Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
Mi sta appassionando tutta quell'avemaria scatenatasi in questi giorni attorno all'esperimento in programma per il 10 settembre prossimo venturo al Cern di Ginevra, dove un giocattolone chiamato LHC, una specie di anello dal diametro di alcuni chilometri e costato la cifretta di 6 miliardi di euro e 15 anni di lavoro, dovrebbe entrare in funzione per la prima volta. All'interno dell'anellone, posizionato ad una profondità di 100 metri sottoterra, saranno sparati fasci di protoni che poi verranno fatti scontrare tra loro, così, per il gusto di romper loro i coglioni. Secondo l'intera comunità scientifica tutti quei minuscoli botti sotterranei porteranno gran giovamento alle nostre conoscenze sulla fisica della materia, poichè si andranno a ricreare le condizioni immediatamente successive al Big Bang. Ecco, devo ammettere che già questo aspetto mi induce qualche perplessità. Era necessario fumarsi 6 miliardi di euro per scoprire quali condizioni regnavano nell'universo un secondo dopo il grande botto che lo ha generato? Voglio dire, non serve essere astrofisici per ipotizzare che l'Universo, nei suoi primi istanti di vita, fosse un gran posto del cazzo! Caldo, frenetico, senza neanche un tabaccaio aperto... Ritengo non sia saggio sbattersi tanto per riscostruire simili condizioni di merda. In Svizzera poi! Ma c'è dell'altro. Già nel marzo scorso un paio di teste d'uovo americane si sono scagliate contro il progetto, sostenendo che tutto quello scontrarsi tra particelle incazzate darà avvio ad un processo irreversibile in grado di generare un buco nero capace di mangiarsi in un boccone la Terra, se non l'intero universo. Mi immagino la scena: tutti i 6000 ricercatori del Cern in trepida attesa dell'evento, il capo progetto con il ditino sull'interruttore ON, schiaccia e... puff: tutti spazzati via come stronzi dall'enorme sciacquone dello scarico cosmico. Seppur assai improbabile, l'ipotesi di un'Apocalisse siderale con epicentro in Svizzera terrorizza e affascina al tempo stesso. Inoltre pone all'uomo comune, portato per sua natura ad interessarsi di faccende assai più prosaiche -come la campagna acquisti dell'Inter o le foto della Parietti nuda- degli interrogativi filosofici profondi sul senso della vita, sul significato dell'esistenza e il mistero della morte. Insomma su quel Grande Tutto che un fascio di particelle spericolate potrebbe trasformare nel Nulla Assoluto, nel Vuoto Totale, ancora più vuoto del programma politico di Berlusconi. Verrebbe ad esempio da chiedersi: Dio è al corrente di tutto ciò? Ha un piano di disaster recovery nel caso la faccenda dovesse effettivamente mettersi male? (mi figuro Dio che spunta tra le nuvole sopra la Svizzera, col suo barbone bianco arruffato, guarda il buco in espansione esclamando "oh grulli!". Poi tappa il buco con uno Sputazzo Divino e trasforma tutti gli scienziati in impiegati del catasto). Ancora mi chiedo: c'è un posto nell'universo esentato dalla grande catastrofe, tipo un paradiso fiscale cosmico o qualcosa di simile? Se si, è raggiungibile in motorino? Potrebbe servire a qualcosa nascondersi in solaio? Ci sono poi istanze più soggettive, legate alla sfera del personale e con le quali ognuno, a suo modo, si troverebbe a dover fare i conti nell'imminenza della fine del mondo. Per dire, davanti alla prospettiva di un'estinzione in massa del genere umano è lecito che io continui a versare i contributi IRPEF? E fino a che punto la Rai può impuntarsi nel pretendere il pagamento dei canoni arretrati? Questo mese la rata del mutuo la pago o aspetto che il buco nero si ingoi la banca? (tra l'altro in questo periodo le banche finiscono nei buchi neri anche senza bisogno dell'LHC) Mi chiedo infine come potrà essere il passaggio, l'istante esatto in cui il black hole ci inghiottirà. Soffriremo molto, o al contrario saremo colti da un'euforia irrazionale? Oppure sarà talmente repentino da non lasciarci neanche il tempo di toccarsi i coglioni? Sperimenteremo esperienze lisergiche come il protagonista di 2001 Odissea nello Spazio? Tutto sommato però la prospettiva di un'estinzione di massa non mi spaventa. Non la auspico, ovviamente, però mi angoscia molto meno rispetto all'idea di morire mentre il resto del mondo va avanti, dimenticandosi di me poco a poco (o già il giorno dopo, probabilmente...). Nessuna malinconia per l'affetto dei propri cari rimasti in questo mondo, nessun rimpianto per ciò che si lascia, nè timori per ciò che ci aspetta... In fondo il detto 'mal comune mezzo gaudio' è applicabile su qualunque scala, no? In questo senso il buco nero, come la morte, sarebbe una vera espressione di uguaglianza sociale. Tutti nel Nulla, senza alcuna distinzione né privilegio. Di una cosa sono certo: per quanto immane potrà essere la catastrofe scatenata dall'LHC, noi italiani saremo comunque avvantaggiati: in quanto a "buchi" nessuno al mondo ha più esperienza di noi...
Se non ho capito male, il tempo si manterrà bello e soleggiato al nord, con temperature sopra la media del periodo, fino a venerdì. Poi, nel weekend, deciso peggioramento e brusco calo delle temperature.
Dio è dotato di un gran senso dell'umorismo. Peccato che diverta solo lui.
Ieri sera ho rivisto con piacere il film "La Guerra Dei Mondi", quello con la regia di Spielberg dove Tom Cruise combatte contro orde di alieni cattivi che hanno invaso la Terra sterminando cristiani a mazzi, salvo poi finire a loro volta fulminati dal virus del raffreddore cui il loro organismo non è abituato. Bel film, ma ho il timore che Spielberg possa aver reso un cattivo servizio all'umanità. Ipotizziamo che una razza di alieni bellicosi stia effettivamente progettando l'invasione del nostro pianeta: questo film non fa altro che metterli in guardia circa una potenziale criticità del loro progetto! Finirà che ci ritroveremo invasi da alieni strafatti di Vicks Sinex...
Incredibile: ieri l'Alta Corte Costituzionale della Thailandia ha imposto le dimissioni all'attuale primo ministro Samak (e a tutti i suoi ministri), reo di aver partecipato ad una trasmissione televisiva di cucina, una specie di 'Prova del Cuoco' in salsa Thai. In Italia invece abbiamo un primo ministro che da decenni ci rifila polpettoni cerebroblastici attraverso tre reti tv di sua proprietà, e nessuno che riesca a schiodarlo. Che roba: i thailandesi in un attimo si sono sgravati di un primo ministro cuoco, mentre noi non riusciamo a liberarci di un peracottaro...
Dunque, se non ho capito male le cose sono andate più o meno così: c'era una mela mezza marcia di nome Alitalia. Questa povera mela era ormai talmente brutta e ammaccata da non riuscire più a stare sul mercato. C'era poi un presidente del consiglio (Prodi) che avrebbe voluto venderla così com'era, completa di ammaccature e bacherozzi (debiti ed esuberi) a potenziali acquirenti esteri, così da piazzare oltre confine la fregatura. C'era infine una grande compagnia francese che pareva disponibile a farsi inculare carico di tutti gli oneri ed onori legati all'acquisto. Succede però che, nel bel mezzo della difficile trattativa, il Prodi finisce sgambettato dal primo Mastella che passa di lì, e al suo posto subentra un nanetto pelato che strilla "ah no! Alitalia ha da restare italiana!" e attacca a raccontar storielle riguardo una fantomatica cordata di imprenditori disposti a scucire fior di soldoni pur di mantenere la mela Alitalia sotto il Tricolore. Il problema è che la mela è sempre più marcia ogni giorno che passa, comincia a mandare odor di acetone, ma di quella misteriosa cordata di potenziali acquirenti non si vede manco l'ombra. "Qui ci vuole un piano!" grida allora il piccolo calvo. Così prende la mela e con pochi abili gesti la taglia in due, separando la parte guasta e verminosa da quella sana e appetibile. Raduna poi una nutrita schiera di danarosi mecenati (tra i quali molti personaggi che vantano nei suoi confronti crediti di natura clientelare) e propone loro l'acquisto della metà buona a condizioni incredibilmente vantaggiose. Va da sè che una simile proposta è difficile che venga respinta, e infatti la mezza mela, mondata da ogni schifezza e bruttura, passa rapidamente di mano. Al malefico nanetto, soddisfatto per l'esito dell'impresa, non resta nient'altro da fare che sbarazzarsi della metà malata. Come? La cosa migliore a questo punto è scaraventarla nel bidone del Tesoro di Stato, dove l'esercito silenzioso degli enzimi Contribuenti avrà l'ingrato compito di digerirne tutte le sozzerie. (Ovviamente generalizzo, com'è nella natura mia e di questo blog, ma non ho dubbi sul fatto che le rogne di Alitalia anche stavolta cascheranno tra le corna di noi contribuenti)
"La prostituzione mi fa orrore, mi fa rabbrividire, non capisco chi vende il proprio corpo..."
(Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità)
...neanche chi lo vende in cambio di una poltrona da Ministro?
Visto cosa succede quando si organizza una BlogFest senza invitare il SuperCirio?
Che vi serva di lezione...
La situazione dei mercati finanziari europei in questo momento mi ricorda quella famosa scena del film "L'aereo più pazzo del mondo": " Niente panico... Ok: Panico!!" Ecco, direi che siamo arrivati alla fase in cui non resta nient'altro da fare che lasciarsi andare all'isteria. Proprio quando i maggiori analisti cominciavano timidamente a ipotizzare una possibile ripresa economica intorno alla metà del prossimo anno, ecco che ci pensa un'altro colosso di carta americano a rigettarci in fondo al pozzo. La più grande bancarotta societaria nella storia del capitalismo occidentale ha stroncato sul nascere tutte le speranze di una ripresa in tempi brevi della macchina economica. Questo pomeriggio, mentre lo S&P/MIB perdeva oltre il 4% portando piazza Affari ben oltre l'orlo della crisi di nervi, a Bruxelles la BCE dichiarava lo stato di 'allerta straordinaria' e lanciava ai mercati immersi nel mare di merda un salvagente da 30 mld di euro di liquidità. Sempre la BCE, per bocca di quel genio di Trichet, ha poi dichiarato che " la stabilità dei prezzi è il prerequisito per la stabilità finanziaria, un obiettivo molto importante nell'attuale congiuntura". Il che vuol dire che possiamo sognarci un calo a breve termine dei tassi di interesse, anzi saremo fortunati se resteranno ai livelli attuali senza ulteriori incrementi, alla faccia mia e di tutti coloro che hanno un mutuo a tasso variabile. A questo punto sarebbe patetico cercare di nascondersi dietro inutili congetture e facili ottimismi: siamo nella merda, e che nessuno faccia l'onda. Fortuna che ci pensa il Milan a tenerci su il morale.
"I'm holding out
For the day
When all the clouds
Have blown away" (PINK FLOYD - 'Wearing The Inside Out')
Sono cresciuto inerpicandomi sui meravigliosi "muri sonori" che questo artigiano del Rock sapeva costruire con rara e delicata maestria. Oggi questo mondo è senz'altro un po' più buio, poichè un altro Diamante Pazzo ha smesso di brillare.
Questo clone dell'orsetto Pooh dall'espressione facèta è Leonardo, nominato ' blogger dell'anno' alla BlogFest 2008 di Riva del Garda. In qualità di lettore di vecchia data del suo blog, mi crogiolo soddisfatto nella consapevolezza di aver puntato un cavallo vincente (anche se lui vince, mentre io neanche partecipo. Vabbè, è la vita...)
Tre giorni di quasi-inverno ed io sono già macellato da raffreddore e mal di gola. Se le premesse sono queste, temo che a Natale il panettone dovranno somministrarmelo per endovenosa.
Quindi sembra proprio che la trattativa per Alitalia sia destinata a fallire. Aveva ragione De Benedetti: tira e tira, alla fine la corda si spezza. Il problema è che il successivo colpo di frusta arriverà tra le chiappe a noi cittadini contribuenti, come sempre.
Bisogna ammettere che alla fine quella massa di cerebrolesi che ha gestito il piano di rifacimento della viabilità nella zona della nuova fiera ce l'ha fatta a cavare il ragno dal buco. Il nuovo sottopasso Fiera è finalmente una realtà e da un paio di settimane è stato aperto al traffico. Certo, ci sono voluti praticamente 5 anni per arrivare a ciò che in qualsiasi altro paese civile si sarebbe ottenuto in 2, ma non è il caso di mettersi troppo a sottilizzare. Finalmente il sottopasso è aperto e funziona. Anche troppo. La prima conseguenza è stata che gran parte dei pendolari che in questi anni avevano ripiegato su itinerari alternativi, ora sono tornati in massa ad intasare la zona. Non solo: la nuova opera è talmente comoda e completa da aver catalizzato il traffico di tutte le altre direttrici dell'area Milano Sempione, col risultato di aver moltiplicato a dismisura code e ingorghi intorno alla statale. In pratica è stato eliminato un problema al centro ridistribuendolo amplificato lungo il perimetro. E' come lottare con l' Idra: le tagli una testa e subito ne spunta un'altra. Fatto sta che i tempi di percorrenza nell'ora di punta, almeno per quanto riguarda il mio tragitto, sono rimasti invariati se non addirittura peggiorati. Il calvario sarà anche mutato nella forma, ma pur sempre di calvario si tratta.
Dopo lungo e faticoso sperimentare, sono giunto alla conclusione che Facebook è la più grande cagata del web 2.0. Milioni di persone che si accalcano intorno a contenuti spesso inconcludenti, frivoli o del tutto inutili. Decine di tool per nerd rincoglioniti o adolescenti in fregola, giochini sfigati, dashboards onniprensenti dove tutti si affannano a raccontare i propri cazzacci, ci postano foto sgranate oppure, sulla scia di quell'altra enorme cazzata che è Twitter, ti raccontano attimo per attimo le loro faccende. Ma chissenefrega, caro il mio facebookiano, di sapere cosa stai facendo in ogni momento della tua vita? Se stai scopando son contento per te, se stai morendo ti dedicherò un istante di silenzio... però non assillarmi con la cronaca minuziosa della tua giornata, perchè di banalità ne è già fin troppo piena la mia. La faccenda degli "amici" poi è il massimo della stronzata, l'epigono delle fesserie su cui si è costruito Facebook. Quant'è ridicola la frenesia collettiva nell'autoaggregarsi per allungare a dismisura l'elenco degli "amici", manco fosse l'uccello! E per rastrellare pletore di presunti "amici" non servono particolari doti di socialità e simpatia: basta solo avere del tempo da perdere a cliccare link e digitare nei filtri captcha: per esperienza diretta posso assicurare che almeno il 65% delle richieste vengono confermate dagli interessati. Anch'io ho decine di amici nel mio profilo facebook, ed è tutta gente di cui nulla so e ancora meno mi frega. Chissà a quanti di questi sedicenti "amici" tirerei legnate nei denti se avessi l'opportunità di conoscerli personalmente, ma nella finzione edonistica dell'universo Facebook questo non ha importanza. Ciò che conta è dipingersi attraenti, estroversi, fare i piacioni affabili ed espansivi contando sull'anonimato e la possibilità di virtualizzare la propria personalità tipiche della Rete. E' un culto dell'apparenza globalizzato e sublimato dall'immediatezza tecnologica dell'era digitale. Da questo punto di vista Facebook non ha inventato nulla: semplicemente, ha reso il nulla più accessibile.
E' da quattro giorni che gli imbianchini hanno terminato di pittarmi casa, e ancora non mi sono abituato a quella sensazione di vivere in un ambulatorio psichiatrico. Tutto troppo bianco, troppo chiaro, troppo asettico. Non ho ancora trovato il tempo/la voglia/l'ispirazione per riattaccare al loro posto le stampe e i quadri che ancora giacciono impilati in garage, terrorizzati dall'idea di essere le vittime incolpevoli di chissà quale furore iconoclasta.
La verità è che voglio perdermi ancora un po' davanti al vuoto smagliante delle pareti disadorne. Almeno finchè non comincerò a manifestare i primi segnali di squilibrio.
Troppo tardi?
Calcio? E cos'è? Forse l'elemento chimico con numero atomico 20 e simbolo Ca? Non conosco altri significati per quel termine...
da: XXXX@GMAIL.COM (censurata) a: Supercirio@gmail.com
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- - - - da SuperCirio@gmail.com a XXXX@GMAIL.COM Buongiorno te! Ma sul serio tu dare me sacco dólares supplementari? Ma per veramente? Molto bello yuhm yuhm! Io molto interessato faccio subito fuoco su tua proposta. Però non avere capito io cosa fare tu lavoro che io poi ottenuto tutti i dòlares: forse rubare macchina? Porsche Lamborghini Ferrari non facili rubare, suoi proprietari mica scemi! Oppure tu dare dòlares per vendere macchina rubate e io parlare con tuoi clienti? Tu dare me 550 dòlares ogni settimana per parlare con clienti così, con tutti verbi infinito come indiani di film John Waine? Parere molto interessevole! Io scrive lettera, però tu fai favore non usare traduttore automatico Gugol per rispondere me...
Probabilmente avrà le sue buone ragioni il pacioso e narcolettico Aldo Grasso quando si chiede sconfortato che fine hanno fatto i giornalisti sportivi, con riferimento soprattutto ai loro rapporti con lo "Special One" Mourinho. E' vero, Mou non è un mostro di simpatia, e certe sue sbruffonerie sarebbero più tollerate se si accompagnassero a risultati sportivi che è lecito aspettarsi da una squadra come l'Inter, e che finora hanno invece latitato. E' un personaggio sopra le righe, difficilmente inquadrabile, ma da qui a pensare che il giornalismo sportivo sia prostrato ai suoi piedi ce ne corre. " Josè Mourinho è uno sbruffone antipatico; ce ne sono tanti nel mondo del calcio", scrive Grasso. E' vero, l'universo pallonaro brulica di personalità bizzarre e a volte indisponenti. Eppure, secondo il nostro santone catodico, soltanto nei confronti di Mou si starebbe verificando questo strano fenomeno di sudditanza mediatica. Ma dov'era (e dov'è) Grasso quando Controcampo si trasforma in un'appendice della fossa dei leoni? Dov'era quando Suma si lasciava andare a sproloqui e toni da hooligan contro un tifoso reo di aver scritto un messaggio sul forum di milan channel? E dov'era mentre quella merda di Galliani, in diretta tv, minacciava di interdizione dagli stadi il povero Aldo Serena, colpevole di aver ipotizzato una tresca arbitrale? Come mai in questi (e tanti altri) casi di sudditanza il nostro paladino della deontologia giornalistica non si era mai permesso di gridare allo scandalo, come ha fatto invece nel caso di SO? E' forse un'altro effetto della lottizzazione RAI? In questo caso ti capisco, caro Aldo: del resto pure tu tieni famiglia...
Con tristezza e contrizione annuncio all'umana popolazione tutta che il mio fido Motorola, dopo quasi 4 anni di onorevole servizio, ha improvvisamente posto fine alla propria operatività. A sostituirlo degnamente (spero) è stato chiamato questo aggeggio al quale auguro fin d'ora una carriera altrettanto proficua e duratura, altrimenti finisce su eBay in un lampo.
Ieri era la giornata perfetta per il rito medio borghese della castagnata autunnale. Gli elementi erano quelli giusti: clima favorevole, compagnia giusta, marmocchi belli gasati... peccato mancassero proprio le castagne. Niente è più frustrante di una castagnata senza castagne. Vai a capire perchè, quest'anno i boschi del Verbano, generalmente assai prodighi, ci hanno riservato giusto qualche riccetto striminzito. Nonostante fossimo in buon numero, nel giro di una mattinata abbiam messo insieme si e no un paio di chili di cacchette raggrinzite e insapori. Che pena. Troppa pioggia? Troppo poca? Colpa delle macchie solari? Dei mutui subprime? Di Berlusconi? Certo è che un autunno senza castagne è la peggior premessa per un inverno di merda...
Fucili romani? Sta a vedere che Giulio Cesare tirava al piattello... p.s. no dai, l'articolo poi chiarisce
Sei convinto di possedere un gran colpo d'occhio? Beh, non è così, e te lo dimostro qui. (Per la cronaca, io ho rimediato un dignitosissimo 4,6)
E così i soloni della BCE si sono infine decisi a tagliare i tassi di interesse nel tentativo di arginare il panico che sta devastando i mercati. Ora, non è che voglio a tutti i costi fare l'espertone, però è da un pezzo che sostengo la necessità di una riduzione dei tassi di interesse, checché ne dica Trichet con le sue fregnacce sulla necessità di mantenere sotto controllo l'inflazione. La realtà dei fatti ci dice che tutti gli incrementi sui tassi di interesse che la BCE ha applicato in questi ultimi due anni non hanno contenuto come si sperava i livelli inflattivi dell'area euro. Basti citare il Belgio, paralizzato l'altro giorno dallo sciopero che le maggiori sigle sindacali hanno indetto per protesta verso un costo della vita salito oltre il 5%. Insomma, quel barbogio di Trichet insisteva nello strangolarci coi mutui con la scusa di contenere l'inflazione, mentre quest'ultima continuava a volare tranquilla per i cazzi suoi. Ci voleva un tracollo dei mercati a livello planetario per convincerlo finalmente a cedere mezzo punto sui tassi, anche se il timore è che le recenti nevrosi rialziste dell'Euribor possano in qualche modo vanificare gli effetti positivi del taglio. Di una cosa si può essere certi: se l'obiettivo è quello di ridare fiducia ai mercati, non ci si arriva di certo strangolando di interessi i risparmiatori. Chi si ritrova a dover sostentere l'onere di un mutuo sempre più gravoso è poco disposto a forme di consumo che non siano quelle strettamente necessarie, e ancora meno a ipotesi di investimento in strumenti finanziari incapaci, nello scenario attuale, di dare garanzie di rendimento anche minime. La speranza in queste ore frenetiche è che provvedimenti d'urgenza come quello della BCE possano in qualche modo ridare fiducia ai risparmiatori nei confronti di un sistema bancario e finanziario che potrà anche avere mille difetti, ma al momento è l'unico che abbiamo. Altrimenti, come ha detto il Papa, soltanto nella parola di Dio potremo trovare l'unica e solida realtà. Il fatto è che io ci ho provato a comprare il prosciutto dal pizzicagnolo pagando con la parola di Dio, ma non ha funzionato...
Chiunque potrebbe pensare che i giovani yankee protagonisti di questo clip siano dei rincoglioniti, ed è oggettivamente difficile sostenere il contrario.
Eppure io non riesco a biasimarli, più che altro per una questione di coerenza verso il mio passato: ho fatto di peggio.
Quando avevo più o meno l'età dei ragazzi nel video (forse qualche annetto di meno) mi divertivo, assieme ad altre incredibili creature dell'hinterland con le quali sono cresciuto, a cospargere con la miscela del motorino le ruote della bicicletta per poi incendiarle in movimento.
In quei primi anni '80 non era raro, per chi si trovava a passare lungo le vie meno trafficate del borgo natio, incrociare una brigata di demoni impazziti in sella a destrieri fiammeggianti.
A differenza dei giovani americani del video però nessuno di noi si fece mai male.
In compenso un giorno, mentre gironzolavamo in fiamme lungo una strada periferica, fummo intercettati da una pattuglia di Carabinieri che prima ci prese a scarpate nel culo e poi ci sequestrò un'intera tanica di preziosa miscela al 2%.
Questo a conferma di quanto l'America sia sempre stato un paese più libero del nostro.
Ammetto che di quest'uomo neanche conoscevo l'esistenza, almeno finchè lui stesso non ha deciso che era durata abbastanza e l'ha interrotta mediante impiccagione il 12 settembre scorso. Oggi, ad oltre un mese dalla morte, ho deciso che è giunta l'ora di colmare le mie lacune pressoché totali circa la produzione letteraria di questo autore che in patria si è messo in luce fin dagli esordi, mentre in Italia - come spesso succede- sta godendo un'improvvisa quanto pelosa rivalutazione post-mortem. Ho quindi cercato in un paio di librerie qui intorno quello che viene riconosciuto come il maggior capolavoro di D.F.W.: 'Infinite Jest', ediz. Fandango. Non c'è stato verso di trovarne una copia, a conferma del fatto che un sacco di persone hanno hanno scoperto di colpo le opere di Wallace soltanto dopo che i media ne hanno riportato la notizia del suicidio, e io sono una di queste persone. Allora tanto vale che pubblichi anch'io quel testo che tutti adesso usano per dire "eh, leggi qua che roba, io l'ho sempre detto che aveva un gran talento quel tipo" anche se ancora non hanno mai avuto in mano un suo libro. “La persona che ha una così detta depressione psicotica e cerca di uccidersi, non lo fa aperte le virgolette "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l'invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un'occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l'altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano "No!" e "Aspetta!" riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta.”
Sia durante che dopo l'ultima campagna elettorale, uno dei cavalli più vincenti delle scuderie berluskoniane è stato il decreto di abolizione dell'ICI, vendutoci dallo psiconano come il primo di una serie di interventi fiscali tesi a levare dalle tasche degli italiani le avide mani dei comunisti.
Eppure, attraverso la nuvola di populismo con la quale è stato accolto il provvedimento, si cominciamo adesso ad intravedere i primi danni che il mancato introito dell'ICI ha inferto a più di un bilancio comunale.
Ovvio quindi che sindaci ed assessori si siano messi a cercare soluzioni alternative per garantire un minimo di stabilità alle casse municipali.
Il sindaco di Aulla, ad esempio, ha deciso di fare cassa mettendo in vendita alcuni arredi urbani, tra i quali una statua in marmo di Carrara dell'ex leader PSI Bettino Craxi.
Ora, al di là di qualsiasi considerazione politica che non mi compete né mi interessa, ho comunque forti dubbi sulla possibilità che qualcuno possa sborsare del denaro per accaparrarsi un simile orrore.
No, veramente: merita di essere guardata meglio.
A parte la scarsa somiglianza con l'originale, è proprio il livello artistico dell'opera che lascia perlessi.
Non fosse per i simboli inequivocabili dell'iconografia socialista, quel triste figuro ritratto con aria perplessa e vestito come un internato psichiatrico potrebbe essere chiunque fuorché Bettino Craxi.
Se il vecchio arraffone dal cranio lustro potesse vedere con quale obbrobrio gli aullesi commemorano la sua memoria, non ci penserebbe due volte a farlo sparire. A modo suo però: oggi c'è, domani non c'è più...
L'idea è talmente banale che viene da domandarsi perchè nessuno finora ci abbia mai pensato: abbandonare il CD come supporto musicale e vendere gli album in formato digitale direttamente su scheda microSD. Semplice e geniale. E non è tutto: secondo le prime indiscrezioni, i file contenuti sarebbero esenti da DRM (Digital Right Management) e quindi liberamente trasferibili su PC, lettori mp3, cellulari etc., e non sto neanche a pensare che scialo sarà una cosa del genere per le reti di scambio p2p. Semplice, geniale e conveniente (per chi scarica). Alla faccia di tutti i neoromantici che vorrebbero veder rivalutata quell'anticaglia del vinile.
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