" - no, il post sulle chiavi di ricerca no! Ti prego! E' la classica ultima spiaggia del blogger senza idee... - infatti. "
Di seguito le prime 10 chiavi di ricerca che nel mese di ottobre hanno restituito l'indirizzo di codesto blog tra i risultati:
Supercirio Beh, mi sembra normale che chi cerca 'supercirio' debba trovare IL SuperCirio, a meno che non stesse cercando un prodotto a base di concentrato di pomodoro la cui azienda produttrice prima o poi querelerò per abuso del marchio.
Mediolanum "l'addetta" ai piani In tempi di crisi meglio diffidare delle banche in generale, soprattutto di quelle che hanno in giro per i piani misteriose "addette" (quelle virgolette, chissà perchè, hanno un che di pruriginoso...)
anti christ&anarchist" blog Oddio... vero che ogni tanto ce n'è per tutti, berluska e Vaticano compresi, ma da qui a ritagliarmi i panni dell'anarchico senzadio ce ne passa.
paolo giordano povero Paolo, se sapesse che cercando il suo nome si arriva al mio blog andrebbe in bestia assieme a tutti i suoi numeri primi
guidone di squadriglia Scout un giorno, scout per la vita. Effettivamente ai tempi in cui si girava in braghette corte e fazzolettone al collo ero sempre io quello cui toccava portare il guidone. Quel dannato legnaccio continua a perseguitarmi.
music omsa attiva Immagino che obiettivo della ricerca fosse la colonna sonora dell'ultimo spot Omsa. Rimarrà un mistero il legame tra i collant Omsa Attiva e le bestiate del mio blog.
attacchi di panico addirittura?! Quando ci troverò anche "schizofrenie compulsive" e "amico immaginario" allora sarà il caso di chiudere il blog
max bunker di destra ma non mi dire! Il mitico creatore del Gruppo TNT vota per Storace!
chivuolesseremilionario Io, ad esempio. Però vorrei anche continuare a scrivere mettendo uno spazio tra una parola e l'altra
joe strummer usava amplificatori si, lo credo anch'io. D'altronde una chitarra elettrica senza amplificatore non suona granché. Comunque mi inorgoglisce sapere che googlando Joe Strummer si arrivi anche al mio blog.
"Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni
alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non
togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti" (Silvio Berlusconi, 5 novembre 2008)
In sostanza: ok al taglio da 8 miliardi di finanziamenti alla scuola pubblica, ma guai a chi tocca i soldini destinati a preti e suorine delle scuole private cattoliche.
Il sistema scolastico va allo sfascio mentre con le mie tasse ci mantengono le Orsoline...
Intanto Obama ha vinto. E' già qualcosa, se non altro perchè solo due anni fa una simile eventualità sarebbe stata scartata a priori. L'America di Obama, quella del sogno americano che non è mai morto, scivola sull'onda dell'euforia verso quella fase in cui l'idealismo della campagna elettorale sfuma lentamente nel realismo post-vittoria: esaurita la spinta del "yes we can", è arrivata l'ora del "now we must do". E io, a costo di apparir musone (per dirla alla Leonardo), continuo a sostenere che l'elezione di Obama è una grande vittoria della democrazia e segna una svolta epocale nella storia americana, ma non avrà impatti significativi sullo scenario politico europeo e ancor meno su quello italiano.
Ci hanno provato i burattini del nostro teatrino politico a cospargersi di 'obamismo', nel tentativo di far propria la vittoria di un sistema democratico che è lontano anni luce dai loro machiavellismi meschini e provinciali. Un atteggiamento patetico, come ha detto bene Cacciari. A pensarci bene vien da piangere per lo sconforto: dall'altra parte dell'oceano si scrive la storia e si aprono le porte del futuro, mentre in Italia come si accoglie tutto questo? Con i commenti al limite del surreale del premier in carica e le sparate fuori misura di un post-fascista avvezzo a figuracce da miserabile.
"Obama è dei nostri" ha dichiarato Veltroni, quasi a lasciar intravedere l'illusione (assolutamente infondata) che l'onda lunga della vittoria dei democratici negli USA possa essere il segnale di un cambio di fronte anche nella realtà italiana. Dal canto suo Berlusconi, che ora minimizza la sua più volte palesata simpatia per l'ala rebubblicana e per "l'amico Bush", si affretta ad assicurare che i rapporti tra Italia e USA rimarrano ottimi.
Questo ci fa capire come un parallelismo tra la situazione statunitense e quella italiana sia un azzardo anche solo sul piano dei personaggi: di là avevano un candidato democratico giovane e uno sfidante repubblicano anziano; il giovane era giovane e l'anziano faceva l'anziano. Noi abbiamo un premier anziano che ha l'ossessione di apparire giovane, e un leader dell'opposizione (relativamente) giovane ma che è già vecchio nel pensiero e nelle idee.
Ma dove cazzo vogliamo andare? L'America è lontana. Da oggi lo è ancora di più.
Nel giorno in cui gli USA si producono in una delle più grandi dimostrazioni di democrazia della loro storia, con i due contendenti alle presidenziali che rilasciano dichiarazioni di reciproca stima, il nostro psico-nano Presidente del Consiglio non perde l'occasione per mostrare quanto sia distante da tutto ciò il suo provincialismo politico da dilettante allo sbaraglio.
Prima sceglie di non commentare i risultati, mentre i governi di mezzo mondo si affrettano a congratularsi con il neo-presidente USA; Poi, quando infine si è decide, non rinuncia ad una delle sue uscite da guitto d'operetta che lo hanno reso famoso (e ridicolo) in tutte le cancellerie del pianeta. America, quanto ti invidio oggi...
Non vorrei sembrare indelicato, ma ritengo che se esistesse un premio annuale per la sfiga più grande, quest'anno toccherebbe senz'altro alla nonna di Barack Obama. Poveretta: 86 anni di vita, di cui gli ultimi 47 a desiderare un futuro da presidente per il suo nipotino prediletto, e le tocca andarsene il giorno prima che il suo sogno diventi realtà (o almeno dovrebbe...)
Mi arriva tutto d'un botto una mail avente oggetto "maestro unico e altro" con allegato un documento PDF dal titolo perentorio: "tutte le bugie della sinistra". Il documento, di cui non sono chiare le fonti (non ci sono riferimenti circa l'autore, né nel documento stesso né da parte di chi l'ha inviato) avrebbe lo scopo di fare chiarezza sui contenuti del cosidetto Decreto Gelmini sulla riforma scolastica, smascherando nel contempo le falsità che una generica 'sinistra' avrebbe articolato nel tentativo di impedirne l'approvazione (peraltro già avvenuta). Ritengo meriti di essere linkato QUI, non perchè mi interessi esprimere consenso o meno sui contenuti, bensì con l'unico scopo di fotografare la situazione a poche ore dall'approvazione del decreto in questione. I (tanti) detrattori della riforma Gelmini preannunciano pesanti ricadute sociali innescate dal provvedimento. Questo documento invece le smentisce una ad una. Benissimo, allora lo metto lì, e aspetto. Mi tornerà utile da qui a qualche mese, quando secondo previsioni cominceranno a farsi sentire gli effetti della riforma. A quel punto, pagine alla mano, sarà facile stabilire chi sparava più cazzate tra governo e opposizione. Scripta Manent, eccheccazzo.
Fishing? E come funziona, ti arriva una trota via mail? Qualcuno spieghi a questi sprovveduti giornalari la differenza (non solo di pronuncia) tra fishing e PHISHING.
Probabilmente non sono molti gli intestatari di un contratto Alice ADSL 7 Mega che possono vantare queste performance di connessione.
Per quanto riguarda la mia personale esperienza posso solo dire che questa è la risultante di:
10 mesi e 21 giorni di incazzature;
31 telefonate al 187, con stati d'animo variabili tra l'incazzato, il disperato e il minaccioso
2 fax di protesta al Servizio Commerciale Telecom (entrambi tutt'ora senza riscontro);
5 "interventi tecnici" a domicilio, ognuno dei quali meriterebbe un post a parte;
1 sostituzione router, rivelatasi poi inutile come tutto quanto fin qui elencato.
Però da alcuni giorni, in virtù di chissà quale misteriosa alchimia verificatasi negli insondabili recessi tecnici di mamma Telecom, i parametri di connessione sono di tutto rispetto.
In compenso è morto il VOIP, che già prima funzionava male, ma almeno funzionava.
Forse è vero che non si può aver tutto (tantomeno da Telecom) ma io non mi arrendo...
Ho già avuto occasione in tempi non sospetti di scagliarmi contro Facebook e il concetto di Social Network in generale. Adesso che il fenomeno è in crescita esponenziale, e come tale anche i suoi detrattori, mi trovo ad essere in totale disaccordo su quanto ha scritto oggi il Corriere in proposito.
Considerare Facebook un giochino da sfigati sottintende una ignoranza di fondo sull'argomento, senza contare che si sta parlando di una "moda" che ha ormai contagiato oltre 1.300.000 soltanto in Italia. Tutti sfigati afflitti dalla solitudine? Poco credibile. Il fatto poi che l'articolo si basi sulle dichiarazioni di un'oscura psicologa esperta in attacchi di panico (e che c'entrano gli attacchi di panico con il social network?) che ha classificato i facebookiani suddividendoli in sei categorie patologiche, la dice lunga sull'autorevolezza delle opinioni espresse. Insomma, che Facebook sia un magnete per gli sfigati non lo metto in dubbio, ma che TUTTI o anche solo una grossa parte dei suoi utenti siano tali è una tesi difficile da sostenere.
Non rinnego quanto ho scritto neanche un mese fa, però ammetto che Facebook ha delle sfaccettature divertenti. Non ci divento pazzo, lo trovo soltanto un metodo rapido e gradevole per mantenere certi contatti che, per questioni geografiche o altro, difficilmente si potrebbero mantenere in forme più "reali". E se proprio mi devo riconoscere in una delle categorie indicate dal Corriere, allora scelgo quella dei Nostalgici:
"Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata."
Ho sprecato 9 minuti e 56 secondi della mia preziosa esistenza guardando questo strano individuo che delira davanti a un monitor in attesa di non so quale "evento" commerciale legato al mondo Mac. Alla fine ho stabilito che:
il web 2.0 non è per tutti; anzi, a qualcuno fa decisamente male;
avere una chioma abbastanza folta non autorizza a passarci le mani con gesto compulsivo ogni 5 secondi;
la mia è stata l'ultima generazione nella quale aveva senso riporre un minimo di fiducia per il futuro;
le nuove tecnologie sono fruibili anche dai portatori di disabilità mentali. O forse sono proprio le nuove tecnologie che ne creano in continuazione.
l'universo Mac sarà anche molto elitario ma catalizza frotte di sfigati;
c'è ancora qualcuno che su internet non ci va soltanto per cercare video porno;
se un giorno mia figlia dovesse portarmi a casa uno così, combino un macello...
Di SuperCirio addì 21/10/2008 @ 20:56:30, in music, linkato 1033 volte)
Oggi mi sono giocato la pausa pranzo per fare un salto in p.zza Duomo a visitare il Rock and Music Planet. Mi chiedo cos'hanno pensato le persone presenti vedendo un distinto quarantenne in completo gessato scuro che scattava foto alla maglietta di Sid Vicious con frenesia compulsiva ...
1) call some friends and invite them for a picnic on next sunday (set meet hour at 9.00 am); 2) wait for sunday morning then, about 30 min before the meeting, call your friends and say them you can't partecipate due to your son's abdominal pain, or due to alien's invasion, or any other absurd apologies you can mind. To obtain better results, truncate communication without regards.
Follow these simple instructions to become a real complete and original "CAFONE"! It's really work, try it: success guaranteed!
(dedicated to someone who has done the same against me)
Riporto qui di seguito l'ultima fatica creativa dell'amico Hiroshi, alias Cla, impreziosita da un'introduzione autografa dell'artista.
Fumettista eclettico e musicista ispirato, Hiroshi è senz'altro il più sfuggente e riservato tra gli abitanti del Borgo Natìo: si dice sia più facile imbattersi nel fantasma di Andrea Pazienza che non riuscire ad incontrare Hiroshi al bar per offrirgli una birretta...
"Un manipolo di bifolchi vuole ridurre i terrestri in condizione di totale schiavitu'. Il genere umano si trova di fronte ad una drastica decisione: PIEGARSI o RIBELLARSI. Un ragazzo a bordo del GUTTURNIOUS 5 ha gia' fatto la sua scelta"
L'idea è talmente banale che viene da domandarsi perchè nessuno finora ci abbia mai pensato: abbandonare il CD come supporto musicale e vendere gli album in formato digitale direttamente su scheda microSD. Semplice e geniale. E non è tutto: secondo le prime indiscrezioni, i file contenuti sarebbero esenti da DRM (Digital Right Management) e quindi liberamente trasferibili su PC, lettori mp3, cellulari etc., e non sto neanche a pensare che scialo sarà una cosa del genere per le reti di scambio p2p. Semplice, geniale e conveniente (per chi scarica). Alla faccia di tutti i neoromantici che vorrebbero veder rivalutata quell'anticaglia del vinile.
Sia durante che dopo l'ultima campagna elettorale, uno dei cavalli più vincenti delle scuderie berluskoniane è stato il decreto di abolizione dell'ICI, vendutoci dallo psiconano come il primo di una serie di interventi fiscali tesi a levare dalle tasche degli italiani le avide mani dei comunisti.
Eppure, attraverso la nuvola di populismo con la quale è stato accolto il provvedimento, si cominciamo adesso ad intravedere i primi danni che il mancato introito dell'ICI ha inferto a più di un bilancio comunale.
Ovvio quindi che sindaci ed assessori si siano messi a cercare soluzioni alternative per garantire un minimo di stabilità alle casse municipali.
Il sindaco di Aulla, ad esempio, ha deciso di fare cassa mettendo in vendita alcuni arredi urbani, tra i quali una statua in marmo di Carrara dell'ex leader PSI Bettino Craxi.
Ora, al di là di qualsiasi considerazione politica che non mi compete né mi interessa, ho comunque forti dubbi sulla possibilità che qualcuno possa sborsare del denaro per accaparrarsi un simile orrore.
A parte la scarsa somiglianza con l'originale, è proprio il livello artistico dell'opera che lascia perlessi.
Non fosse per i simboli inequivocabili dell'iconografia socialista, quel triste figuro ritratto con aria perplessa e vestito come un internato psichiatrico potrebbe essere chiunque fuorché Bettino Craxi.
Se il vecchio arraffone dal cranio lustro potesse vedere con quale obbrobrio gli aullesi commemorano la sua memoria, non ci penserebbe due volte a farlo sparire. A modo suo però: oggi c'è, domani non c'è più...
Ammetto che di quest'uomo neanche conoscevo l'esistenza, almeno finchè lui stesso non ha deciso che era durata abbastanza e l'ha interrotta mediante impiccagione il 12 settembre scorso. Oggi, ad oltre un mese dalla morte, ho deciso che è giunta l'ora di colmare le mie lacune pressoché totali circa la produzione letteraria di questo autore che in patria si è messo in luce fin dagli esordi, mentre in Italia - come spesso succede- sta godendo un'improvvisa quanto pelosa rivalutazione post-mortem. Ho quindi cercato in un paio di librerie qui intorno quello che viene riconosciuto come il maggior capolavoro di D.F.W.: 'Infinite Jest', ediz. Fandango. Non c'è stato verso di trovarne una copia, a conferma del fatto che un sacco di persone hanno hanno scoperto di colpo le opere di Wallace soltanto dopo che i media ne hanno riportato la notizia del suicidio, e io sono una di queste persone. Allora tanto vale che pubblichi anch'io quel testo che tutti adesso usano per dire "eh, leggi qua che roba, io l'ho sempre detto che aveva un gran talento quel tipo" anche se ancora non hanno mai avuto in mano un suo libro.
“La persona che ha una così detta depressione psicotica e cerca di uccidersi, non lo fa aperte le virgolette "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l'invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un'occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l'altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano "No!" e "Aspetta!" riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta.”
Chiunque potrebbe pensare che i giovani yankee protagonisti di questo clip siano dei rincoglioniti, ed è oggettivamente difficile sostenere il contrario.
Eppure io non riesco a biasimarli, più che altro per una questione di coerenza verso il mio passato: ho fatto di peggio.
Quando avevo più o meno l'età dei ragazzi nel video (forse qualche annetto di meno) mi divertivo, assieme ad altre incredibili creature dell'hinterland con le quali sono cresciuto, a cospargere con la miscela del motorino le ruote della bicicletta per poi incendiarle in movimento.
In quei primi anni '80 non era raro, per chi si trovava a passare lungo le vie meno trafficate del borgo natio, incrociare una brigata di demoni impazziti in sella a destrieri fiammeggianti.
A differenza dei giovani americani del video però nessuno di noi si fece mai male.
In compenso un giorno, mentre gironzolavamo in fiamme lungo una strada periferica, fummo intercettati da una pattuglia di Carabinieri che prima ci prese a scarpate nel culo e poi ci sequestrò un'intera tanica di preziosa miscela al 2%.
Questo a conferma di quanto l'America sia sempre stato un paese più libero del nostro.
Ora, non è che voglio a tutti i costi fare l'espertone, però è da un pezzo che sostengo la necessità di una riduzione dei tassi di interesse, checché ne dica Trichet con le sue fregnacce sulla necessità di mantenere sotto controllo l'inflazione.
La realtà dei fatti ci dice che tutti gli incrementi sui tassi di interesse che la BCE ha applicato in questi ultimi due anni non hanno contenuto come si sperava i livelli inflattivi dell'area euro. Basti citare il Belgio, paralizzato l'altro giorno dallo sciopero che le maggiori sigle sindacali hanno indetto per protesta verso un costo della vita salito oltre il 5%.
Insomma, quel barbogio di Trichet insisteva nello strangolarci coi mutui con la scusa di contenere l'inflazione, mentre quest'ultima continuava a volare tranquilla per i cazzi suoi.
Ci voleva un tracollo dei mercati a livello planetario per convincerlo finalmente a cedere mezzo punto sui tassi, anche se il timore è che le recenti nevrosi rialziste dell'Euribor possano in qualche modo vanificare gli effetti positivi del taglio.
Di una cosa si può essere certi: se l'obiettivo è quello di ridare fiducia ai mercati, non ci si arriva di certo strangolando di interessi i risparmiatori. Chi si ritrova a dover sostentere l'onere di un mutuo sempre più gravoso è poco disposto a forme di consumo che non siano quelle strettamente necessarie, e ancora meno a ipotesi di investimento in strumenti finanziari incapaci, nello scenario attuale, di dare garanzie di rendimento anche minime.
La speranza in queste ore frenetiche è che provvedimenti d'urgenza come quello della BCE possano in qualche modo ridare fiducia ai risparmiatori nei confronti di un sistema bancario e finanziario che potrà anche avere mille difetti, ma al momento è l'unico che abbiamo.
Altrimenti, come ha detto il Papa, soltanto nella parola di Dio potremo trovare l'unica e solida realtà.
Il fatto è che io ci ho provato a comprare il prosciutto dal pizzicagnolo pagando con la parola di Dio, ma non ha funzionato...
Ieri era la giornata perfetta per il rito medio borghese della castagnata autunnale. Gli elementi erano quelli giusti: clima favorevole, compagnia giusta, marmocchi belli gasati... peccato mancassero proprio le castagne. Niente è più frustrante di una castagnata senza castagne. Vai a capire perchè, quest'anno i boschi del Verbano, generalmente assai prodighi, ci hanno riservato giusto qualche riccetto striminzito.
Nonostante fossimo in buon numero, nel giro di una mattinata abbiam messo insieme si e no un paio di chili di cacchette raggrinzite e insapori. Che pena.
Troppa pioggia? Troppo poca? Colpa delle macchie solari? Dei mutui subprime? Di Berlusconi? Certo è che un autunno senza castagne è la peggior premessa per un inverno di merda...
Con tristezza e contrizione annuncio all'umana popolazione tutta che il mio fido Motorola, dopo quasi 4 anni di onorevole servizio, ha improvvisamente posto fine alla propria operatività.
A sostituirlo degnamente (spero) è stato chiamato questo aggeggio
al quale auguro fin d'ora una carriera altrettanto proficua e duratura, altrimenti finisce su eBay in un lampo.
Probabilmente avrà le sue buone ragioni il pacioso e narcolettico Aldo Grasso quando si chiede sconfortato che fine hanno fatto i giornalisti sportivi, con riferimento soprattutto ai loro rapporti con lo "Special One" Mourinho. E' vero, Mou non è un mostro di simpatia, e certe sue sbruffonerie sarebbero più tollerate se si accompagnassero a risultati sportivi che è lecito aspettarsi da una squadra come l'Inter, e che finora hanno invece latitato. E' un personaggio sopra le righe, difficilmente inquadrabile, ma da qui a pensare che il giornalismo sportivo sia prostrato ai suoi piedi ce ne corre.
"Josè Mourinho è uno sbruffone antipatico; ce ne sono tanti nel mondo del calcio", scrive Grasso. E' vero, l'universo pallonaro brulica di personalità bizzarre e a volte indisponenti. Eppure, secondo il nostro santone catodico, soltanto nei confronti di Mou si starebbe verificando questo strano fenomeno di sudditanza mediatica. Ma dov'era (e dov'è) Grasso quando Controcampo si trasforma in un'appendice della fossa dei leoni? Dov'era quando Suma si lasciava andare a sproloqui e toni da hooligan contro un tifoso reo di aver scritto un messaggio sul forum di milan channel? E dov'era mentre quella merda di Galliani, in diretta tv, minacciava di interdizione dagli stadi il povero Aldo Serena, colpevole di aver ipotizzato una tresca arbitrale?
Come mai in questi (e tanti altri) casi di sudditanza il nostro paladino della deontologia giornalistica non si era mai permesso di gridare allo scandalo, come ha fatto invece nel caso di SO? E' forse un'altro effetto della lottizzazione RAI? In questo caso ti capisco, caro Aldo: del resto pure tu tieni famiglia...
da: XXXX@GMAIL.COM (censurata) a: Supercirio@gmail.com
Buongiorno!
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Scriva la lettera.
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da SuperCirio@gmail.com a XXXX@GMAIL.COM
Buongiorno te! Ma sul serio tu dare me sacco dólares supplementari? Ma per veramente? Molto bello yuhm yuhm! Io molto interessato faccio subito fuoco su tua proposta. Però non avere capito io cosa fare tu lavoro che io poi ottenuto tutti i dòlares: forse rubare macchina? Porsche Lamborghini Ferrari non facili rubare, suoi proprietari mica scemi! Oppure tu dare dòlares per vendere macchina rubate e io parlare con tuoi clienti? Tu dare me 550 dòlares ogni settimana per parlare con clienti così, con tutti verbi infinito come indiani di film John Waine? Parere molto interessevole! Io scrive lettera, però tu fai favore non usare traduttore automatico Gugol per rispondere me...