere che alla fine quella massa di cerebrolesi che ha gestito il piano di rifacimento della viabilità nella zona della nuova fiera ce l'ha fatta a cavare il ragno dal buco. Il nuovo sottopasso Fiera è finalmente una realtà e da un paio di settimane è stato aperto al traffico. Certo, ci sono voluti praticamente 5 anni per arrivare a ciò che in qualsiasi altro paese civile si sarebbe ottenuto in 2, ma non è il caso di mettersi troppo a sottilizzare. Finalmente il sottopasso è aperto e funziona. Anche troppo. La prima conseguenza è stata che gran parte dei pendolari che in questi anni avevano ripiegato su itinerari alternativi, ora sono tornati in massa ad intasare la zona. Non solo: la nuova opera è talmente comoda e completa da aver catalizzato il traffico di tutte le altre direttrici dell'area Milano Sempione, col risultato di aver moltiplicato a dismisura code e ingorghi intorno alla statale. In pratica è stato eliminato un problema al centro ridistribuendolo amplificato lungo il perimetro. E' come lottare con l' Idra: le tagli una testa e subito ne spunta un'altra. Fatto sta che i tempi di percorrenza nell'ora di punta, almeno per quanto riguarda il mio tragitto, sono rimasti invariati se non addirittura peggiorati. Il calvario sarà anche mutato nella forma, ma pur sempre di calvario si tratta.
Credo sia arrivato il momento di tornare a spalare merda su quella massa di ritardati mentali che si sta occupando del rifacimento viabilistico nell'area della nuova fiera di Rho-Pero. A quasi cinque anni dall'inizio dall'inizio dei lavori ritengo sia doveroso riconoscere la giusta dose di insulti a tutte quelle bestie, di qualsiasi rango e ruolo, che hanno avuto ed hanno tutt'ora la responsabilità di cotanto sfacelo.
Cinque anni: 1800 giorni di code, intasamenti, ingorghi, imbottigliamenti assurdi e la speranza, sempre frustrata, che prima o poi questo calvario possa finire. E invece no: ogni volta ti illudi che la situazione stia un poco migliorando, o semplicemente cominci ad abituarti all'ultima carognata, ed ecco che gli inetti se ne inventano una nuova per aggravare il disagio. Ogni giorno, mentre attraverso in compagnia di migliaia di altri dannati quel delirio d'asfalto, ripenso alla tracotanza con cui oltre due anni fa il molto poco onorevole Berluska, in pieno orgasmo propagandistico pre-elettorale, inaugurò in pompa magna il nuovo polo fieristico spacciandolo come una delle grandi opere completate sotto il suo governo. Completata UN CAZZO, caro Berluska: se questi sono i tempi delle tue grandi opere, allora con il ponte di Messina la mafia avrà da mangiare per almeno due secoli...
Autostrada Courmayeur-Aosta, ore 21.00 di ieri. A 6 km circa dalla barriera di Aosta scuoto di colpo mia moglie, già mezza intorpidita di sonno: "oh, ma dove cazzo va questo?!" le/mi chiedo indicando una Fiat Panda color argento che viaggia sulla corsia di sorpasso in direzione opposta alla mia. "Ma è in contromano!!" grida lei dopo un attimo di sorpresa, mentre la Panda ci sfila di lato e sparisce alle spalle. "Oibò, o è in contromano lui, o lo sono io, e io sono certo di viaggiare giusto" dico scrutando il nostro potenziale e mancato assassino mentre rimpicciolisce nel retrovisore. "Chiama i Carabinieri!" grida la moglie ormai decisamente risvegliata "il 113!" "lascia perdere il 113, che l'ho chiamato tre volte in vita mia e guarda caso sempre da questa stramaledetta valle d'Aosta. Penseranno che sono un mitomane..." "Allora fermiamoci al casello e avvisiamo qualcuno" "C'abbiamo il Telepass, se lo saltiamo entrando poi è un casino uscire." "qualcuno dobbiamo avvisare, quello stronzo va a finire che ammazza qualcuno!" "ho il numero dell'Aci sul cellulare, prendilo e chiama" . . . "dice che il numero è inesistente" "E ti pareva. Anni che mi occupa memoria per niente, e l'unica volta che lo uso è pure sbagliato" "cosa facciamo?" "E cosa vuoi fare? Con tutto il traffico che c'è su 'sta maledetta autostrada, vuoi che non ci abbia già pensato qualcuno? Possibile che siamo gli unici utenti della A5 dotati di senso civico" "Eddai, chiamiamo il 113" insiste lei. "lascia perdere" suggerisco indicando i lampeggianti blu lanciati come missili sulle corsie opposte, "ci stanno già lavorando"...
Morale della storia: la tua guida può essere cauta e previdente quanto vuoi, ma ci sarà sempre uno stronzo su una Panda grigia a ricordarti che tutta la prudenza di questo mondo potrebbe non bastare...
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