Riporto qui di seguito l'ultima fatica creativa dell'amico Hiroshi, alias Cla, impreziosita da un'introduzione autografa dell'artista.
Fumettista eclettico e musicista ispirato, Hiroshi è senz'altro il più sfuggente e riservato tra gli abitanti del Borgo Natìo: si dice sia più facile imbattersi nel fantasma di Andrea Pazienza che non riuscire ad incontrare Hiroshi al bar per offrirgli una birretta...
"Un manipolo di bifolchi vuole ridurre i terrestri in condizione di totale schiavitu'. Il genere umano si trova di fronte ad una drastica decisione: PIEGARSI o RIBELLARSI. Un ragazzo a bordo del GUTTURNIOUS 5 ha gia' fatto la sua scelta"
1) call some friends and invite them for a picnic on next sunday (set meet hour at 9.00 am); 2) wait for sunday morning then, about 30 min before the meeting, call your friends and say them you can't partecipate due to your son's abdominal pain, or due to alien's invasion, or any other absurd apologies you can mind. To obtain better results, truncate communication without regards.
Follow these simple instructions to become a real complete and original "CAFONE"! It's really work, try it: success guaranteed!
(dedicated to someone who has done the same against me)
Di SuperCirio addì 21/10/2008 @ 20:56:30, in music, linkato 996 volte)
Oggi mi sono giocato la pausa pranzo per fare un salto in p.zza Duomo a visitare il Rock and Music Planet. Mi chiedo cos'hanno pensato le persone presenti vedendo un distinto quarantenne in completo gessato scuro che scattava foto alla maglietta di Sid Vicious con frenesia compulsiva ...
Ho sprecato 9 minuti e 56 secondi della mia preziosa esistenza guardando questo strano individuo che delira davanti a un monitor in attesa di non so quale "evento" commerciale legato al mondo Mac. Alla fine ho stabilito che:
il web 2.0 non è per tutti; anzi, a qualcuno fa decisamente male;
avere una chioma abbastanza folta non autorizza a passarci le mani con gesto compulsivo ogni 5 secondi;
la mia è stata l'ultima generazione nella quale aveva senso riporre un minimo di fiducia per il futuro;
le nuove tecnologie sono fruibili anche dai portatori di disabilità mentali. O forse sono proprio le nuove tecnologie che ne creano in continuazione.
l'universo Mac sarà anche molto elitario ma catalizza frotte di sfigati;
c'è ancora qualcuno che su internet non ci va soltanto per cercare video porno;
se un giorno mia figlia dovesse portarmi a casa uno così, combino un macello...
Ho già avuto occasione in tempi non sospetti di scagliarmi contro Facebook e il concetto di Social Network in generale. Adesso che il fenomeno è in crescita esponenziale, e come tale anche i suoi detrattori, mi trovo ad essere in totale disaccordo su quanto ha scritto oggi il Corriere in proposito.
Considerare Facebook un giochino da sfigati sottintende una ignoranza di fondo sull'argomento, senza contare che si sta parlando di una "moda" che ha ormai contagiato oltre 1.300.000 soltanto in Italia. Tutti sfigati afflitti dalla solitudine? Poco credibile. Il fatto poi che l'articolo si basi sulle dichiarazioni di un'oscura psicologa esperta in attacchi di panico (e che c'entrano gli attacchi di panico con il social network?) che ha classificato i facebookiani suddividendoli in sei categorie patologiche, la dice lunga sull'autorevolezza delle opinioni espresse. Insomma, che Facebook sia un magnete per gli sfigati non lo metto in dubbio, ma che TUTTI o anche solo una grossa parte dei suoi utenti siano tali è una tesi difficile da sostenere.
Non rinnego quanto ho scritto neanche un mese fa, però ammetto che Facebook ha delle sfaccettature divertenti. Non ci divento pazzo, lo trovo soltanto un metodo rapido e gradevole per mantenere certi contatti che, per questioni geografiche o altro, difficilmente si potrebbero mantenere in forme più "reali". E se proprio mi devo riconoscere in una delle categorie indicate dal Corriere, allora scelgo quella dei Nostalgici:
"Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata."
Probabilmente non sono molti gli intestatari di un contratto Alice ADSL 7 Mega che possono vantare queste performance di connessione.
Per quanto riguarda la mia personale esperienza posso solo dire che questa è la risultante di:
10 mesi e 21 giorni di incazzature;
31 telefonate al 187, con stati d'animo variabili tra l'incazzato, il disperato e il minaccioso
2 fax di protesta al Servizio Commerciale Telecom (entrambi tutt'ora senza riscontro);
5 "interventi tecnici" a domicilio, ognuno dei quali meriterebbe un post a parte;
1 sostituzione router, rivelatasi poi inutile come tutto quanto fin qui elencato.
Però da alcuni giorni, in virtù di chissà quale misteriosa alchimia verificatasi negli insondabili recessi tecnici di mamma Telecom, i parametri di connessione sono di tutto rispetto.
In compenso è morto il VOIP, che già prima funzionava male, ma almeno funzionava.
Forse è vero che non si può aver tutto (tantomeno da Telecom) ma io non mi arrendo...
Fishing? E come funziona, ti arriva una trota via mail? Qualcuno spieghi a questi sprovveduti giornalari la differenza (non solo di pronuncia) tra fishing e PHISHING.
Mi arriva tutto d'un botto una mail avente oggetto "maestro unico e altro" con allegato un documento PDF dal titolo perentorio: "tutte le bugie della sinistra". Il documento, di cui non sono chiare le fonti (non ci sono riferimenti circa l'autore, né nel documento stesso né da parte di chi l'ha inviato) avrebbe lo scopo di fare chiarezza sui contenuti del cosidetto Decreto Gelmini sulla riforma scolastica, smascherando nel contempo le falsità che una generica 'sinistra' avrebbe articolato nel tentativo di impedirne l'approvazione (peraltro già avvenuta). Ritengo meriti di essere linkato QUI, non perchè mi interessi esprimere consenso o meno sui contenuti, bensì con l'unico scopo di fotografare la situazione a poche ore dall'approvazione del decreto in questione. I (tanti) detrattori della riforma Gelmini preannunciano pesanti ricadute sociali innescate dal provvedimento. Questo documento invece le smentisce una ad una. Benissimo, allora lo metto lì, e aspetto. Mi tornerà utile da qui a qualche mese, quando secondo previsioni cominceranno a farsi sentire gli effetti della riforma. A quel punto, pagine alla mano, sarà facile stabilire chi sparava più cazzate tra governo e opposizione. Scripta Manent, eccheccazzo.
Non vorrei sembrare indelicato, ma ritengo che se esistesse un premio annuale per la sfiga più grande, quest'anno toccherebbe senz'altro alla nonna di Barack Obama. Poveretta: 86 anni di vita, di cui gli ultimi 47 a desiderare un futuro da presidente per il suo nipotino prediletto, e le tocca andarsene il giorno prima che il suo sogno diventi realtà (o almeno dovrebbe...)
Nel giorno in cui gli USA si producono in una delle più grandi dimostrazioni di democrazia della loro storia, con i due contendenti alle presidenziali che rilasciano dichiarazioni di reciproca stima, il nostro psico-nano Presidente del Consiglio non perde l'occasione per mostrare quanto sia distante da tutto ciò il suo provincialismo politico da dilettante allo sbaraglio.
Prima sceglie di non commentare i risultati, mentre i governi di mezzo mondo si affrettano a congratularsi con il neo-presidente USA; Poi, quando infine si è decide, non rinuncia ad una delle sue uscite da guitto d'operetta che lo hanno reso famoso (e ridicolo) in tutte le cancellerie del pianeta. America, quanto ti invidio oggi...
Intanto Obama ha vinto. E' già qualcosa, se non altro perchè solo due anni fa una simile eventualità sarebbe stata scartata a priori. L'America di Obama, quella del sogno americano che non è mai morto, scivola sull'onda dell'euforia verso quella fase in cui l'idealismo della campagna elettorale sfuma lentamente nel realismo post-vittoria: esaurita la spinta del "yes we can", è arrivata l'ora del "now we must do". E io, a costo di apparir musone (per dirla alla Leonardo), continuo a sostenere che l'elezione di Obama è una grande vittoria della democrazia e segna una svolta epocale nella storia americana, ma non avrà impatti significativi sullo scenario politico europeo e ancor meno su quello italiano.
Ci hanno provato i burattini del nostro teatrino politico a cospargersi di 'obamismo', nel tentativo di far propria la vittoria di un sistema democratico che è lontano anni luce dai loro machiavellismi meschini e provinciali. Un atteggiamento patetico, come ha detto bene Cacciari. A pensarci bene vien da piangere per lo sconforto: dall'altra parte dell'oceano si scrive la storia e si aprono le porte del futuro, mentre in Italia come si accoglie tutto questo? Con i commenti al limite del surreale del premier in carica e le sparate fuori misura di un post-fascista avvezzo a figuracce da miserabile.
"Obama è dei nostri" ha dichiarato Veltroni, quasi a lasciar intravedere l'illusione (assolutamente infondata) che l'onda lunga della vittoria dei democratici negli USA possa essere il segnale di un cambio di fronte anche nella realtà italiana. Dal canto suo Berlusconi, che ora minimizza la sua più volte palesata simpatia per l'ala rebubblicana e per "l'amico Bush", si affretta ad assicurare che i rapporti tra Italia e USA rimarrano ottimi.
Questo ci fa capire come un parallelismo tra la situazione statunitense e quella italiana sia un azzardo anche solo sul piano dei personaggi: di là avevano un candidato democratico giovane e uno sfidante repubblicano anziano; il giovane era giovane e l'anziano faceva l'anziano. Noi abbiamo un premier anziano che ha l'ossessione di apparire giovane, e un leader dell'opposizione (relativamente) giovane ma che è già vecchio nel pensiero e nelle idee.
Ma dove cazzo vogliamo andare? L'America è lontana. Da oggi lo è ancora di più.
"Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni
alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non
togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti" (Silvio Berlusconi, 5 novembre 2008)
In sostanza: ok al taglio da 8 miliardi di finanziamenti alla scuola pubblica, ma guai a chi tocca i soldini destinati a preti e suorine delle scuole private cattoliche.
Il sistema scolastico va allo sfascio mentre con le mie tasse ci mantengono le Orsoline...
" - no, il post sulle chiavi di ricerca no! Ti prego! E' la classica ultima spiaggia del blogger senza idee... - infatti. "
Di seguito le prime 10 chiavi di ricerca che nel mese di ottobre hanno restituito l'indirizzo di codesto blog tra i risultati:
Supercirio Beh, mi sembra normale che chi cerca 'supercirio' debba trovare IL SuperCirio, a meno che non stesse cercando un prodotto a base di concentrato di pomodoro la cui azienda produttrice prima o poi querelerò per abuso del marchio.
Mediolanum "l'addetta" ai piani In tempi di crisi meglio diffidare delle banche in generale, soprattutto di quelle che hanno in giro per i piani misteriose "addette" (quelle virgolette, chissà perchè, hanno un che di pruriginoso...)
anti christ&anarchist" blog Oddio... vero che ogni tanto ce n'è per tutti, berluska e Vaticano compresi, ma da qui a ritagliarmi i panni dell'anarchico senzadio ce ne passa.
paolo giordano povero Paolo, se sapesse che cercando il suo nome si arriva al mio blog andrebbe in bestia assieme a tutti i suoi numeri primi
guidone di squadriglia Scout un giorno, scout per la vita. Effettivamente ai tempi in cui si girava in braghette corte e fazzolettone al collo ero sempre io quello cui toccava portare il guidone. Quel dannato legnaccio continua a perseguitarmi.
music omsa attiva Immagino che obiettivo della ricerca fosse la colonna sonora dell'ultimo spot Omsa. Rimarrà un mistero il legame tra i collant Omsa Attiva e le bestiate del mio blog.
attacchi di panico addirittura?! Quando ci troverò anche "schizofrenie compulsive" e "amico immaginario" allora sarà il caso di chiudere il blog
max bunker di destra ma non mi dire! Il mitico creatore del Gruppo TNT vota per Storace!
chivuolesseremilionario Io, ad esempio. Però vorrei anche continuare a scrivere mettendo uno spazio tra una parola e l'altra
joe strummer usava amplificatori si, lo credo anch'io. D'altronde una chitarra elettrica senza amplificatore non suona granché. Comunque mi inorgoglisce sapere che googlando Joe Strummer si arrivi anche al mio blog.
Devo ammettere di essere d'accordo -forse per la prima volta- con un'opinione di quell'invasato di Vittorio Feltri. Il turpiloquiante direttore di Libero, nel suo editoriale sul quotidano in edicola oggi, si scaglia contro il presumibile esito del processo in corso a Milano sul crack Parmalat e il suo imputato n. 1, l'ex patron Calisto Tanzi, nei confronti del quale si profila la possibilità di una assoluzione 'virtuale' anche in caso di condanna.
Infatti il buon Calisto, venissero riconosciute le sue responsabilità penali nella faccenda Parmalat, eviterebbe comunque la gabbia. Glielo garantisce la famigerata legge ex Cirielli (uno dei tanti 'gradini' che Berlusconi ha messo in fila nella sua scalata all'impunità) in base alla quale per determinati reati non è prevista reclusione se il condannato ha superato i 70 anni di età, traguardo che il nostro Calisto ha superato proprio ieri: auguroni!
E forse è proprio per la sicurezza di poterla sfangare in ogni caso che l'imputato Tanzi, durante il dibattimento di ieri in aula, si è concesso dichiarazioni di un'ipocrisia sconcertante: "Non ho mai ideato, non ho mai avuto la consapevolezza di aver architettato la grande truffa ai danni dei risparmiatori. Non ho mai pensato che ci fosse una diffusione così estesa di titoli nelle tasche di privati"
Così fosse, due sono le possibilità: Tanzi racconta cazzate, volendo far credere che tutto il marciume della vicenda Parmalat gli è passato sotto gli occhi senza che lui se ne accorgesse; oppure era veramente all'oscuro di tutto, ma questo significa che Parmalat è stata guidata per anni da un totale inetto al quale chiunque poteva accendere cerini sotto il culo senza che lui ne avesse il minimo sentore. In entrambi i casi meriterebbe la galera a prescindere dai garantismi della ex Cirielli.
D'altro canto, se nei confronti dei cosidetti 'top manager' venisse introdotto il reato di manifesta incompetenza, ci sarebbe il rischio di doversi porre un'altra questione: ci sono abbastanza celle per tutti?
L'altro giorno un conoscente mi ha inoltrato la mail di un certo Roberto Forni, "privato cittadino non aderente ad alcuna organizzazione politica, religiosa, o di alcun altro genere", il quale, dopo ampie giustificazioni per l'invasione della privacy dei destinatari ed improbabili spiegazioni sui metodi utilizzati per ottenere i loro indirizzi mail, propone di sottoscrivere una petizione online affinchè venga annullata la sentenza della corte d'appello di Milano sul caso di Eluana Englaro.
Come noto, la Cassazione ha respinto il ricorso contro la sentenza della Corte d'appelo di Milano che aveva concesso a Beppino Englaro, padre di Eluana, di poter sospendere l'alimentazione e l'idratazione forzata alla figlia in coma irreversibile da sedici anni. Nella sua mail invece mr Forni sostiene la necessità di (testuale) "fermare almeno temporaneamente l'esecuzione del decreto" poichè, dice, "sono passati 16 anni dall'incidente, penso che un pò di tempo in più possa far ragionare meglio ad acque calme..."
Al di là del fatto che dopo 16 anni le acque hanno avuto fin troppo tempo per calmarsi, è comunque lecito che su un tema così complesso e delicato i punti di vista siano molteplici. Il mio, ad esempio, è sostanzialmente opposto a quello di Forni, ed nella mia risposta alla mail l'ho spiegato chiaramente.
Devo in ogni caso ammettere che l'iniziativa di Forni, pur non avendo cambiato di una virgola le mie opinioni sul tema dell'eutanasia, ha messo in evidenza certe mancanze sul lato pratico. Ci riflettevo ieri sera, nel traffico della tangenziale, mentre come ogni sera rischiavo la pelle nel tentativo di guadagnare l'uscita verso il delirio viabilistico della nuova fiera. Mi chiedevo cosa succederebbe se un giorno o l'altro uno dei tir contro i quali mi tocca guadagnare a braccio di ferro il diritto di passaggio, decidesse all'improvviso di mettere a frutto la sua superiorità cinetica, scaraventandomi nella stessa situazione in cui si trova ora la povera Eluana.
Mano sui coglioni, certo, ma al di là di questo è necessario capire quale sarebbe la mia posizione giuridica, considerato che non ho mai espresso pubblicamente e in nessuna forma le mie volontà circa eventuali procedure di fine vita. La Englaro almeno a suo padre aveva detto come comportarsi. Io neanche quello. Sono giuridicamente scoperto. Un giorno potrei ritrovarmi nella disgraziata situazione di non poter esprimere precise e libere volontà circa la determinazione del mio destino, e il rischio è che un qualsiasi Giuliano Ferrara, o un card. Bagnasco, o addirittura il "libero cittadino" Forni possano farlo al posto mio. Ipotesi sconcertante.
Per questo oggi, in pieno possesso delle mie (poche) facoltà mentali,
dichiaro che
-in caso di malattia o trauma invalidante che determini una situazione di coma irreversibile e stato vegetativo permanente, tale da impedirmi qualsiasi forma di relazione e che comporti la totale dipendenza delle mie funzioni vitali dall'ausilio di macchinari, per un periodo di tempo continuativo e protratto di 3(tre) anni almeno,
chiedo
- che venga sospesa ogni forma di accanimento terapeutico e di sostentamento forzato; al limite, come ultimo pasto, frullate una pizza e mettetemela nella flebo. - che non venga dato alcun risalto mediatico alla faccenda. In particolare vorrei che si evitassero le petizioni online da parte di privati cittadini che poi mandano mail ad altri cittadini per sensibilizzarli sulla necessità di negarmi un dignitoso trapasso. - che sia impedito a Giuliano Ferrara -o a chiunque altro in sua vece- di ammorbarmi con bottigliette d'acqua e lezioni di morale non richieste. - che mi vengano somministrati dei derivati oppiacei nell'eventualità che nonostante l'incoscienza io possa comunque provare dolore; anzi, già che siete in ballo, buttatemi dentro tutte le droghe che vi riesce di recuperare: almeno una volta vorrei provare tutte quelle sostanze da cui mi sono sempre tenuto alla larga. - che a spegnere i macchinari e staccare i sondini siano infermiere avvenenti e vestite in modo succinto: del resto si vive (e si muore) una volta sola, no?
Manca qualcosa? Ah si: niente fiori, ma opere di bene.
Pur odiando il freddo e l'inverno con tutto me stesso, devo però ammettere che la neve la trovo simpatica. Non c'è niente da fare: appena cascano i primi fiocchi comincio a sperare che ne metta giù 2 metri almeno. Sono peggio dei bambini. Ma questo bambino dimentica che ha la macchina parcheggiata al capolinea del metrò, e se continua così stasera per lui saran cazzi.
nota estemporanea di critica musicale: Ieri sera sono riuscito a piratare procurarmi "Chinese Democracy" dei Guns n' Roses, l'album più atteso (si dice) della storia del Rock. Beh, fortuna che a me il sound dei GnR tutto sommato non ha mai detto granché, perchè aspettare 15 anni per ritrovarsi nelle orecchie una cagata del genere dev'essere una delusione pesante...
Sono convinto che Tremonti sia tutt'altro che un pirla, anche se il suo faccino, lombrosianamente parlando, si ostina a gridare il contrario. Nonostante ciò, quel buffo brianzolo occhialuto ogni tanto se ne esce con qualche nuova trovata che mi riaccende i dubbi. La social card, tanto per fare un esempio. Senza voler entrare nel merito circa il reale valore dell'iniziativa (con 40 euro al mese oggigiorno non ci fai un cazzo, inutile prendersi in giro) mi chiedo semplicemente con quale criterio verranno selezionate le famiglie che avranno diritto a questo strumento di sostegno. Perchè se per capire chi aiutare si ricorrerà ancora una volta alle dichiarazioni dei redditi, allora sappiamo già a chi andranno quei soldi (pubblici): a chi di soldi ne ha già a palate, proprio perchè non li dichiara come redditi.
Saranno gli stessi che hanno già l'esenzione dal ticket in ospedale, i libri gratis per i figli, le rette mensili dell'asilo ridotte, e via detraendo. Fa niente se poi hanno la casetta al mare e il Cayenne parcheggiato in garage. E' la solita abilità tutta italiana con cui moltissimi possessori di partita iva riescono a incamerare fiumi di denaro a fronte di dichiarazioni fiscali al limite della nullatenenza.
E' vergognoso come questa categoria di personaggi, che in qualsiasi altro paese del mondo rappresenta un abominio da perseguire, in Italia venga invece tutelata da un governo guidato da un personaggio che proprio sull'evasione fiscale ha fondato il suo impero economico.
E da oggi, grazie a Tremonti, chi evade di più ha anche diritto ai punti della tessera fedeltà.
Onestamente tutta quest'avemaria di polemiche intorno all'aumento dell'IVA per gli abbonamenti Sky non la capisco proprio. Vero che i teleutenti sono già vessati dal canone RAI, vero che è una tassa iniqua e vagamente (!) in odore di conflitto di interessi, però gridare allo scandalo per neanche 2 euro al mese di aumento su quello che nonostante tutto rimane un prodotto di nicchia mi sembra esagerato. In fin dei conti chi è l'abbonato medio della pay-tv? Se togli quella fetta consistente di consumatori che hanno sottoscritto l'abbonamento solo per togliersi dai coglioni i centralinisti di Sky che chiamano ogni sera all'ora di cena, per il resto si tratta di gente che non sa come buttare via i soldi e regala a moglie e figli la possibilità di rincoglionirsi davanti a 700 canali di cartoni animati e serial tv americani. Oppure quelle anime semplici che ogni volta che invitano amici a cena si sentono chiedere "si, ma ce l'hai Sky? no? e allora come la vediamo la partita?" (risposta consigliata: vaffanculo tu, Sky e la partita. Se ti invito a cena è per condividere una serata in compagnia. Se lo scopo è divanarmi tutta sera davanti alla tv allora posso benissimo farlo da solo...)
Insomma, tutto questo per dire che di questi tempi ci sarebbero ben altre brutture da contestare al governo in carica e allo psiconano che lo presiede, e mi riferisco a questioni al cui confronto l'IVA di Sky è una goccia di pioggia in un mare di merda. Vogliamo parlare della scandalosa revoca delle agevolazioni sugli interventi di risparmio energetico? Ci sono famiglie che hanno speso migliaia di euro per investimenti nel campo del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale attirati dai cosidetti 'ecoincentivi', cioè agevolazioni fiscali sui costi sostenuti per l'installazione di pannelli fotovoltaici, isolamenti termici, etc. Ebbene il ministro Tremonti, nella finanziaria 2009, ha tirato una bella riga su queste voci cosicchè tutti coloro che hanno cacciato soldini per gli investimenti di cui sopra ora potranno prendere le loro domande di sgravio e bruciarle per scaldarsi, in pieno spirito ambientalista.
Non bastasse questo, alle marachelle natalizie del governo in carica si aggiunge anche un "attacco grave e scomposto" dello psiconano nei confronti del Corriere della Sera e de La Stampa, complici secondo lui di essere capitanati da direttori incapaci di fare il loro mestiere. Lo hanno già ribattezzato "l'editto albanese" (in questi giorni lo psiconano si rende ridicolo a Tirana) con chiaro riferimento al famoso "editto bulgaro" di qualche anno fa contro Biagi-Santoro-Luzzatti. Anche in questo caso l'ira del nano è tutta contro certa stampa -o meglio quei pochi organi di informazione che ancora non riesce a controllare- colpevole a suo avviso di fare cattiva informazione nei confronti dei cittadini. E cosa avrebbero fatto di così terribile i due quotidiani in questione per scatenare la reazione squilibrata del premier? Semplicemente avevano evidenziato ciò che qualsiasi cittadino con un livello intellettivo medio aveva già capito da solo: che la vicenda Sky costituisce l'ennesimo, palese caso di conflitto di interessi da parte di Berlusconi. Mal gliene incolse, poveretti.
Davanti a tutto questo la presunta opposizione cosa fa? Si avvita in polemiche inutili sui 2 euro di aumento mensile agli abbonati Sky. In realtà dovrebbero esserne contenti: forse è la volta buona che riescono a racimolare un paio di spettatori in più per la loro buffa YouDem.tv
«Abbiamo ricevuto il vostro invito alla cerimonia per la consegna dell’attestato di Benemerenza civica in data 7 dicembre 2008. Desideriamo in primo luogo ringraziare chi ha proposto il nostro nome. Vi comunichiamo altresì che non intendiamo accettare la Benemerenza, poichè siamo in disaccordo con la vostra decisione di non assegnare l’Ambrogino d’Oro a Enzo Biagi e la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, come riportato dai principali organi di stampa». Elio e Le Storie Tese.
- Cosa vorresti per Natale? - mmmmm.... non so, tu cosa pensavi di regalarmi? - pace, amore e serenità - ma queste cose le ho già! - ke sfiga: di questi tempi sono le uniche che vengon via per poco...
La neve in città in genere non piace a nessuno, a parte i bambini che ci fanno i pupazzi e i cani che ci pisciano sopra (sui pupazzi, non sui bambini). Però bisogna dire che crea atmosfera, prepara le verze per la cassoela ed ha l'incredibile capacità di modificare gli orari ai miei vicini di casa. Questi sono tutti bravi lavoratori indaffarati e mattinieri proprio come me, ed è consuetudine scambiarsi un saluto di prima mattina, incrociandosi nel tornello dei box prima di impegnare uno dietro l'altro la rampa d'uscita. Tranne quando nevica. In questo caso la zona garage, a quell'ora di solito abbastanza animata, si presenta deserta e silenziosa. Allora prendo la mia pala da neve e attacco a liberare, ancora una volta DA SOLO, la rampa di uscita, rimunginando ipotesi su quali morbi epidemici possono aver colpito così duramente tutto il vicinato, risparmiando soltanto me. Alla fine, quando ormai mi sono convinto che l'intero quartiere sia rimasto vittima di un attacco terrorista a base di gas nervino verso il quale io sono misteriosamente immune, mi asciugo il sudore e con un colpo secco batto la pala sul cemento del tornello per liberarla dalla neve residua. All'improvviso, come se quel suono fosse un segnale convenuto, tutte le serrande si aprono all'unisono e le facce riposate dei miei coinquilini fanno capolino augurandosi vicendevolmente buona giornata. Con altrettanta simultaneità vengono avviati i motori. Il tempo di rallegrarmi del fatto che l'intero vicinato non è rimasto vittima di alcuna disgrazia e il tornello è già invaso da auto che diligentemente si accodano verso la rampa d'uscita, ormai perfettamente sgombra da ogni traccia nevosa. Li saluto uno ad uno mentre mi sfilano davanti, e loro rispondono con un sorriso che fa tanto, tanto Natale...